(Teleborsa) – , colosso statunitense della farmaceutica, ha registrato vendite pari a 9,7 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023, in calo del 18,1% a causa del previsto calo delle vendite relative ai test COVID-19 rispetto all’anno precedente. L’EPS è stato di 0,75 dollari e l’EPS rettificato di 1,03 dollari, superiore alla media delle stime degli analisti di 99 centesimi per azione (secondo i dati di Refinitiv).
“I nostri risultati del primo trimestre riflettono un ottimo inizio d’anno – ha affermato il CEO Robert Ford – La crescita nelle nostre attività di base sottostanti è accelerata, compresi risultati particolarmente forti nei dispositivi medici, nei prodotti farmaceutici affermati e nella nutrizione”.
L’EPS previsto per l’intero anno dalle operazioni continue continua ad essere compreso tra 4,30 e 4,50 dollari, riflettendo una prospettiva migliore per l’attività di base sottostante compensata da un contributo agli utili inferiore dalle vendite relative ai test COVID-19.
Abbott ora prevede una crescita organica delle vendite per l’intero anno 2023, escluse le vendite correlate ai test COVID-19, a un tasso almeno “high single-digits”.
La società ha però ridotto le sue previsioni di vendita relative ai test COVID a 1,5 miliardi dai 2 miliardi di dollari precedenti.