(Teleborsa) – ha modificato l’outlook su , colosso farmaceutico tedesco, da “stabile” a “negativo”, confermando il rating “Baa2”.
Il cambiamento delle prospettive su Bayer riflette il potenziale impatto sul credito di un accumulo di eventi negativi nella seconda metà del 2023. In particolare: i recenti riconoscimenti di danni punitivi e compensativi in diversi processi relativi all’erbicida Round-Up di Bayer; la recente interruzione dello studio OCEANIC-AF; in combinazione con una significativa revisione al ribasso delle guidance sull’EBITDA e, in particolare, delle guidance sul free cash flow nell’estate 2023.
Alla luce dell’aspettativa che soprattutto la divisione Scienze agrarie continuerà ad affrontare un contesto difficile nel 2024, Moody’s prevede che, in assenza di proventi di cessione, la capacità di ridurre il debito lordo nel 2024 sarà limitata. Tra dicembre 2022 e settembre 2023 il debito lordo di Bayer è aumentato da 41,5 miliardi di euro a 47,3 miliardi di euro, in combinazione con una minore generazione di EBITDA che ha spinto la leva finanziaria lorda rettificata a 5,5x, in netto contrasto rispetto alle precedenti aspettative di Moody’s di un ulteriore riduzione del debito.
Le prospettive negative su Bayer riflettono il limitato potenziale di riduzione dell’indebitamento del proprio bilancio attraverso la generazione di flussi di cassa operativi. Inoltre, le prospettive negative riflettono i rischi legati a potenziali deflussi di cassa legati al glifosato e ad altri contenziosi.