(Teleborsa) – Bibanca, che fa parte del gruppo , ha chiuso il 2022 con un utile netto di 28,5 milioni di euro, in aumento del 18,4% rispetto al precedente record dello scorso anno (24 milioni), nonostante accantonamenti prudenziali a presidio del rischio di credito aumentati di 19,8 milioni di euro.
Nei dodici mesi, le erogazioni hanno registrato un aumento di oltre il 40%, attestandosi a 1.266 milioni di euro, mentre il totale dei crediti netti ha superato la soglia dei 3 miliardi (3,1 miliardi, +61% rispetto al 31 dicembre 2021), anche grazie all’acquisizione degli stock dei prestiti personali da BPER Banca e Banco di Sardegna perfezionata nel mese di aprile.
Le BPER Card gestite da Bibanca sono oltre 4,4 milioni (+7,1% sul 2021) e il transato generato dalle stesse ha raggiunto nell’esercizio 2022 il valore di 30 miliardi di euro (+50,6% sul 2021).
“Gli ottimi risultati del bilancio preliminare 2022 sono la naturale conseguenza del programma di rinnovamento organizzativo e di digitalizzazione dei processi che abbiamo avviato nel recente passato – dichiara Mario Mariani, presidente di Bibanca – e che ha portato Bibanca a raggiungere performance di efficacia ed efficienza significative su tutte le direttrici di business, dalla monetica ai prestiti personali e per finire alla cessione del quinto, supportando il gruppo BPER anche nella crescita dei volumi derivanti dalle recenti operazioni straordinarie“.
Il Cost-Income ratio raggiunge il valore di 47,2%, contro un dato di 55,8% del dicembre 2021, l’NPE ratio lordo è in ulteriore riduzione all’1,9% dal 2,2% al 31 dicembre 2021. Il patrimonio netto, ante distribuzione dei dividendi, si attesta su 326 milioni di euro e l’indice di solvibilità patrimoniale CET1 risulta pari al 37,2%.