(Teleborsa) – Giornata contrastata per le Borse europee, con Piazza Affari che non si allontana dalla parità. Gli investitori, dopo il rally degli scorsi giorni, hanno tirato il fiato, trovandosi anche a valutare le considerazioni emerse ieri sera dai verbali dell’ultima riunione della FED, che si è dimostrata preoccupata di eventuali “interpretazioni errate” da parte dei mercati su un suo minor impegno nel contrasto all’inflazione. Nell’ultima parte della seduta, oltre all’apertura stonata di Wall Street, gli operatori si sono trovati a valutare la notizia che il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un cessate-il-fuoco di 36 ore in Ucraina durante il Natale ortodosso, in seguito a un appello del capo della Chiesa ortodossa russa, compiendo un passo che l’Ucraina aveva precedentemente definito una cinica trappola.
Sul fronte macroeconomico, i dati preliminari dell’Istat hanno mostrato che a dicembre 2022 l’inflazione complessiva è rallentata marginalmente all’11,6% su base annua dall’11,8% di novembre, in linea con le aspettative. La moderazione è inferiore rispetto al calo più pronunciato visto negli ultimi giorni sia in Francia che in Germania.
“Nel complesso, i dati odierni suggeriscono che il picco dell’inflazione complessiva potrebbe essere stato già raggiunto – ha commentato Paolo Pizzoli, Senior Economist di – Il ritmo del calo dell’inflazione dipenderà dal bilanciamento tra la componente energetica e quella di fondo. Riteniamo che la seconda abbia ancora spazio per ulteriori aumenti: il pass-through dell’energia non sembra ancora terminato e gli aumenti salariali, finora scarsamente percepibili, potrebbero diventare più visibili nel corso del 2023″.
Sessione negativa per l’, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,75%. Perde terreno l’, che scambia a 1.831 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,36%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo dell’1,67%.
Sui livelli della vigilia lo , che si mantiene a +202 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,33%.
Tra le principali Borse europee fiacca , che mostra un piccolo decremento dello 0,38%, tonica che evidenzia un bel vantaggio dello 0,76%, e discesa modesta per , che cede un piccolo -0,22%.
Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il che si attesta sui valori della vigilia a 24.833 punti, mentre, al contrario, in forte aumento il , che con il suo +1,65% termina a quota 26.924 punti.
Sulla parità il (-0,15%); sotto la parità il , che mostra un calo dello 0,37%.
Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,4 miliardi di euro, con un incremento del 15,97%, rispetto ai precedenti 2,07 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,58 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,74 miliardi.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in luce , con un ampio progresso del 2,91%.
Andamento positivo per , che avanza di un discreto +1,54%.
Resistente , che segna un piccolo aumento dell’1,16%.
avanza dell’1,05%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su , che ha terminato le contrattazioni a -3,42%.
Spicca la prestazione negativa di , che scende del 2,70%.
scende del 2,34%.
Calo deciso per , che segna un -2,04%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, (+2,73%), (+2,58%), (+2,25%) e (+2,19%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su , che ha chiuso a -2,25%.
Sotto pressione , con un forte ribasso del 2,17%.
Soffre , che evidenzia una perdita del 2,15%.
Preda dei venditori , con un decremento del 2,09%.