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Bundesbank conferma previsione stagnazione economia tedesca

(Teleborsa) – L’economia tedesca resterà stagnante per il resto dell’anno e l’inflazione si manterrà elevata, seppur in rallentamento rispetto ai picchi raggiunti nei mesi scorsi. Lo rileva la Bundesbank nel consueto bollettino mensile, spiegando che l’attività globale si è confermata modesta nel secondo trimestre.

I consumi privati, in particolare, hanno mostrato un lento recupero, in riposta ad un rallentamento dell’inflazione, anche se questa si mostra ancora forte, soprattutto quella di fondo. In questo quadro, ha preso piede l’opinione che l’inflazione resterà più a lungo al di sopra del target di riferimento delle banche centrali. In particolare – sottolinea il bollettino della banca centrale tedesca – le continue pressioni salariali potrebbero rendere più difficile il contenimento dell’inflazione. Ed è anche chiaro che, dai mercati delle materie prime, non vi sarà alcun ulteriore sollievo, come confermano i prezzi del greggio che hanno ripreso a salire dalla fine di giugno.

In questo situazione, l’economia tedesca sta ancora vivendo un periodo di debolezza: la produzione ha ristagnato nel secondo trimestre, dopo essersi contratta nei sei mesi invernali (ottobre-marzo); la debole domanda estera ha pesato sull’industria; costi di finanziamento più elevati hanno rappresentato venti contrari per l’economia.

Il mercato del lavoro, invece, si conferma robusto – sottolinea il bollettino – ma gli indicatori principali suggeriscono che l’occupazione rimarrà stabile nei prossimi mesi e la disoccupazione continuerà a salire leggermente.

La crescita economica tedesca probabilmente resterà stagnante anche nel terzo trimestre, anche se l’occupazione stabile, la forte
crescita dei salari ed il calo dell’inflazione favoriranno la ripresa dei consumi.

La diminuzione dei colli di bottiglia nelle catene di fornitura consentirà una più rapida esecuzione degli ordini, ma la produzione industriale sembra destinata a stabilizzarsi su un livello basso, così come la domanda estera, che ha avuto una tendenza al ribasso negli ultimi tempi. Gli elevati costi di finanziamento continueranno probabilmente a pesare sugli investimenti.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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