(Teleborsa) – “Il primo semestre 2023 di è stato “da incorniciare, con risultati che saranno difficilmente ripetibili nella seconda parte dell’anno. La banca ha saputo associare un’attività di sviluppo con un’attività di consolidamento. Va ringraziata la rete che, in un mercato non facile, ha saputo cavalcare l’onda e conseguire obiettivi di successo. Sarà un anno che sicuramente darà risultati soddisfacenti“. Lo ha affermato l’amministratore delegato Piero Luigi Montani nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2023.
“Il piano è in anticipo rispetto alle aspettative – ha spiegato – Siamo stati aiutati come tutti dall’aumento del margine di interesse, ma il piano industriale ha sprigionato tutti i suoi effetti in maniera completa e anticipata, e quindi siamo ottimisti nel poter affrontare il contesto macroeconomico con serenità”.
Montani ha sottolineato che “la rete sta performando molto bene, dando risultati non scontati” e che “tutte le filiali entrate stanno perfomando bene e pensiamo di avere un buon sviluppo della clientela e commissionale”.
Dopo il rialzo della guidance per il 2023, l’AD non si è sbilanciato oltre: “Non ci sentiamo di dare previsione sul 2024, aspettiamo ancora un trimestre, e avremo le idee più chiare”.
In merito al sentiero dei tassi di interesse della BCE e al loro effetto sui conti della banca, ha evidenziato che “questo semestre abbiamo raggiunto il picco del margine di interesse“.
A una domanda riguardante i recenti stress test BCE-EBA, ha replicato: “Non c’è nessuna indicazione da parte della BCE sugli accertamenti recenti, che sono andati bene. Nel confronto complessivo viene fuori un risultato tra i più bassi, ma noi partivamo da un dato al 31 dicembre che ci ha penalizzato, perché abbiamo incamerato le DTA a dicembre, che sono andate a capitale il 1 gennaio”.
“Sul fronte dell’M&A, l’ho già detto. Oggi come oggi non è una priorità – ha affermato Montani – Vogliamo integrare bene le due realtà che abbiamo acquisito e portarle a regime nel più breve tempo possibile. L’M&A non è un problema dell’oggi, non lo stiamo esaminando e non abbiamo nulla da dire – quindi non c’entrano i tassi – e crediamo che i livelli di capitale che abbiamo siano appropriati. In futuro lo vedremo con calma”.