(Teleborsa) – Autostrade per l’Italia (ASPI) ha chiuso il 2022 con ricavi operativi pari a 4.175 milioni di euro, in aumento di 303 milioni di euro rispetto al 2021, grazie anche alla ripresa del traffico sulla rete. L’EBITDA è stato pari a 2.459 milioni di euro, in crescita di 334 milioni di euro sul 2021, mentre l’utile dell’esercizio di pertinenza del gruppo si assesta a 1.130 milioni di euro, con un incremento di 407 milioni di euro rispetto al 2021.
Nel 2022 il traffico sulla rete del gruppo è cresciuto complessivamente del 9,3% rispetto al 2021, anno che tuttavia risentiva degli effetti delle limitazioni agli spostamenti disposte dalle autorità governative, ed è ancora del 2% inferiore rispetto all’ultimo esercizio pre-pandemia del 2019).
Dall’inizio dell’anno al 26 marzo del 2023 il traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia registra una crescita del 7,7% rispetto all’omologo periodo del 2022 (-0,3% vs 2019). ASPI stima che il traffico possa registrare un incremento contenuto nell’intero anno, rispetto al 2022, e, nel complesso, sostanzialmente in linea rispetto ai livelli del 2019.
Al 31 dicembre 2022 l’Indebitamento finanziario netto risulta pari a 8.117 milioni di euro, in diminuzione di 129 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (8.246 milioni di euro).
Il CdA ha convocato l’assemblea in data 20 aprile 2023, proponendo di destinare il risultato dell’esercizio 2022 a: distribuzione di utili per complessivi 924 milioni di euro, composti da circa 824 milioni di euro relativi agli utili della concessionaria Autostrade per l’Italia, pari a un payout di circa il 75% sull’utile derivante dalla gestione caratteristica, e circa 100 milioni di euro relativi principalmente alla quota di utile derivante dall’incasso del dividendo straordinario distribuito a dicembre 2022 da oltre che ai dividendi ricevuti dalle altre società partecipate; utili portati a nuovo per la rimanente porzione pari a 274 milioni di euro.