(Teleborsa) – “Siamo soddisfatti di come l’attuazione del piano sta andando. Nel 2022 abbiamo raggiunto il record di utile e raggiunto il target di utile un anno in anticipo sul piano. Inoltre, il risultato è stato ben al di sopra della guidance di utile netto di 120 milioni di euro, che includeva ipotesi prudenti in termini di contesto macro”. Lo ha affermato Frederik Geertman, amministratore delegato di , nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022.
L’AD ha sottolineato che “la forte performance di tutti i centri di profitto ha più che compensato gli one-off negativi anticipati nel 2022″: nel quarto trimestre “sono stati accantonati 22 milioni di euro nel business NPL per il Decreto Aiuti e 7 milioni di euro per una potenziale minore riscossione di NPL a causa dell’impatto dell’inflazione sui debitori”. In precedenza erano stati accantonati 11 milioni di euro in via prudenziale su crediti in bonis per lo scenario macro.
Geertman ha affermato che Banca Ifis offre “una copertura naturale contro l’inflazione unita a una solida performance commerciale“. “Abbiamo chiaramente una correlazione positiva dei tassi di interesse – ha spiegato – anche perché oltre l’85% del portafoglio impieghi della clientela è Euribor sensitive. Inoltre, l’inflazione nelle factoring invoices aumenta il fatturato in proporzione 1:1 e l’inflazione dei prezzi delle auto/attrezzature fa aumentare i volumi di leasing/noleggio sulle nuove sottoscrizioni”. Ha evidenziato che Banca Ifis ha un franchising clienti in crescita, con una fidelizzazione in aumento.
Banca Ifis ha rivisto al rialzo la guidance dell’utile netto per il 2023: 150 milioni euro, rispetto ai 137 milioni euro previsti nel piano industriale 2022-2024. L’AD ha detto che le assunzioni chiave della revisione al rialzo sono: nessun deterioramento significativo delle condizioni macroeconomiche; inflazione stabile e ulteriore rialzo dei tassi di interesse nel primo semesetre del 2023, cui seguirà un progressivo calo; evoluzione dei costi di funding e spread in linea con le attese del mercato; nessuna modifica normativa negativa di rilievo che impatta sull’attività di Banca Ifis.