(Teleborsa) – lI Consiglio dei Ministri “ha adottato la richiesta del Mit di avviare la procedura prevista dall’art.259 del Trattato Ue contro i divieti austriaci al Brennero. È la prima volta che l’Italia ricorre direttamente alla Corte di Giustizia contro un altro Stato per violazione del diritto Ue.
Si tratta – ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini – di una scelta difficile ma obbligata a fronte della posizione attendista della Commissione ed all’impossibilità di raggiungere una soluzione negoziata. Toccherà ora alla Corte chiarire se i divieti austriaci al traffico pesante siano legittimi o se debba prevalere il principio della libera circolazione”.
“Consiglio dei Ministri: ottima la formalizzazione della procedura contro i divieti dell’Austria al Brennero”. Così il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggé in una nota.
“Nel nome della libera circolazione delle persone e delle merci, principio sancito dall’Unione Europea, si è finalmente deciso di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue per salvaguardare quel principio e denunciare la decisione unilaterale dell’Austria di limitare il transito dei mezzi pesanti al valico – spiega Uggé -. E questo, dopo che la CE per anni ha puntato solo sul dialogo con l’Austria”. “Il dialogo non è possibile quando non si rispettano le regole – prosegue Uggé – La Fai-Conftrasporto è stata la prima associazione di imprese in Italia che nel 2016 ha portato all’attenzione delle Istituzioni Europee i danni economici, conseguenti ai divieti, calcolati in milioni di euro al giorno per tutto il sistema Italia”.
“Dopo 7 anni e numerosi Ministri dei Trasporti, finalmente l’Italia difende, grazie al ministro Salvini che ha tenuto fede alla parola data, non tanto le imprese italiane, ma l’economia europea, perché oggi è al Brennero che si ostacola la circolazione, ma domani potrebbero altri fronti a fare da sé – conclude Uggé -. I valori europei si difendono in questo modo, altrimenti si parla solo di obiettivi astratti e senza basi”