(Teleborsa) – ha registrato un utile netto in aumento del 15% a 8,2 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023, o 0,94 dollari per azione, rispetto a 7,1 miliardi di dollari, o 0,80 dollari per azione per il primo trimestre del 2022. I ricavi sono aumentati del 13% a 26,3 miliardi di dollari.
Il margine di interesse netto (NII) è stato in aumento di 2,9 miliardi di dollari, o del 25%, a 14,4 miliardi di dollari, trainato dai benefici derivanti dall’aumento dei tassi di interesse e dalla solida crescita dei prestiti. Il reddito non da interessi di 11,8 miliardi di dollari è aumentato di 154 milioni, o dell’1%, in quanto l’aumento dei ricavi da sales and trading ha più che compensato i minori costi di servizio e il calo delle commissioni di asset management e investment banking.
Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 0,82 dollari su ricavi per 25,13 miliardi di dollari.
L’accantonamento per perdite su crediti di 931 milioni di dollari è aumentato di 901 milioni, per effetto di un accumulo di riserve nette di 124 milioni (vs rilascio di 362 milioni nel primo trimestre 2022) e charge-offs netti di 807 milioni di dollari (aumentati rispetto all’anno precedente e al di sotto dei livelli pre-pandemia).
“Ogni segmento di attività ha ottenuto buoni risultati poiché abbiamo accresciuto le relazioni con i clienti e gli account in modo organico e a un ritmo sostenuto – ha commentato il CEO Brian Moynihan – Guidati da una crescita del fatturato del 13% su base annua, abbiamo realizzato il nostro settimo trimestre consecutivo di leva operativa. Abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro bilancio e mantenuto una forte liquidità“.