6 Novembre 2023

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    ERG, rilevate azioni proprie per oltre 4,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – ERG, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 30 ottobre al 3 novembre 2023, complessivamente 192.668 azioni ordinarie (pari allo 0,1282% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 23,4754 euro, per un controvalore pari a 4.522.964,72 euro.A seguito delle predette operazioni, al 3 novembre, considerando le azioni già in portafoglio, ERG detiene 1.374.748 azioni proprie pari allo 0,9145% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, debole la giornata per la Società attiva nel settore delle energie rinnovabili, che porta a casa un calo dell’1,42%. LEGGI TUTTO

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    Cassa di Risparmio di Orvieto, utile di 5,8 milioni al 30 settembre

    (Teleborsa) – La Cassa di Risparmio di Orvieto ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto di 5,8 milioni di euro, +71,5% rispetto al risultato del 30 settembre 2022 (3,38 milioni di euro). Il margine di intermediazione è pari a 39,82 milioni di euro (+16,7%), connesso alla crescita del margine di interesse (pari a 26,37 milioni di euro, +34,3%) e alle commissioni nette (pari a 13,12 milioni di euro, -4,6%);Gli impieghi netti verso la clientela, pari a 1,18 miliardi di euro, confermano il trend positivo registrato al 30 giugno 2023 (+5,6% rispetto al 31 dicembre 2022). +14,8% le erogazioni dei finanziamenti a medio lungo termine alle famiglie e alle piccole e medie imprese (116,7 milioni di euro rispetto ai 101,7 milioni di euro al 30 settembre 2022).In crescita la raccolta da clientela nei 9 mesi del 2023: +0,7% registrato dalla raccolta diretta (1,11 miliardi di euro al 30 settembre 2023 vs 1,10 miliardi di euro al 31 dicembre 2022) e +3,2% dalla raccolta indiretta (523,61 milioni di euro al 30 settembre 2023 vs 507,49 milioni di euro al 31 dicembre 2022).In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale (CET1, Tier1 ratio e Total Capital ratio) che si attestano al 13,25% rispetto all’11,89% fully phased del 31 dicembre 2022. Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea la destinazione di un importo pari a due volte e mezzo l’imposta (tassa sugli extraprofitti) a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, in luogo del versamento dell’imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse. LEGGI TUTTO

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    Dl Anticipi, correzione affitti brevi scatta da gennaio

    (Teleborsa) – L’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21% al 26% contenuto in manovra dovrebbe essere corretto nel decreto anticipi, attraverso un emendamento del governo per escludere il primo appartamento dall’incremento, e la misura dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2024. Tuttavia – secondo uno studio del “Sole 24 Ore del Lunedì” sui rendimenti in sette grandi città, basate sui dati medi di mercato di un bilocale di 70 metri quadrati in zona semicentrale (fonte Scenari immobiliari) e sulle tariffe medie delle locazioni brevi (fonte Airdna) considerando l’affitto breve di almeno due appartamenti – anche con la cedolare secca al 26% nelle grandi città l’affitto breve (fino a 30 giorni) batte quello lungo (a canone libero 4 anni più 4). Nella simulazione l’inasprimento dell’imposta viene messo a confronto con il rendimento generato da un affitto lungo (4+4), per il quale la cedolare resterebbe al 21%. Così, a Roma, il proprietario di un bilocale dal valore di 350mila euro riscuote un canone annuo di 19.800 euro tramite affitto 4+4 nel mercato libero (1.620 euro al mese), che diventano 13.976 euro di reddito netto se opta per la cedolare al 21% (rendimento al 4%), al netto dei costi (Imu e spese). Scegliendo l’affitto breve, invece, l’incasso sarebbe di 51.363 euro all’anno (176 euro di tariffa media giornaliera, tasso di occupazione all’80%), da cui – oltre alla cedolare secca – andrebbero decurtati i costi operativi, le commissioni ai portali di annunci e i costi di pulizia. Per un totale di 26.630 euro di reddito netto (7,6% di rendimento). Ipotizzando che il proprietario abbia più di un immobile a reddito con la locazione turistica, scrive il Sole24ore, nel 2024 il reddito netto del bilocale scenderebbe a 24.062 euro (6,9% di rendimento) con la cedolare al 26%, ma sempre più conveniente rispetto all’affitto lungo. Nelle simulazioni, elaborate utilizzando i dati medi di mercato, risulta più vantaggioso l’affitto lungo solo a Torino, dove con la cedolare al 21% ha già la meglio il contratto 4+4. A Milano, invece, il bivio è tra ricavi annui netti da 15.548 euro, grazie a un canone di 1.810 euro al mese, oppure incassi per 15.908 euro (con tariffa giornaliera di 150 euro, 66% di occupazione): il risultato è un rendimento netto pari al 4,3% con l’affitto lungo e al 4,4% con quello breve. Con almeno due unità in affitto breve, la cedolare al 26%, invece, ribalterebbe l’appeal, facendo scendere il rendimento netto al 3,9% dell’affitto breve. A Napoli, infine, la redditività passerebbe dal 5,5% al 4,8%, rispetto al rendimento del 4,2% offerto da un affitto tradizionale. LEGGI TUTTO

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    SBE – VARVIT, avvio delle negoziazioni a Piazza Affari il 14 novembre

    (Teleborsa) – SBE – VARVIT, società attiva nel settore della produzione, della distribuzione e della commercializzazione di componenti di fissaggio, ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita.Il prezzo di offerta delle azioni è stato fissato in 8,33 euro per azione, per una valorizzazione complessiva (equity value) pari a 975 milioni di euro.Il rilascio, da parte di Borsa Italiana, dell’avviso di ammissione alle negoziazioni su EGM è previsto per il 10 novembre 2023, mentre l’inizio delle negoziazioni è previsto per il 14 novembre 2023. L’offerta ha avuto avvio oggi, 6 novembre 2023, ed è previsto che si concluda entro il 10 novembre 2023 (salvo proroga o chiusura anticipata).Nel processo di quotazione, Equita SIM e UniCredit agiscono in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Equita SIM agisce inoltre in qualità di Euronext Growth Advisor e specialista, mentre Lazard è l’advisor finanziario. LEGGI TUTTO

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    Autostrade Meridionali, CdA approva risultati al 30 settembre 2023

    (Teleborsa) – Autostrade Meridionali, concessionario quotato su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 3.303 migliaia di euro, prevalentemente sopravvenienze attive, mentre i costi sono complessivamente pari a 2.556 migliaia di euro, riferibili essenzialmente a oneri di funzionamento. L’utile del periodo è pari a 644 migliaia di euro.I risultati al 30 settembre 2023 non sono comparabili con gli omologhi risultati al 30 settembre 2022 in considerazione del fatto che nel primo trimestre 2022 Autostrade Meridionali ancora gestiva la A3 Napoli-Pompei- Salerno, concessione nella quale a partire dal 1° aprile 2022 è subentrato il nuovo concessionario (la società di progetto Salerno Pompei Napoli S.p.A). Pertanto, le operazioni registrate nei primi nove mesi del 2023 sono riconducibili alle sole attività di gestione riferibili alla definizione e pagamento dei debiti e incasso dei crediti residui, derivanti dalla pregressa gestione della tratta autostradale, inclusi i conguagli delle partite relative ai pedaggi ed alle attività affidate in appalto in precedenti esercizi.Al 30 settembre 2023 la posizione finanziaria netta complessiva è, pertanto, pari a 56.660 migliaia di euro, mentre al 31 dicembre 2022 ammontava a 77.652 migliaia di euro (-27,03%); la diminuzione deriva essenzialmente dai dividendi distribuiti a favore degli azionisti per 15.313 migliaia di euro. LEGGI TUTTO

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    INWIT, acquistate oltre 1 milione di azioni proprie

    (Teleborsa) – INWIT, nell’ambito della prima tranche di riacquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato tra il 30 ottobre e il 3 novembre 2023, complessivamente 1.008.028 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 10,4680 euro, per un controvalore pari a 10.552.053,90 euro.Al 3 novembre, considerando le azioni proprie già in portafoglio, Infrastrutture Wireless Italiane detiene 11.011.292 azioni proprie pari a circa l’1,15% del capitale sociale.In Borsa, discesa moderata per la Società italiana che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, che chiude la giornata del 6 novembre con una variazione percentuale negativa dello 0,51% rispetto alla seduta precedente. LEGGI TUTTO

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    Fed, Cook: sistema finanziario più resiliente rispetto a metà anni 2000

    (Teleborsa) – “Il nostro sistema finanziario è sostanzialmente più resiliente rispetto alla metà degli anni 2000, riflettendo i progressi compiuti dai regolatori e dal settore privato nel rafforzare la resilienza. Detto questo, non possiamo accontentarci e vedo alcuni rischi importanti”. Lo ha affermato Lisa Cook, membro del consiglio dei governatori della FED, durante un evento alla Duke University.Secondo Cook, “il settore bancario rimane nel complesso solido e resiliente” e “la maggior parte delle banche continua a riportare solidi livelli di capitale ben al di sopra dei requisiti normativi”. Inoltre, il settore bancario “si è stabilizzato dopo il periodo di forte stress dell’inizio di quest’anno e il sistema nel suo insieme dispone di capitale e liquidità sufficienti per resistere agli shock”.”Allo stesso tempo, le vulnerabilità di alcuni NBFI (non-banking financial institution, ndr) potrebbero svolgere un ruolo chiave nell’amplificare lo stress associato all’inasprimento delle condizioni finanziarie e al rallentamento dell’attività economica – ha aggiunto – Sto monitorando da vicino gli intermediari finanziari non bancari con pronunciati disallineamenti di liquidità, come alcuni fondi del mercato monetario e fondi aperti, nonché quelli con una leva finanziaria significativa, come gli hedge fund”.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    BdM Banca (ex Pop Bari), utile 3° trimestre di 352 mila euro

    (Teleborsa) – BdM Banca, già Banca Popolare di Bari, ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con un utile netto di 352 mila euro, pur registrando ancora 14,6 milioni di euro di ulteriori accantonamenti a Fondi rischi e oneri connessi alla legacy della precedente gestione.Il margine di intermediazione è pari a 218,21 milioni di euro (180,10 milioni di euro al 30 settembre 2022, +21,2%), connesso alla crescita del margine di interesse (pari a 145,61 milioni di euro, +33,7%), e alle commissioni nette (pari a 73,68 milioni di euro , -3,1%);Gli impieghi netti a clientela passano da 5,31 miliardi di euro di fine 2022 a 5,54 miliardi di euro al 30 settembre 2023, grazie all’attività commerciale del periodo. +41,5% le erogazioni dei finanziamenti a medio lungo termine alle famiglie e alle piccole e medie imprese (462,8 milioni rispetto ai 327 milioni al 30 settembre 2022).In crescita la raccolta da clientela nei 9 mesi del 2023: +2,7% registrato dalla raccolta diretta (6,59 miliardi di euro al 30 settembre 2023 vs 6,42 miliardi di euro al 31 dicembre 2022) e +4,2% dalla raccolta indiretta (3,83 miliardi di euro al 30 settembre 2023 vs 3,67 miliardi al 31 dicembre 2022).In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale Cet1 e Tier1, pari al 10,12% (9,65% fully phased al 31 dicembre 2022), e il Total Capital ratio pari al 12,01% (9,90% fully phased al 31 dicembre 2022).Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea la destinazione di un importo pari a due volte e mezzo l’imposta (tassa sugli extraprofitti) a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, in luogo del versamento dell’imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse. LEGGI TUTTO