3 Novembre 2023

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    Fisco, Cdm: via libera a dlgs accertamento e concordato biennale

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introdurrà disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale. Il decreto – spiega Palazzo Chigi in una nota – in attuazione della delega per la riforma fiscale, contiene disposizioni in materia: di accertamento tributario, in particolare al fine di una migliore partecipazione del contribuente al procedimento accertativo e per rafforzare forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere; di concordato preventivo biennale, al quale potranno accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. “Abbiamo approvato un importante provvedimento: un decreto legislativo collegato al tema della riforma fiscale che – ha affermato la premier Giorgia Meloni – interviene sulla disciplina dell’accertamento favorendo la partecipazione del contribuente anche in fase di accertamento, disegnando un fisco più collaborativo con il contribuente, intervenendo anche dal lato della riduzione delle delle sanzioni senza abbassare la guardia sulla lotta all’evasione fiscale. La previsione più significativa – ha spiegato Meloni – è quella dell’introduzione di un concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni che è uno strumento che aumenta la collaborazione con il fisco e rappresenta un segno di fiducia dello Stato verso i contribuenti che, con l’adesione al concordato preventivo, viene liberato dagli accertamenti successivi per due anni quindi è un accordo che si fa a monte con lo Stato. Ma dall’altra parte interveniamo anche per rafforzare l’azione di contrasto all’evasione fiscale attraverso strumenti informatici digitali, soprattutto la capacità di far interoperare le banche dati per essere più efficaci, ovviamente sempre garantendo la tutela della privacy”. Per quanto riguarda le disposizioni in materia di procedimento accertativo, riferisce il governo, si introducono disposizioni finalizzate alla razionalizzazione e alla partecipazione del contribuente al procedimento accertativo. Si prevede – in coordinamento con le modifiche apportate allo “Statuto del contribuente” – che lo “schema di provvedimento” che dovrà essere comunicato al contribuente ai fini del contraddittorio preventivo con l’amministrazione debba contenere anche l’invito alla definizione del “procedimento con adesione”. Viene abrogata la disciplina dell'”invito obbligatorio”, che impone all’amministrazione finanziaria, prima di emettere un avviso di accertamento, di notificare l’invito a comparire al contribuente per l’avvio del procedimento di definizione dell’accertamento. Si introduce la disciplina dell’adesione ai verbali di constatazione, stabilendo che il contribuente possa prestare adesione anche ai verbali di constatazione e disciplinando il procedimento istruttorio.Viene introdotta, inoltre, la disciplina generale degli “atti di recupero” finalizzati al recupero dei crediti non spettanti o inesistenti, utilizzati indebitamente in compensazione. A tal fine si descrive un unico procedimento accertativo, indipendente dalla natura del credito indebitamente utilizzato in compensazione, che prevede tra l’altro la possibilità di definire in via agevolata le sanzioni e un unico periodo di decadenza, di otto anni dall’utilizzo del credito, del potere di notifica dell’atto. In assenza di specifiche disposizioni, le previsioni introdotte si applicano anche per il recupero di tasse, imposte e importi non versati, compresi quelli relativi a contributi e agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti o a cessioni di crediti di imposta in mancanza dei requisiti. Tutti gli atti, i provvedimenti, gli avvisi e le comunicazioni, compresi quelli che per legge devono essere notificati, potranno essere inviati tramite posta elettronica certificata. La nuova disciplina relativa al domicilio digitale si estende alle cartelle di pagamento e agli atti e alle comunicazioni dell’agente della riscossione. Si introducono – prosegue ancora la nota di Palazzo Chigi – disposizioni finalizzate alla razionalizzazione e al riordino delle disposizioni normative in materia di attività di analisi del rischio finalizzata alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale, della frode fiscale e dell’abuso del diritto in materia tributaria, nonché a stimolare l’adempimento spontaneo dei contribuenti. In tema di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere, si introducono lo “scambio di informazioni su richiesta”, con Paesi dell’Unione Europea e altri Stati con i quali ci siano specifici accordi, e la disciplina degli “strumenti di cooperazione amministrativa avanzata” volti a minimizzare gli impatti dei controlli di amministrazioni estere nei confronti dei contribuenti e delle loro attività economiche, anche attraverso una nuova disciplina dei controlli simultanei e delle verifiche congiunte.Si rafforzano la prevenzione e il contrasto dei fenomeni evasivi e fraudolenti in ambito IVA. In particolare, i soggetti non residenti nel territorio dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo, che adempiono gli obblighi derivanti dall’applicazione delle norme in materia di IVA tramite un rappresentante fiscale, potranno effettuare operazioni intra-comunitarie solo previo rilascio di idonea garanzia. Inoltre, il rappresentante fiscale dovrà essere in possesso di determinati requisiti soggettivi di onorabilità (quali non aver riportato condanne, anche non definitive, per reati finanziari e non aver concluso accordi di applicazione della pena su richiesta delle parti in relazione agli stessi); in caso di nomina di una persona giuridica, i requisiti di cui sopra devono essere posseduti dal legale rappresentante dell’ente che si intende nominare rappresentante fiscale. Col decreto, spiega ancora Palazzo Chigi, si rivede la disciplina della revisione dei termini di prescrizione e decadenza dell’azione dello Stato e dell’apparato sanzionatorio dell’imposta sui premi di assicurazione, con la possibilità di presentare la denuncia tardiva entro 90 giorni dal termine ultimo di presentazione, ferma restando l’applicazione delle sanzioni amministrative per il ritardo. Le denunce presentate con ritardo superiore a novanta giorni si considerano omesse, ma costituiscono, comunque, titolo per la riscossione delle imposte dovute in base agli imponibili in esse indicate. Inoltre, si modifica il termine per la notifica degli avvisi nei casi di omessa o infedele denuncia annuale dei premi incassati, che si uniforma a quelli delle altre imposte indirette: in caso di infedele denunzia, l’azione dello Stato per il conseguimento delle imposte, degli interessi e delle sanzioni previste decade decorso il 31 dicembre del quinto anno successivo.Per quanto riguarda poi il Concordato preventivo biennale il dlgs stabilisce che vi possono accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. Per l’applicazione del CPB, l’Agenzia delle entrate formulerà una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa, o dall’esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il decreto disciplina anche le procedure informatiche a supporto del concordato preventivo e stabilisce che il contribuente può aderire alla proposta di concordato entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Nel dettaglio, potranno accedere al concordato preventivo biennale i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) che, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta, sono in possesso di determinati requisiti (quali l’aver ottenuto un punteggio di affidabilità fiscale pari almeno a 8 sulla base dei dati dichiarati; non avere debiti tributari ovvero, aver estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro). Si individuano per tali contribuenti le ipotesi che non consentono l’accesso al concordato (come la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei 3 periodi d’imposta precedenti; la condanna per uno dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, falso in bilancio riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, commessi negli ultimi 3 periodi d’imposta antecedenti). Nei periodi d’imposta oggetto di concordato, i contribuenti sono comunque tenuti agli ordinari obblighi contabili e dichiarativi e alla comunicazione dei dati mediante la presentazione dei modelli per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale. Decorso il biennio oggetto di concordato, permanendo i requisiti, l’Agenzia delle entrate formula una nuova proposta di concordato biennale relativa al biennio successivo, a cui il contribuente può aderire. L’adesione non produce effetti ai fini dell’IVA, la cui applicazione avviene secondo le regole ordinarie. Potranno aderire al CPB anche gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario. Anche per tali contribuenti, si prevede che l’accettazione della proposta dell’Agenzia delle entrate per la definizione biennale del reddito costituisca l’obbligo di dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi dei periodi d’imposta interessati, nei quali contribuenti saranno inoltre tenuti agli obblighi previsti per i soggetti che aderiscono al regime forfettario. Inoltre, si disciplinano le modalità di individuazione del reddito ai fini del concordato e si disciplina l’ipotesi di rinnovo, cessazione e decadenza dal concordato (come per il concordato per gli ISA). Per i periodi d’imposta oggetto del concordato, gli accertamenti non potranno essere effettuati salvo che in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione finanziaria ricorrano le cause di decadenza dal concordato; l’Agenzia delle entrate e il Corpo della Guardia di finanza programmano l’impiego di maggiore capacità operativa per intensificare l’attività di controllo nei confronti dei soggetti che non aderiscono concordato preventivo biennale o ne decadono; i soggetti che adottato il regime concordatario potranno godere di termini maggiori per effettuare i versamenti relativi all’acconto e al saldo in scadenza al 30 giugno. LEGGI TUTTO

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    Settore chip europeo, BofA: segnali incoraggianti su punto più basso del ciclo

    (Teleborsa) – Nel corso delle ultime settimane ci sono stati “segnali incoraggianti” che indicano che il fondo dell’attuale ciclo di ribasso per le aziende europee dei semiconduttori è stato raggiunto. Lo afferma Bank of America Global Research in una ricerca sul tema, sottolineando che i due mercati che hanno sofferto di più – Memory e Consumer – “sembrano in miglioramento”.Nel mercato dei PC, i recenti risultati di Intel, AMD e Logitech sono indicativi del fatto che le scorte di PC notebook si sono normalizzate e che i modelli di ordinazione stanno tornando alla normalità, si legge nella ricerca. Negli smartphone, i recenti risultati migliori del previsto e le indicazioni dei leader dei chipset Mediatek e Qualcomm sono positivi per il ciclo più ampio. Inoltre, Qualcomm prevede in modo incoraggiante che la domanda di smartphone 5G crescerà a un tasso high-single digit/low-double digit il prossimo anno.Con circa l’80% dei ricavi esposti al Consumer (oltre il 70% esposto agli smartphone), Soitec è il titolo più esposto al miglioramento della domanda tra quelli nella copertura di BofA. Altri titoli altamente esposti al settore Consumer includono Nordic (circa il 60% delle vendite), Technoprobe (circa il 50% delle vendite), BESI (circa il 50% delle vendite) e Siltronic (circa il 50% delle vendite). Tra i diversificati Semis STM (25%), Infineon (15%) e AMS (15%) hanno un’esposizione inferiore al Consumer, ma trarrebbero grandi benefici dall’aumento della domanda attraverso tassi di utilizzo delle fabbriche più elevati/GM più elevati. Considerata l’esposizione dei ricavi di TSMC (Taiwan Semiconductor) pari a circa il 50% ai mercati Consumer (di cui oltre il 35% agli smartphone), ASML e ASMI sono probabili beneficiari dell’aumento dei tassi di utilizzo. LEGGI TUTTO

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    Visibilia Editore, Samuele Sanvito si dimette dal CdA

    (Teleborsa) – Visibilia Editore, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’editoria periodica e nella gestione della pubblicità sui periodici, ha comunicato che Samuele Sanvito ha rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione.Le dimissioni sono giustificate da sopravvenuti impegni professionali e personali e hanno effetto dalla data odierna, si legge in una nota.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Messina (Intesa): isybank è un chiaro successo, possiamo raggiungere target

    (Teleborsa) – isytech, la nuova piattaforma digitale cloud native di Intesa Sanpaolo, “è chiaramente il punto focale per la riduzione dei costi e il miglioramento tecnologico” del gruppo, ed è già utilizzata con successo attraverso isybank e verrà estesa gradualmente a tutto il gruppo. Lo ha affermato il CEO Carlo Messina durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”isybank è un chiaro successo, in quanto abbiamo registrato risultati positivi in termini di migrazione, con 300.000 clienti trasferiti e solo 1.500 richieste di rientro in Intesa Sanpaolo – ha spiegato – in altre parole, di circa 1,7 miliardi di raccolta diretta, solo 6 milioni di euro vogliono tornare indietro”.Inoltre, “abbiamo avuto circa 50 mila clienti che sono arrivati da altre banche, che sono contenti del servizio che diamo loro con isybank”.”Per isybank pensiamo sia fondamentale raggiugere il 1 milione di clienti durante il periodo che abbiamo dato al mercato, e il trend di migrazione e nuovi clienti, e la soddisfazione da parte dei clienti che stiamo osservando, sono tali che possiamo raggiungere questo obiettivo”, ha concluso Messina. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, UE approva regime da 450 milioni per settore agricolo italiano

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, un piano italiano da 450 milioni di euro per sostenere il settore agricolo favorendo gli investimenti legati alla produzione agricola primaria, nonché alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.Il regime sarà aperto alle imprese attive nella produzione agricola primaria e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli in Italia. Nell’ambito della misura, che durerà fino al 31 dicembre 2025, gli aiuti assumeranno la forma di prestiti agevolati e copriranno fino all’80% dei costi ammissibili.Lo scopo del regime è quello di rafforzare la competitività e la resilienza del settore agricolo, promuovendo progetti legati, tra l’altro, alla costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili; all’acquisto di macchinari e attrezzature; all’acquisto, sviluppo o utilizzo di soluzioni informatiche. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: abbiamo chiaramente capitale in eccesso, faremo buyback

    (Teleborsa) – “Nei primi nove mesi del 2023, Intesa Sanpaolo ha registrato un risultato netto di 6,1 miliardi di euro, in aumento dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2022 e il miglior risultato dal 2007. Sono anche stati i migliori 9 mesi di sempre per proventi operativi netti, risultato della gestione operativa e risultato corrente lordo”. Lo ha affermato il CEO Carlo Messina durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”Abbiamo quindi aumentato la guidance di risultato netto per il 2023 a oltre 7,5 miliardi di euro, e ci aspettiamo un risultato netto 2024 2025 in crescita rispetto al 2023″, ha aggiunto, sottolineando che “abbiamo sempre superato quello che sono state le nostre promesse”.”Abbiamo un dividend yield superiore al 11,5%, il più alto in Europa, e un cash payout ratio del 70% – ha spiegato il CEO – E la distribuzione addizionale per il 2023 sarà quantificata all’approvazione dei risultati di fine anno, ma questo significa che abbiamo già deciso di attuarla”. “Eventuali ulteriori distribuzioni per il 2024 e 2025 saranno valutate di anno in anno”, ha sottolineato.Messina ha parlato di una “ulteriore forte accelerazione degli interessi netti nel terzo trimestre grazie alla componente commerciale che continuerà ad alimentare la crescita”. Gli interessi netti previsti sono ben superiori a 14 miliardi di euro nel 2023, con ulteriore crescita attesa nel 2024 e nel 2025 anche grazie al maggior contributo dell’hedging delle poste a vista.Il Cost/Income ratio dei 9 mesi è “il più basso di sempre con costi operativi essenzialmente stabili nonostante l’inflazione e i forti investimenti in tecnologia e crescita”. Intesa prevede una riduzione del personale di 1.360 su base annuale, con ulteriori circa 2.100 uscite volontarie entro il primo trimestre del 2025, già concordate con i sindacati e con relativi oneri già pienamente accantonati. La banca ha sottolineato di aver attuato circa 2.600 assunzioni nel 2021, 2022 e 9 mesi del 2023, e ulteriori 2.000 assunzioni sono previste entro il 2025.Messina ha detto che Intesa “è meglio preparata rispetto ai concorrenti europeei grazie ad un eccellente profilo di rischio, una patrimonializzazione elevata ed un modello di business ben diversificato e resiliente” e spiegato che “la realizzazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con le iniziative industriali chiave ben avviate e isybank operativa con successo”.Il CEO ha sottolineato che la banca è “pronto ad avere successo in qualsiasi scenario di tassi” e che ha “chiaramente capitale in eccesso da distribuire agli azionisti”, ribadendo che “la distribuzione addizionale per il 2023 che sarà quantificata all’approvazione dei risultati di fine anno ed eventuali ulteriori distribuzioni per il 2024 e 2025 saranno valutate di anno in anno”. In merito alla distribuzione del capitale in eccesso, “la mia intenzione è di procedere con un buyback, è la proposta che farò al board quando approveremo i risultati annuali”. LEGGI TUTTO

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    Fisco, Federcontribuenti “Chiediamo lo spostamento della prima rata rottamazione”

    (Teleborsa) – “Un governo attento alle esigenze reali della gente non si sarebbe limitato a spostare di appena sette giorni la prima scadenza della rottamazione quater. Farlo come è stato annunciato, quasi vantandosi dell’attenzione verso i contribuenti in difficoltà, è disdicevole per qualsiasi governo, tanto più per questo che, per bocca non di un semplice deputato, ma del vicepremier e segretario della Lega, Salvini, ha sempre parlato della necessità che il fisco diventi amico del cittadino e non indossi più soltanto le vesti di inflessibile esattore”. Così Federcontribuenti in una nota chiede lo spostamento di almeno un mese della prima rata del pagamento relativo alla “rottamazione quater”. “Federcontribuenti non pretende che, all’improvviso, il fisco rinunci o anche solo deroghi ai suoi compiti, ma spetta al governo, a questo governo, tendere la mano a chi è stato messo sull’orlo del baratro da una contingenza drammatica che si perpetua da troppi anni”, continua la nota. Per questo l’associazione dei consumatori conclude chiedendo che i termini per pagare la prima scadenza della rottamazione “sia fatta slittare almeno a fine novembre. E se questo governo tiene veramente alla gente, potrebbe avere il coraggio di spostarla a fine anno, per consentire a chi ha il cappio alla gola di potere tornare a respirare”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice ISM non manifatturiero in calo a ottobre a 51,8

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano rallenta, pur confermandosi in territorio espansivo. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero a settembre si è portato a 51,8 punti, dai 53,6 punti del mese precedente, risultando inferiore alle attese del mercato (53 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è scesa a 54,1 punti dai 58,8 del mese precedente, mentre migliorano quella sugli ordini a 55,5 punti da 51,8 punti (attese a 51,5) e quella dell’occupazione passata a 50,2 punti da 53,4 (attes 53,5). Cala la componente sui prezzi a 58,6 punti da 58,9 (attese 56,6). LEGGI TUTTO