15 Settembre 2023

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    Edison: inaugurata nuova centrale idroelettrica di Quassolo

    (Teleborsa) – Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Quassolo, in provincia di Torino compiendo un ulteriore passo in avanti nello sviluppo di impianti da fonte rinnovabile e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello nazionale ed europeo. La centrale di Quassolo, situata lungo la sponda sinistra del fiume Dora Baltea, è un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione con una potenza installata di 2.700 kW e una producibilità di 8.300.000 kWh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 3.000 famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di 3.300 tonnellate di CO2 all’anno. Alla realizzazione della centrale hanno partecipato anche i residenti dei comuni di Quassolo, Borgofranco di Ivrea, Quincinetto, Tavagnasco, Montalto Dora e Settimo Vittone, oltre ai clienti di Edison Energia di tutta Italia, aderendo alla campagna di crowdfunding Edison Crowd per Quassolo lanciata dal Gruppo nel 2022 e scegliendo così di diventare protagonisti della transizione energetica del proprio territorio. Ai partecipanti all’iniziativa viene corrisposto un interesse fisso annuo lordo (pari al 6% per i cittadini dei sei comuni e 5% per i clienti Edison) sulle somme investite, ogni sei mesi a partire dal 30 aprile 2022 fino al 30 aprile 2025. Edison è stato il primo operatore energetico in Italia a lanciare iniziative di questo tipo già nel 2018, concludendo con successo tre campagne di crowdfunding.”Siamo orgogliosi di muovere, con l’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica di Quassolo, un ulteriore passo in avanti nel processo di decarbonizzazione del Paese e nel raggiungimento dei nostri target di sviluppo al 2030, che ambiscono ad accrescere la potenza rinnovabile installata fino a 6 GW attraverso 5 miliardi di euro in investimenti – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Da 140 anni siamo un operatore responsabile, impegnato nello sviluppo economico e sociale delle comunità locali con un’ottica di lungo periodo. Grazie all’iniziativa del crowdfunding i cittadini hanno potuto avvicinarsi ai temi dell’energia e partecipare in maniera attiva alla transizione energetica del Paese, toccando con mano i benefici derivanti dalla realizzazione di un impianto di questo tipo sul loro territorio”.”Da 140 anni siamo un operatore responsabile leader della transizione energetica e vogliamo continuare ad esserlo, portando la generazione rinnovabile al 40% del nostro mix produttivo. Uno sforzo in cui l’idroelettrico riveste un ruolo altamente strategico, essendo la prima fonte di energia rinnovabile del Paese e vantando una filiera industriale che vede l’Italia tra le prime a livello mondiale – dichiara Marco Stangalino vice presidente esecutivo e direttore Power Asset Edison –. Negli ultimi anni siamo stati tra i pochi operatori che hanno continuato ad investire e costruire nuovi impianti mini-idroelettrici, proprio come questo di Quassolo, che consente di produrre energia green al servizio dei territori”.A prova del successo riscosso e dell’adesione entusiasta dei partecipanti al crowdfunding, l’obiettivo di raccolta per il finanziamento della centrale di Quassolo pari a 300.000 euro – fa sapere Edison in una nota – è stato raggiunto in appena 20 giorni e persino in anticipo rispetto alla data di scadenza inizialmente stabilita. Nell’ambito di questa iniziativa, Edison ha messo a disposizione del territorio il proprio know-how e le proprie competenze di operatore storico nell’idroelettrico per generare valore per le persone e il territorio, attraverso un approccio innovativo e di condivisione. Per Edison il green energy crowdfunding è uno strumento in grado di offrire a tutti la possibilità di essere promotori del cambiamento e della sostenibilità del proprio territorio.La centrale è stata realizzata in soli 19 mesi, sotto la direzione della Divisione Ingegneria di Edison. In fase di progettazione dell’impianto, è stata rivolta particolare attenzione agli impatti sul territorio e alla conservazione del contesto paesaggistico, con l’obiettivo di assicurare la naturale integrità ecologica del fiume Dora Baltea, a conferma dell’impegno di Edison per la tutela dell’ambiente. L’idea del progetto è nata nel 2013, mentre i lavori di costruzione sono iniziati nel novembre 2021 e si sono conclusi nel giugno 2023. Nel cantiere sono intervenuti circa 150 operai, 20 ingegneri e 12 imprese specializzate, per un totale di oltre 65.000 ore lavorate. L’investimento complessivo è stato di 12 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Auto, fermi i tre principali stabilimenti USA di Ford, GM e Stellantis

    (Teleborsa) – E’ iniziato questa mattina (ora italiana) il maxi sciopero presso le principali fabbriche auto statunitensi, proclamato da UAW – United Auto Workers, il principale sindacato dei dipendenti del comparto auto in USA. E’ la prima volta in 88 anni che lo sciopero ha luogo contemporaneamente in tutti e tre gli stabilimenti delle cosiddette “sorelle di Detroit”. Sono coinvolti gli impianti di GM a Wentzville, in Missouri, di Stellantis a Toledo, in Ohio, e di Ford a Wayne, nel Michigan. Si parla in totale di una popolazione di quasi 13mila lavoratori, che incroceranno le braccia per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, ma non è escluso che la protesta si allarghi a macchia d’olio, coinvolgendo anche gli altri stabilimenti, per un totale di 146mila iscritti al sindacato.”Colpiremo le tre big allo stesso tempo. Stiamo lanciando una nuova strategia”, ha annunciato il presidente di UAW Shawn Fain, esortando i sindacalisti degli altri stabilimenti a tenersi pronti a scioperare in caso di fallimento delle trattative.Ford ha assicurato di essere “assolutamente impegnata” nel raggiungere un accordo che “premi i dipendenti” e definisce “generoso” nei loro confronti e, nello stesso tempo, consenta all’azienda di “investire nel futuro”, nel bel mezzo della transizione verso la mobilità elettrica. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State: migliora l’attività manifatturiera a settembre

    (Teleborsa) – Aumenta a settembre l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a +1,9 punti dai -19 punti di agosto. Il dato è migliore delle stime degli analisti che erano per un recupero fino a -10 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini si porta a +5,1 punti da -19,9, mentre quella sulle consegne scivola recupera a +12,4 punti da -12,3 punti. Quella sulle scorte si porta a -6,2 punti da -9,7. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: fissare tassi a livelli restrittivi il tempo che serve

    (Teleborsa) – Il Consiglio direttivo della BCE è risoluto nel suo obiettivo di riportare l’inflazione al 2 per cento nell’area euro e “fisseremo i tassi di interesse a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo che sarà necessario per centrarlo”.Lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. Lagarde ha poi ribadito la formula utilizzata già ieri dal Consiglio, dopo il nuovo rialzo dei tassi di interesse e in cui molti analisti vedono un segnale di possibile raggiungimento del picco dei tassi. “In base alla nostra valutazione attuale – ha detto – consideriamo che i tassi chiave abbiano raggiunto livelli che, mantenuti abbastanza a lungo, daranno un consistente contributo al tempestivo ritorno dell’inflazione al mostro obiettivo”.La presidente Lagarde ha invece glissato su una domanda diretta sul se fossero possibili altri aumenti dei tassi di interesse da parte dell’istituzione, ribadendo l’articolata formula utilizzata ieri dal Consiglio direttivo, in cui molti analisti vedono il segnale sul possibile raggiungimento di un picco sui tassi di interesse. “In base alla nostra valutazione attuale, sul come sia la situazione, sul parere degli esperti e le analisi, consideriamo che i tassi chiave abbiano raggiunto livelli che, se mantenuti abbastanza a lungo, daranno un contributo consistente al tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo”, ha ripetuto. “Questa è la nostra visione. Ma diciamo anche che le nostre future decisioni di fissare i tassi a livelli sufficientemente restrittive e abbastanza a lungo per un tempestivo ritorno dell’inflazione al 2%”. Le decisioni “dipenderanno dai dati. Non posso aggiungere nulla rispetto a questo in marito alla posizione del Consiglio ma posso assicurarvi che porteremo l’inflazione al 2%”.Infine, Lagarde ha voluto sottolineare che dai ministri delle Finanze dell’area euro “non ho ricevuto domande, ne tantomeno contestazioni per la decisione di ieri” sui tassi, dopo le spiegazioni fornite. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Bonomi: occorre cambiare rotta, mercato sia più inclusivo per giovani e donne

    (Teleborsa) – Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha chiesto alle forze politiche di evitare una dialettica divisiva nell’affrontare le riforme istituzionali. No a “veti e bandierine” come nel passato, ha dichiarato Bonomi in occasione dell’assemblea annuale. “Alle forze politiche dico: guardatevi dal compiere lo stesso errore di sempre. Evitate di progettare interventi sulla forma di Stato e sulla forma di governo maturati e ispirati da una dialettica divisiva, aliena per definizione dalla serietà con cui proporre e giudicare impianti istituzionali così rilevanti per la democrazia e la libertà del nostro Paese”. Il presidente ha sottolineato Confindustria è “autonoma, apartitica e agovernativa”, e non intende “oggi valutare gli schemi di riforma istituzionale avanzati in questi mesi dai partiti” in merito alla forma di Stato, l’autonomia differenziata, e alla forma di governo, presidenzialismo o premierato. Ma per Bonomi, “democrazia, libertà, Stato di diritto non sono negoziabili: implicano un esercizio di coscienza costante, azioni coraggiose e speranza”.Gli industriali auspicano, ha affermato, “profondamente riforme che leghino governabilità e capacità di dare voce e rappresentanza alle tante istanze che la società civile è capace di esprimere”. “Chiediamo – ha aggiunto – regole e scelte politiche in grado di conciliare l’efficienza e l’efficacia dei comportamenti pubblici con gli stimoli all’intraprendenza, all’innovazione, alla capacità di fare, fare bene e fare del bene. Insistiamo, insomma, sulla necessità che anche a livello istituzionale il nostro Paese possa puntare su competitività e inclusione sociale, produttività e solidarietà”. Per Bonomi c’è un “legame indissolubile” tra salari e produttività. La Costituzione “ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto”, ma “questa funzione è affidata, per quanto concerne il lavoro subordinato, alla contrattazione collettiva”, affermato Bonomi. “La mera introduzione di un salario minimo legale, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe né la grande questione del lavoro povero né la piaga del dumping contrattuale – ha sottolineato –, né darebbe maggior forza alla contrattazione collettiva. Il settore industriale negli ultimi vent’anni ha avuto dinamiche retributive di gran lunga superiori a quelle registrate dal resto della nostra economia”.Sempre per quel che riguarda il tema lavoro, Bonomi ha evidenziato la necessità di “una correzione di rotta, capace di promuovere tutte le condizioni affinché il diritto al lavoro sia effettivo e trovino compimento i principi costituzionali. Dobbiamo migliorare l’inclusività del nostro mercato del lavoro, soprattutto nei confronti dei giovani e delle donne e garantire la piena realizzazione dei diritti che enunciamo”. Per Bonomi, infatti, “non è sufficiente introdurre obblighi per legge, servono interventi e politiche coerenti”.”Dobbiamo investire – ha spiegato Bonomi – sulla qualità della scuola, sulle materie Stem, sulla formazione professionale, superando divisioni campanilistiche che rinchiudono la formazione in schemi regionali fra loro, spesso, inconciliabili”. Poi “dobbiamo costruire le condizioni per la conciliazione del lavoro con la cura parentale”, ha aggiunto. E “dobbiamo ribaltare gli equilibri delle politiche per il lavoro introducendo strumenti agili e politiche attive, che garantiscano, attraverso la formazione, la ricollocazione al lavoro”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Borsa di Milano in rialzo con gli altri mercati europei

    (Teleborsa) – Seduta positiva per la borsa milanese e le altre borse europee, che traggono spunto dalle indicazioni arrivate ieri dalla BCE sui tassi e dai nuovi stimoli lanciati dalla banca centrale cinese. Nel pomeriggio si attendono alcuni importanti dati macro USA, come l’indice Empire State di new York e la produzione industriale, che forniranno un’istantanea sullo stato di salute del manifatturiero. Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,066. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.917,7 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 90,61 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +175 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,40%.Tra le principali Borse europee sostenuta Francoforte, con un discreto guadagno dello 0,97%, buoni spunti su Londra, che mostra un ampio vantaggio dello 0,80%, e ottima performance per Parigi, che registra un progresso dell’1,55%.Il listino milanese mostra un timido guadagno, con il FTSE MIB che sta mettendo a segno un +0,63%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 31.005 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,21%); sulla parità il FTSE Italia Star.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Recordati, che mostra un incremento del 2,31%.Tonica Moncler che evidenzia un bel vantaggio del 2,27%.In luce Ferrari, con un ampio progresso dell’1,74%.Andamento positivo per DiaSorin, che avanza di un discreto +1,6%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Amplifon, che ottiene -1,87%.Debole Poste Italiane, che registra una flessione dello 0,63%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Sesa (+3,57%), Eurogroup Laminations (+3,46%), Maire Tecnimont (+2,79%) e WIIT (+2,41%).La peggiore è GVS, che cede il 2,33%.Sotto pressione De’ Longhi, che accusa un calo del 2,22%.Scivola Antares Vision, con un netto svantaggio del 2,08%.Si muove sotto la parità LU-VE Group, evidenziando un decremento dell’1,50%. LEGGI TUTTO

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    Hì&M crolla dopo aver annunciato vendite “piatte” nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – Deludono le vendite di H&M, che paga dazio alla Borsa di Stoccolma, scivolando del 4,4%. La catena retail svedese, attiva nel settore dell’abbigliamento, ha riportato vendite in valuta locale pressoché stabili nel terzo trimestre dell’anno, che chiude il 31 agosto, deludendo le attese.Le vendite nette registrano un aumento del 6% a 60,9 miliardi di corone svedesi, inferiore ai 63 miliardi attesi dal mercato, mentre se si escludono Bielorussia e Ucraina,, l’aumento è pari all’8%.H&M conferma di essere sulla buona strada per centrare il target di margine operativo del 10% per il 2024. Nel trimestre – sottolinea l’azienda – è stata data priorità alla redditività e ai livelli delle scorte.I numeri di H&M arrivano dopo un ottimo secondo trimestre, sostenuto dalle misure di riduzione dei costi e dal buon andamento dlele vendite della collezione estiva, favorita dal clima mite.(Foto: Fernand De Canne on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurzona, deficit commerciale in surplus per 6,5 miliardi

    (Teleborsa) – Resta in attivo la bilancia commerciale dell’Eurozona nel mese di luglio, registrando un surplus di 6,5 miliardi di euro, rispetto all’avanzo più consistente di 18,5 miliardi di giugno. Il daot però si confronta di un deficit di 36,3 miliardi a luglio 2022. Il report, reso noto dall’Istituto di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), indica che le esportazioni sono state pari a 227 8iliardi di euro, in calo del 2,7% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono scese del 18,2% a 221,3 miliardi di euro.L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è attestato a 322,9 miliardi di euro, in calo del 6,1% rispetot a luglio 2022.Per l’intera Unione Europea si è registrato un surplus di 4,9 miliardi di euro. Le esportazioni sono scese del 3,2%, mentre le importazioni hanno registrato una discesa del 21,5% rispetto all’anno prima. LEGGI TUTTO