(Teleborsa) – ha chiuso il primo trimestre del 2023 con un risultato netto pari a 265,3 milioni di euro, rispetto a 177,8 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a 209,9 milioni del quarto trimestre 2022. Escludendo le componenti non ricorrenti, l’utile netto si attesta a 270,5 milioni di euro. Il margine di interesse si è assestato a 743 milioni di euro, rispetto a 511,5 milioni del primo trimestre 2022 e a 724,0 milioni del quarto trimestre 2022, mentre le commissioni nette sono state pari a 478,7 milioni di euro, rispetto a 480,1 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a 447,3 milioni del quarto trimestre 2022.
Gli impieghi netti a clientela sono pari a 107,8 miliardi di euro: -2,8% a/a (di cui crediti in bonis -2,1% e crediti deteriorati -26,6% rispetto al 31 marzo 2022) e -1,6% rispetto al 31 dicembre 2022 (di cui crediti in bonis -1,5% e crediti deteriorati -3,4%).
La raccolta diretta da clientela è di 123,2 miliardi di euro: -2,3% a/a e -0,2% rispetto a fine dicembre 2022; raccolta core a 101,3 miliardi (-5,2% a/a e -2,3% rispetto a fine 2022), mentre la raccolta indiretta da clientela è di 95,6 miliardi di euro: stabile nel confronto a/a e +4,6% rispetto al 31 dicembre 2022, di cui: risparmio gestito 60,1 miliardi; risparmio amministrato 35,5 miliardi.
Il costo del credito, in costante riduzione a 51 p.b. rispetto a 62 b.p. di fine anno 2022, rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del gruppo Banco BPM. Si conferma molto solida la posizione patrimoniale: CET1 Ratio al 14,15%; MDA buffer a 544 p.b.
Per l’intero esercizio Banco BPM prevede “un significativo miglioramento dell’utile netto del gruppo rispetto allo scorso anno, con un trend che, anche in proiezione (EPS 2023 pari a circa 75 centesimi di euro e 2024 pari a circa 90 centesimi di euro), supera significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà quindi aggiornato entro fine 2023″.
In altre parole, il target di utile 2023 è incrementato a 1,1 miliardi di euro (con un EPS a 0,75 euro rispetto alla precedente guidance di 0,60) e 1,4 miliardi nel 2024, raddoppiato rispetto al 2022 (con un EPS a 0,90 da 0,75). Viene prevista la distribuzione di dividendi per 1,25 miliardi di euro nei prossimi due anni, il doppio rispetto al biennio 2021-2022.