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Bankitalia, Trequattrini: spersonalizzazione della finanza può avere effetti devastanti

(Teleborsa) – “Nonostante ne siano chiare le caratteristiche, manca però a oggi una solida evidenza dei benefici che l’adozione della DLT è in grado di produrre in termini di efficienza e di sicurezza delle infrastrutture di mercato”. Lo ha affermato Gian Luca Trequattrini, funzionario generale della Banca d’Italia eresponsabile per l’etica e la prevenzione della corruzione, durante un evento a Firenze.

“Vi sono poi – ha aggiunto – altri importanti elementi costitutivi su cui i due sistemi (finanza tradizionale e quella decentralizzata, ndr) divergono: la rilevanza della fiducia fra le parti, che è la pietra angolare della finanza tradizionale, ma non è una condizione necessaria nella DeFi; l’allocazione dei rischi, che è in capo agli intermediari autorizzati nella TradFi, ai singoli partecipanti alla rete nella DeFi; il fatto che gli operatori autorizzati nel sistema tradizionale siano sottoposti a supervisione da parte delle autorità”.

In un intervento dal titolo “Etica e finanza al tempo dell’intelligenza artificiale”, ha parlato anche della democratizzazione della finanza grazie all’AI. Secondo Trequattrini, “a fronte delle opportunità vi sono rischi, sui quali da più parti si richiama l’attenzione, che riguardano la governance degli algoritmi, la responsabilità dei provider tecnologici, la tutela della privacy”.

“Ci si può chiedere, ad esempio, se sia etico commercializzare strumenti che consentono a qualunque soggetto, ancorché privo di educazione finanziaria, di operare come trader on line aprendo in pochi minuti un account su una delle piattaforme di broker disponibili sul mercato – ha spiegato – Queste piattaforme utilizzano spesso come fonti di informazione e di scambio di opinioni i social network (e ciò pone l’esigenza di mitigare il rischio di ancorare le scelte a informazioni non accurate, fenomeno che gli informatici definiscono con il suggestivo termine di “allucinazioni”) e prospettano funzionalità (come il social trading) che permettono di copiare le strategie di investimento di trader esperti, producendo incentivi per ingenti investimenti da parte di operatori ancora poco esperti”.

In questo senso – secondo Trequattrini – “la spersonalizzazione della finanza può avere effetti devastanti, anche sul piano umano; è giusto ed etico evitare che solo i ricchi abbiano accesso al mercato finanziario, ma è di fondamentale importanza (e altrettanto etico) che vi sia una generale consapevolezza dei rischi che si corrono quando si fa ricorso a un algido algoritmo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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