(Teleborsa) – La Commissione europea ha ristretto il proprio caso antitrust contro , riguardante il funzionamento dell’App Store, e ha mandato all’azienda di Cupertino un cosiddetto “Statement of Objections” per informarla della decisione.
Questa fase procedurale segue l’opinione preliminare con cui la Commissione affermava che Apple avrebbe abusato della sua posizione dominante: imponendo la propria tecnologia di pagamento per gli acquisti in-app agli sviluppatori di app di streaming musicale (la cosiddetta IAP obligation); limitando la capacità degli sviluppatori di app di informare gli utenti di iPhone e iPad in merito a servizi musicali in abbonamento alternativi (i cosiddetti obblighi anti-steering).
L’odierna comunicazione chiarisce che la Commissione non prende più posizione in merito alla legalità dell’IAP obligation e si concentra sugli obblighi anti-steering.
Tali obblighi, secondo l’antitrust UE: non sono né necessari né proporzionati per la fornitura dell’App Store su iPhone e iPad; sono dannose per gli utenti dei servizi di musica in streaming sui dispositivi mobili di Apple che potrebbero finire per pagare di più; incidono negativamente sugli interessi degli sviluppatori di app di streaming musicale limitando la scelta effettiva del consumatore.
Se la Commissione conclude, dopo che la società ha esercitato i suoi diritti di difesa, che vi sono prove sufficienti di un’infrazione, può adottare una decisione che vieti il comportamento e infligga un’ammenda fino al 10% del fatturato mondiale annuo della società. Non esiste un termine legale per porre fine a un’indagine antitrust, la cui durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del caso, la misura in cui le imprese interessate cooperano con la Commissione e l’esercizio dei diritti della difesa.