(Teleborsa) – Il CdA di , holding quotata su Euronext Milan e attiva nel settore agroindustriale, ha approvato i termini e le condizioni dell’aumento del capitale, che avrà luogo mediante emissione di massime 74.823.826 azioni ordinarie, da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di 2 nuove azioni ogni 5 diritti di opzione posseduti. Il prezzo di offerta è fissato in 4 euro per ciascuna nuova azione, da imputarsi quanto a 1 euro capitale sociale e quanto a 3 euro a sovrapprezzo. Il controvalore complessivo è pari a massimi 299.295.304 euro.
Il CdA ha fissato un prezzo di offerta a un livello superiore alle quotazioni di borsa delle azioni BF, in quanto le quotazioni di borsa delle azioni BF hanno, a giudizio dello stesso CdA, un ridotto valore segnaletico in quanto: anche sulla base di analisi formulate da propri consulenti strategici nel contesto della redazione del piano industriale, BF costituisce, a livello globale, un operatore con caratteristiche uniche (non sono ravvisabili sul mercato nazionale e internazionale altri operatori quotati che presidiano tutte le fasi della filiera agro-industriale); storicamente il titolo BF si caratterizza per il ridotto grado di liquidità.
Tale decisione “può fornire al mercato una indicazione di quelle che BF ritiene essere le prospettive di crescita e di valorizzazione della società e del Gruppo BF nel contesto della realizzazione del piano industriale e così contribuire a un miglior apprezzamento del valore del Gruppo BF da parte del mercato e degli investitori istituzionali – si legge in una nota – Tali elementi, a giudizio del CdA, potrebbero innescare, nel tempo, un circolo virtuoso di attrazione di nuovi investitori di lungo periodo, con evidenti benefici per la società”.
Evidenziando che un prezzo di offerta a premio potrebbe disincentivare le sottoscrizioni in quanto un azionista potrebbe più convenientemente acquistare azioni sul mercato (possibilità peraltro limitata, nel caso di BF, dalla ridotta liquidità del titolo), il CdA ha tuttavia osservato che sono stati raccolti impegni di sottoscrizione da parte degli azionisti Dompé Holdings, Arum e (i quali attualmente detengono complessivamente il 50,62% del capitale) per un importo complessivo di circa 150 milioni di euro, senza vincoli di prezzo.
Il CdA ha infine considerato che, quanto alla prospettiva degli azionisti, un aumento a premio è comunque contro-diluitivo per il socio che non lo sottoscrive. Infatti, a parità di importo complessivo dell’aumento, viene emesso un minor numero di azioni rispetto a quello che si avrebbe in caso di fissazione di un prezzo di offerta a sconto.
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