20 Novembre 2023

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    Endesa, dividendo 2023 confermato nonostante pagamento per caso GNL

    (Teleborsa) – Endesa, utility spagnola controllata da Enel, punta a confermare il dividendo 2023 nonostante la Corte arbitrale internazionale della Camera di commercio internazionale (ICC) le abbia comunicato di dover pagare 570 milioni di dollari (circa 530 milioni di euro) in seguito alla revisione dei prezzi di un contratto di fornitura di gas naturale liquefatto (GNL) a lungo termine. Non è noto il nome del produttore di GNL a cui la società deve pagare la somma.Il consiglio di amministrazione di Endesa si riunirà mercoledì 22 novembre per discutere la conseguente proposta di modifica dell’attuale politica dei dividendi per il periodo 2023-2026. Tale modifica, se approvata, comporterà che “gli effetti del lodo arbitrale non avranno alcun impatto sull’ammontare dei dividendi previsti per il 2023”, si legge in una nota.Il tema sarà probabilmente affrontato anche dalla controllante Enel, che sempre il 22 novembre ha in programma la presentazione del nuovo piano strategico. Il piano di Endesa sarà svelato il giorno seguente. LEGGI TUTTO

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    BCE: basse valutazioni banche aumentano costo finanziamenti a economia

    (Teleborsa) – Gli utili bancari dell’eurozona euro hanno raggiunto i massimi pluriennali, mentre le valutazioni delle azioni bancarie non hanno sostanzialmente superato i livelli pre-pandemia; inoltre, l’esposizione delle banche al rischio di credito aziendale e la percezione dei loro titoli come titoli value hanno contribuito alle valutazioni stagnanti del settore bancario nel 2023. Lo afferma la Banca centrale europea (BCE) in un articolo per la Financial Stability Review.Secondo i ricercatori di Francoforte, le “valutazioni bancarie stagnanti non possono essere completamente spiegate dai fondamentali, ma potrebbero anche essere dovute alla maggiore incertezza sull’accesso degli azionisti ai rendimenti ottenuti dalle banche”.”Il rischio di tassazione del flusso di dividendi incide sulle valutazioni più fortemente rispetto ai titoli growth, che reinvestono internamente i flussi di cassa e dovrebbero restituirli agli investitori in un futuro più lontano”, dice la BCE.”L’incertezza sulle prospettive degli utili bancari e della qualità degli attivi, unita alle preoccupazioni sulla sostenibilità dei pagamenti dei dividendi a seguito degli annunci di tasse bancarie più elevate, sta contribuendo alle valutazioni stagnanti e ai premi per il rischio azionario persistentemente elevati osservati nel settore bancario dell’eurozona”, si legge nel documento. Secondo la BCE, “nel lungo periodo ciò potrebbe incidere negativamente sulla stabilità finanziaria poiché le banche che sono valutate a sconto dagli investitori probabilmente troveranno più difficile raccogliere nuovo capitale quando necessario”. “Poiché il capitale richiesto per sostenere i prestiti è remunerato dai tassi praticati, le valutazioni deboli si traducono direttamente in termini e condizioni più rigorosi per il finanziamento dell’economia reale”, viene aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Italgas, Fitch conferma rating “BBB+” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Italgas, uno dei principali distributori di gas naturale a livello italiano ed europeo, a “BBB+”. L’outlook è “stabile”.Il giudizio – spiega l’agenzia di rating – riflette il suo profilo di business difensivo come principale operatore di distribuzione del gas in Italia, una posizione monopolistica nel mercato greco della distribuzione del gas, più piccolo ma in espansione, nonché le crescenti ambizioni per le attività idriche regolate italiane e le attività non regolamentate di efficienza energetica, il cui contributo agli utili rimarrà limitato.L’outlook stabile riflette le aspettative di una solida funds from operations (FFO) net leverage e di una FFO interest coverage in media inferiore a 6,0x e superiore a 5,0x, rispettivamente, nel 2023-2027, controbilanciata da un posizionamento debole del net debt/regulatory asset base (RAB) in media al 65%. LEGGI TUTTO

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    BolognaFiere, Colla: quotazione è “grande svolta”, maggioranza resta pubblica

    (Teleborsa) – “La quotazione in Borsa della Fiera di Bologna è una grande svolta per il territorio: è un modo per sostenere il progetto industriale di Fiera Bologna che si inserisce in un contesto delle Fiera regionali che va bene visto che le quattro Fiere regionali (Bologna, Piacenza, Parma e Rimini) chiuderanno in attivo”. Lo ha affermato l’assessore allo Sviluppo economico della regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla, nel corso dell’odierna commissione Politiche economiche.”Chiarisco che la quotazione in Borsa non comporta nessuna spesa per la Regione e si realizzerà entro fine anno e la compagine pubblica dei soci pubblici (Regione, Comune, Città Metropolitana e Camera di Commercio di Bologna) manterrà una maggioranza netta”, ha spiegato.Nelle scorse settimane i soci dell’Expò bolognese della Fiera di Bologna hanno approvato il progetto di quotazione della società sul mercato Euronext Growth Milan (EGM) nel segmento PRO: entro fine anno la quotazione avverrà con un aumento di capitale fino a 15 milioni di euro, che sarà offerto ai soci in opzione a un prezzo minimo di 1,25 euro. La parte inoptata sarà successivamente offerta agli investitori professionali. Anche Informa (il colosso britannico che ha sottoscritto il bond da 25 milioni di euro emesso da Bologna Fiera nei mesi scorsi) potrà aderire all’operazione, esercitando il diritto d’opzione garantito dalla sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile da 25 milioni di euro emesso da BolognaFiere nel dicembre 2022.”Rassicuro tutti sulla tutela dei lavoratori e il mantenimento della maggioranza pubblica visto che alla fine dell’intera operazione nel peggiore dei casi i soci pubblici rimarranno al 54%”, ha aggiunto Colla. LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator ottobre peggiora a -0,8%

    (Teleborsa) – In calo a ottobre 2023 il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 103,9 punti in calo dello 0,8% rispetto al mese precedente (quando il calo era stato dello 0,7%) ed al di sotto del -0,7% atteso dagli analisti.Si tratta dell’ennesimo calo del leading indicator, che negli ultimi sei mesi a ottobre 2023 ha registrato un calo del 3,3% rispetto ai sei mesi precedenti.La componente che riguarda la situazione attuale è rimasta stabile a 110,8 punti, mentre la componente sulle aspettative future è cresciuta dello 0,1% a 118,6 punti. “La traiettoria del LEI statunitense è rimasta negativa, e anche i suoi tassi di crescita a sei e dodici mesi si sono mantenuti in territorio negativo a ottobre – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso il Conference Board – Tra gli indicatori anticipatori, il deterioramento delle aspettative dei consumatori riguardo alle condizioni commerciali, il calo dell’indice ISM dei nuovi ordini, il calo delle azioni e le condizioni creditizie più restrittive hanno guidato il calo più recente dell’indice”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Citi elimina alcune posizioni senior e continua riorganizzazione

    (Teleborsa) – La CEO Citigroup, Jane Fraser, ha annunciato nuovi cambiamenti nell’organizzazione del colosso bancario statunitense, con l’eliminazioni di posizioni di leadership e funzioni. Secondo quanto appreso da Blooomberg, Citi sta eliminando più di 300 ruoli di senior manager (circa il 10% dei lavoratori di quel livello).”Oggi abbiamo condiviso con i nostri colleghi il livello successivo di cambiamenti in molte delle nostre attività e funzioni mentre continuiamo ad allineare la struttura organizzativa di Citi al nostro nuovo modello operativo semplificato”, si legge in uno statement rilasciato dalla banca, che non fornisce informazioni sul numero di posizioni interessate.”Come abbiamo riconosciuto, le azioni che stiamo intraprendendo per riorganizzare l’azienda comportano alcune decisioni difficili e consequenziali, ma riteniamo che siano i passi giusti per allineare la nostra struttura con la nostra strategia e garantire di fornire costantemente l’eccellenza ai nostri clienti”, ha sottolineato Citi.Inoltre, in una nota seprata, Citi ha annunciato di aver completato con successo la vendita e la migrazione completa delle sue attività consumer indonesiane a UOB Indonesia (UOBI). La vendita comprende attività bancarie retail, carte di credito e prestiti non garantiti, nonché il trasferimento dei dipendenti.Citi e UOB hanno annunciato per la prima volta la transazione nel gennaio 2022 come parte di un accordo di vendita più ampio che copre i servizi bancari al consumo in Malesia, Tailandia, Vietnam e Indonesia. Le vendite in Malesia e Tailandia sono state completate il 1° novembre 2022, mentre la vendita in Vietnam è stata completata il 1° marzo 2023. Si prevede che questa transazione comporterà un modesto vantaggio di capitale regolamentare per Citi. In totale, la vendita di queste quattro attività consumer a UOB ha comportato un beneficio patrimoniale regolamentare di circa 1,1 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari poco mossa tra stacco dividendi e giudizio Moody’s

    (Teleborsa) – Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente. La cautela si palesa anche sulla piazza di Milano, che si posiziona sulla linea di parità, appesantita dallo stacco cedole. Oggi sono infatti 12 le aziende di Borsa Italiana che distribuiscono un dividendo (ordinario o acconto) ai propri azionisti, di cui 8 appartengono al FTSE MIB. A sostenere il sentiment c’è invece la decisione di venerdì sera di Moody’s, che ha alzato l’outlook sull’Italia portandolo da “negativo” a “stabile”, lasciando invariato il rating a “Baa3”.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,30%. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,50%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 2,08%.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +171 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,33%.Tra gli indici di Eurolandia tentenna Francoforte, che cede lo 0,22%, piatta Londra, che tiene la parità, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 29.483 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 31.441 punti, sui livelli della vigilia. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,31%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,33%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Saipem, che mostra un incremento del 3,12%. Tonica CNH Industrial che evidenzia un bel vantaggio del 2,33%. In luce Amplifon, con un ampio progresso del 2,11%. Andamento positivo per Inwit, che avanza di un discreto +1,87%.Generali Assicurazioni scende dell’1,57%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Antares Vision (+7,84%), Seco (+5,47%), Sesa (+2,32%) e SOL (+2,00%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su MutuiOnline, che prosegue le contrattazioni a -3,89%. Calo deciso per LU-VE Group, che segna un -2,34%. Sotto pressione Digital Value, con un forte ribasso dell’1,66%. Soffre Industrie De Nora, che evidenzia una perdita dell’1,58%. LEGGI TUTTO

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    REVO Insurance, Intesa conferma Buy e TP a 11,6 euro

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato il target price (a 11,6 euro per azione) e la raccomandazione (Buy) sul titolo REVO Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan, dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre 2023.Gli analisti confermano la “view positiva” su REVO a seguito dei risultati e dell’upgrade della guidance GWP per il 2023, che evidenzia che la società si sta muovendo verso il suo obiettivo del 2025 di oltre 300 milioni di euro di premi “a una velocità superiore a quanto inizialmente previsto”.Il broker ha aumentato le stime GWP dell’11,4% nel 2023 e del 5,8% nel 2024. Tuttavia, ha lasciato l’utile operativo adj. 2023 e l’utile netto adj. 2023 è sostanzialmente invariato e assunto un atteggiamento più cauto sulla redditività operativa e netta del 2024, poiché prevede che la crescita accelerata dei premi si tradurrà più gradualmente in un beneficio sull’expense ratio.”Evidenziamo inoltre che REVO dovrebbe pagare il suo primo dividendo sugli utili del 2023 – si legge nella ricerca – Ci aspettiamo che la società mantenga una solida posizione patrimoniale, con un coefficiente Solvency II fissato al 221% a YE25 (sostanzialmente stabile rispetto al livello del 222,4% di settembre 2023).(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO