(Teleborsa) – Commissione europea in pressing sul governo italiano per la questione “Balneari”. In pratica, Bruxelles starebbe sollecitando Roma al allinearsi alla direttiva Bolkestein anche in questo campo per favorire la concorrenza nel settore delle concessioni.
La questione – riferiscono fonti europee – deve essere risolta “urgentemente”, tanto che la Commissione è pronta a inviare entro mercoledì un parere motivato, con la richiesta all’Italia di conformarsi “entro due mesi”. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal canto suo, si sarebbe “impegnata a presentare proposte all’UE molto rapidamente“.
“Ho preso un impegno: che chiunque voglia proseguire nei sacrifici dei loro nonni e genitori, per legge avrà diritto a gestire quelle spiagge”, ha ribadito stamattina il vicepremier Matteo Salvini, in un incontro elettorale in provincia di Lucca. “Credo che non debba essere valutato solo il criterio economico, sennò arriva la prima multinazionale di turno e tanti saluti ai balneari”, ha chiarito Salvini, aggiungendo “noi siamo una forza autonomista: le imprese del territorio vengono prima rispetto a chi viene dall’altra parte del mondo, questo è il principio che ci sta guidando”.
Frattanto è attesa per giovedì prossimo una nuova sentenza della Corte di Giustizia europea, che sarà vincolante e dovrà quondi essere pesa in considerazione da governo.
“L’Italia rischia di essere deferita alla Corte di Giustizia UE per la proroga delle concessioni balneari, dopo 28 mesi di procedura d’infrazione”, ha denunciato Riccardo Magi, segretario di Più Europa, avvertendo che gli italiani “saranno costretti a pagare le scelte anti concorrenza del governo, preoccupato a difendere gli interessi di pochi piuttosto che il bene di tutti”.
La Direttiva Bolkestein, così battezzata dal nome del suo autore, l’allora commissario al mercato Interno Frits Bolkestein, è stata emanata nel 2006 per disciplinare i settore dei servizi nel mercato europeo comune, assicurare una completa liberalizzazione e garantire la concorrenza. La direttiva punta a garantire il libero accesso ai mercati ed ha investito il settore dei balneari così come quello degli ambulanti, frutto di concessioni statali da assegnare mediante gara.