(Teleborsa) – “I 50 centesimi per azione che abbiamo proposto all’assemblea sono il nuovo base dividend. Mentre sul 2021 avevamo 46 centesimi e poi abbiamo deciso di aggiungere un dividendo speciale, per il 2022 prevedevamo di passare da 46 a 48 centesimi , ma visto come stanno andando le cose – quindi un NII che cresce di molto e raccolte che continueranno a essere importanti – ci sentiamo confident di portarlo a 50 centesimi. Ciò vuol dire che per il 2023 ci aspettiamo un dividendo superiore a 50 centesimi”. Lo ha affermato Massimo Doris, amministratore delegato di , durante la call con con la comunità finanziari che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022.
Banca Mediolanum ha alzato la sua guidance sul margine di interesse per il 2023 (a 700 milioni di euro) dopo aver battuto le sue previsioni per lo scorso anno, aiutata dagli aumenti dei tassi e vede anche un “significativo miglioramento” degli afflussi netti, ha Doris.
“Con un Euribor medio al 2,65% abbiamo previsto 700 milioni – ha sottolineato – È abbastanza logico un NII superiore ai 700 milioni, visto che probabilmente l’Euribor sarà superiore ai 265 punti base calcolati da noi”. “Abbiamo una sensitivity su tutta la curva per cui a 100 punti di rialzo corrispondono 130 milioni in più di NII”, ha riposto a una domanda sul tema.
L’AD vede un miglioramento importante della raccolta netta 2023 rispetto a 2022. “Possiamo fare 1 miliardo di raccolta in più rispetto al 2022 – ha spiegato – Non sarà facile, ma l’anno scorso abbiamo fatti risultati positivi in ambiente davvero molto complesso. Per il 2023 c’è una previsione di rallentamento dell’economia, ma anche di aumento dei tassi che è già stato prezzato dal mercato, e quindi una situazione in teoria più stabile. Io penso che si possa fare sensibilmente meglio rispetto al 2022, che già ha visto risultati straordinari. La rete sta crescendo e quindi mi aspetto che le performance di raccolta aumentino di conseguenza”.
“Di questo miliardo di crescita (della raccolta, ndr) – ha specificato in un altro passaggio – possiamo dire che sono 800 milioni in Italia e 200 milioni in Spagna“.
Sull’incremento del costo della raccolta, “lo abbiamo già previsto da 15 a 50 punti base e quello che stiamo facendo con l’offerta al 4% sui 6 sei mesi è già ricompresa – ha detto l’AD – E faremo altre iniziative di questo tipo durante l’anno, più che un aumento del costo della raccolta per i clienti più importanti”.