(Teleborsa) – , multi-utility quotata su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 3.400,3 milioni di euro, in calo del 10% rispetto al 30 settembre 2022 per i minori ricavi da vendita di energia elettrica a causa della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici.
L’EBITDA ricorrente aumenta di circa il 3% a 992 milioni di euro, guidato dall’incremento dei business regolati e dall’area Commerciale, mentre l’utile netto ricorrente è pari a 208 milioni di euro (+3%), con le azioni di efficientamento dei costi, unitamente alla crescita organica, che hanno consentito di compensare l’aumento degli ammortamenti e dei tassi di interesse.
“Prosegue lo slancio di Acea nel campo degli investimenti, rafforzando il suo impegno nei settori dei business regolati come Acqua, Reti & Smart cities – ha commentato l’AD Fabrizio Palermo – Il Gruppo, che conferma il suo primato nell’idrico, consolida il posizionamento sull’Ambiente con il grande progetto appena rimodulato del nuovo termovalorizzatore di Roma. I risultati finanziari in crescita organica consentono di confermare le previsioni positive per la fine dell’anno con un incremento dell’EBITDA in linea con la guidance comunicata al mercato finanziario”.
Gli investimenti realizzati nei primi nove mesi del 2023 sono pari a 733 milioni di euro (700 milioni nei 9M2022) e aumentano del 5% per maggiori interventi nei business regolati. Gli investimenti – destinati per oltre l’88% alle attività regolate dell’Acqua Italia, regolate delle Reti & Smart Cities e all’Ambiente – sono ripartiti come segue: Acqua Italia 423 milioni di euro, Reti & Smart Cities 197 milioni di euro, Ambiente 28 milioni di euro, Produzione 31 milioni di euro, Commerciale 34 milioni di euro, altri business (Acqua Estero, Engineering & Infrastructure Projects) e Corporate 20 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario netto aumenta di 403,4 milioni di euro, passando da 4.439,7 milioni del 31 dicembre 2022 a 4.843,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. La variazione è influenzata principalmente dalla dinamica degli investimenti effettuati, dal pagamento dei dividendi e dall’incremento del costo dell’indebitamento. Al 30 settembre 2023, il rapporto PFN/EBITDA LTM è pari a 3,7x (rispetto a 3,4x del 31 dicembre 2022 e alla guidance 2023 <3,8x).
Confermata la guidance 2023: aumento dell’EBITDA compreso tra il 2% e il 4% rispetto al 2022; investimenti sostanzialmente in linea con il 2022; rapporto Indebitamento finanziario netto/EBITDA inferiore a 3,8x.
Il CdA ha nominato per cooptazione Francesca Menabuoni quale nuovo Consigliere non esecutivo, in sostituzione di Thomas Devedjian dimessosi in data 31 ottobre 2023.