in

CDM, sul tavolo decreti Siccità e PA. Torna Ddl Concorrenza

(Teleborsa) – I decreti legge per rafforzare le capacità amministrative della Pubblica amministrazione e quello con disposizioni per il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche ma anche il disegno di legge sulla concorrenza, che era già passato per un primo esame in Cdm. È quanto prevede l’ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio alle 17.30.

“Sulla siccità abbiamo Consiglio dei ministri oggi pomeriggio, come ministero – ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini – stiamo correndo come matti per chiudere tutti i lavori che abbiamo trovato sospesi su dighe e invasi. Stiamo investendo un milione di euro per ridurre la dispersione dalle tubature, dalle fognature, spero che pioverà tanto in questa primavera”. La bozza del decreto Siccità composta da 16 articoli – diffusa dall’Adnkronos – prevede multe fino a 50mila euro per chi estrae e utilizza acqua pubblica senza autorizzazione. Prevista, inoltre, per i concessionari di piccole derivazioni a scopo idroelettrico titolari di mutui o di finanziamenti la sospensione delle rate, senza oneri aggiuntivi, per il periodo che intercorre fra il 1 maggio 2023 e il 31 ottobre 2023. La sospensione può essere richiesta anche in relazione ai pagamenti dei canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto beni mobili o immobili strumentali allo svolgimento delle attività di concessionario di piccole derivazioni a scopo idroelettrico. Misure – si legge nel testo – volte a mitigare le ricadute negative sulle attività di produzione di energia elettrica derivanti dai persistenti periodi di crisi idrica. Nel decreto siccità anche un “Piano di comunicazione relativo alla crisi idrica” – predisposto dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri – volto ad assicurare un’adeguata informazione del pubblico sulla persistente situazione di crisi idrica in atto nel territorio nazionale e sulle gravi ripercussioni che tale fenomeno potrebbe determinare sul tessuto economico e sociale, nonché a garantire ai cittadini e agli operatori di settore le informazioni necessarie sul corretto utilizzo della risorsa idrica. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Cabina di regia per la crisi idrica: un organo collegiale presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri ovvero, su delega di questi, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e composto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, dal Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dal Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie e dal Ministro dell’economia e delle finanze. Viene introdotta la figura del Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, in carica fino al 31 dicembre 2023 (con possibilità di proroga fino al 31 dicembre 2024).

Nei 30 articoli della bozza del Dl PA in circolazione presenti misure per il rafforzamento e la riorganizzazione della Pa, anche in relazione all’attuazione del Pnrr entro il 31 dicembre 2026, con possibilità di assunzione per ministeri ed enti locali e disposizioni sull’organizzazione di alcune agenzie ed aziende in house statali.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Esautomotion incassa upgrade da KT&Partners

Patto di stabilità, controproposta della Germania: taglio debito-PIL dell'1% l'anno