15 Settembre 2023

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    Adobe scivola a Wall Street nonostante la trimestrale

    (Teleborsa) – Ribasso scomposto per Adobe Systems, che esibisce una perdita secca del 4,18% sui valori precedenti, nonostante i risultati del terzo trimestre nel complessp migliori rispetto alle aspettative del mercato. Nei tre mesi chiusi il 1° settembre, l’azienda di San Jose ha registrato utili netti in crescita a 1,40 miliardi, pari 3,05 dollari per azione, contro gli 1,14 miliardi, (2,42 dollari per azione) registrati nello stesso periodo dell’anno prima. Su base rettificata l’EPS è salito da 3,40 a 4,09 dollari, contro i 3,98 dollari del consensus.I ricavi sono cresciuti da 4,43 a 4,89 miliardi, contro i 4,87 miliardi stimati dagli analisti. Per il trimestre in corso Adobe si attende un utile per azione (EPS) compreso tra 4,10 e 4,15 dollari, contro i 4,06 dollari previsti dal mercato. Lo scenario su base settimanale del produttore di Photoshop e Acrobat rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal Nasdaq 100. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l’evidente difficoltà a procedere oltre quota 535,8 USD. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 524,3. Le attese più coerenti propendono per un’estensione del movimento correttivo verso quota 519,6 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori attesa in calo a settembre

    (Teleborsa) – Attesa in lieve peggioramento la fiducia dei consumatori americani a settembre. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in incremento a 67,7 punti rispetto ai 69,5 punti del mese di agosto, ma risulta superiore alle attese degli analisti che si attendevano un livello in calo fino a 66 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 69,8 punti dai 75,7 punti precedenti (le attese erano per 75,3 punti), mentre l’indice sulle attese è calato a 66,3 punti dai 65,5 precedenti (il consensus era a 66 punti). LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa guarda alla Fed

    (Teleborsa) – Partenza dimessa per la borsa di Wall Street, dopo la seduta in rialzo della vigilia, quando i dati sui prezzi alla produzione di agosto, hanno confermato che l’inflazione è più alta del previsto, reiterando quanto emerso il giorno prima dai prezzi al consumo. Gli addetti ai lavori guardano ora alla riunione di politica monetaria della Federal Reserve, in calendario la prossima settimana, mentre si riducono tra gli esperti le possibilità che la banca centrale americana aumenti i tassi d’interesse, a novembre. Le aspettative per la prossima ottava sono che la Fed manterrà i tassi al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 34.866 punti, mentre, al contrario, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 4.487 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,51%); sulla stessa linea, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,35%).Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori informatica (-0,70%), energia (-0,67%) e beni di consumo secondari (-0,48%).Al top tra i giganti di Wall Street, Goldman Sachs (+2,86%), Walgreens Boots Alliance (+2,65%), Caterpillar (+2,41%) e Dow (+2,31%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Visa, che ottiene -2,55%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Sirius XM Radio (+4,10%), Moderna (+3,89%), Align Technology (+3,24%) e Paccar (+3,11%).Le peggiori performance, invece, si registrano su DexCom, che ottiene -3,49%.Soffre Netflix, che evidenzia una perdita del 2,85%.Preda dei venditori Old Dominion Freight Line, con un decremento del 2,11%.Sottotono Advanced Micro Devices che mostra una limatura dell’1,00%. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, commercialisti: “Modifiche Ue a ESRS lontane da soluzione migliore”

    (Teleborsa) – “La gestione dell’entrata in vigore della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) costituisce certamente una tra le principali priorità del momento. La Commissione europea ha modificato in modo non trascurabile anche gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) del primo draft di atto delegato posto in consultazione il 9 giugno. Nell’ottica della nostra professione, evidenziata nei feedback dell’International Federation of Accountants, di Accountancy Europe e di Accounting for Sustainability, c’è ancora un divario che separa questa versione dalla migliore soluzione da perseguire”. È quanto affermato dal presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio, nel suo intervento alla seconda giornata della “Meditari accountancy research conference 2023″, svoltasi a Verona, organizzata dal dipartimento di Management dall’Università della città veneta con il Consiglio nazionale dei commercialisti.”La Commissione – ha sottolineato De Nuccio – ha scelto di concedere massima flessibilità nell’adozione della metodologia di determinazione della materialità. Ma la scelta più discutibile della commissione è forse la previsione dell’obbligo della spiegazione dettagliata della valutazione di materialità, limitata ora al solo caso di esito negativo di materiality assessment sull’applicazione dell’Esrs E1 Cambiamenti climatici”. Secondo il numero uno della categoria “toccherà ora alla professione supportare le aziende nella applicazione degli ESRS e nella risoluzione delle problematiche che emergeranno specialmente rispetto ai concetti cardine di doppia materialità e catena del valore, dalla cui interpretazione deriva la corretta adozione degli altri standard”.”Il cambiamento verso una più completa dimensione pubblica della professione – ha proseguito De Nuccio – deve condurci verso una nuova e più attuale interpretazione del concetto di accountability, in una dimensione etica che considero il fondamento dell’approccio europeo allo standard setting negli ESRS e, anche, lo “strumento” per sviluppare gli ESRS e gli IFRS Sustainability Dislcosure Standards nella prospettiva della coerenza e della interoperabilità”.Nel suo intervento, De Nuccio ha anche presentato l’Osservatorio Sostenibilità del Consiglio nazionale dei commercialisti, “uno strumento nuovo – ha spiegato – per approfondire problematiche di prassi professionale e aziendale nel settore della sostenibilità. L’Osservatorio – ha proseguito De Nuccio– si rapporterà con uffici ministeriali, associazioni di categoria ed organizzazioni economiche, in funzione di sustainability issues generati da disposizioni normative o criticità contingenti. Sul piano normativo, effettuerà un monitoraggio focalizzato sugli atti che coinvolgono i professionisti e le imprese. In questo ambito, l’Osservatorio sta già collaborando con le istituzioni competenti ai fini dell’implementazione della CSRD, ad esempio, con la partecipazione di sue risorse al Tavolo della Finanza sostenibile istituito presso il MEF, e intende farlo in futuro per l’applicazione degli ESRS, soprattutto sotto il profilo del riconoscimento del ruolo di revisore/asseveratore dell’informativa di sostenibilità”. L’Osservatorio opererà anche sul piano della formazione, sia di base che specialistica. Al convegno è intervenuto anche Gianluca Galletti, consigliere nazionale dei commercialisti delegato allo Sviluppo sostenibile che, in un passaggio della sua relazione ha sollevato la questione dell’impatto che l’intelligenza artificiale potrà avere anche in questo campo. “Dal momento che non ne conosciamo bene la natura – ha sostenuto Galletti – non possiamo distogliere la nostra attenzione dal settore dell’intelligenza artificiale, e dal suo ingresso a gamba tesa nella vita di ciascuno di noi. Che impatto avrà sull’esercizio della professione nel futuro più prossimo, sulle sue competenze, sull’organizzazione degli studi, sulla loro dotazione in termini di software e know-how necessari al suo utilizzo e alla sua gestione? Non lo sappiamo ancora, ma di sicuro – ha concluso – occorrerà sempre la capacità di effettuare, rilevare e comprendere il passaggio dal fenomeno (geopolitico, sociale, economico) all’informazione economico-finanziaria da rendere disponibile: nel passaggio dal fenomeno ESG al valore financial le competenze di natura economico-contabile risulteranno, anche qui, tra i requisiti per la verifica dell’adeguata implementazione del sistema di controllo e per la corretta interpretazione di quelle informazioni a beneficio di operatori e cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Mes, Donohoe: importante per tutta l’Eurozona, non solo per l’Italia

    (Teleborsa) – Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, nel corso della conferenza stampa al termine della sessione mattutina ha fatto sapere di essere stato informato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sulle procedure parlamentari per la ratifica della riforma del trattato del MES. “Voglio sottolineare che avere questa salvaguardia è importante non solo per l’Italia, ma per tutta l’area euro e sono fiducioso che le autorità italiane si impegneranno al massimo su questa questione”. “Non è appropriato per me commentare i dettagli della natura del processo parlamentare in corso” in Italia – ha aggiunto – ma “da presidente dell’Eurogruppo” sottolineo che “riguarda anche gli altri 19 Stati membri. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto rapidamente le condizioni economiche possano cambiare. E possiamo vedere il valore della certezza e del sostegno”. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale e manifattura agosto sopra attese

    (Teleborsa) – Migliore delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti che, nel mese di agosto, registra una variazione positiva dello 0,4% su base mensile, dopo il +0,7% del mese precedente e rispetto al +0,1% atteso dagli analisti. Su base annua si registra ora un incremento dello 0,2% a fronte del -0,04% del conensus.La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,1%, in linea con le aspettative di consensus, che si cofnronta con il +0,4% di luglio (dato rivisto da un preliminare di -0,5%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 79,7%, superiore alle stime degli analisti (79,3%) dal 79,5% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import-export in recupero ad agosto

    (Teleborsa) – Recuperano i prezzi import-export ad agosto. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione positiva su mese dello 0,5%, superiore al consensus (+0,3%), dopo il +0,1% di luglio (rivisto da un preliminare di +0,46%). Su base annua, i prezzi import registrano una variazione negativa pari a 3%. I prezzi export hanno riportato un incremento dell’1,3% dopo il +0,5% del mese precedente e contro il +0,4% del consensus.Su anno il dato evidenzia un decremento del 5,5%. LEGGI TUTTO

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    Gas, il report di Intesa Sanpaolo: livello di stoccaggio ai massimi stagionali, rischi legati all’offerta

    (Teleborsa) – In Europa, i livelli di riempimento degli stoccaggi di gas hanno raggiunto un nuovo massimo stagionale: al 2 settembre i depositi erano pieni al 93,1%, un nuovo record, vs. una media a 5 anni dell’81,4% e un minimo di 68,1% nel 2021. Pertanto, i depositi europei potrebbero raggiungere la piena capacità entro la fine di settembre. Sono alcune delle indicazioni contenuto nel Focus Gas&Power pubblicato da Intesa Sanpaolo.Secondo il rapporto la domanda europea di gas è destinata a rimanere limitata: la domanda totale di gas è di circa il 15% inferiore rispetto alla media, anche considerando l’impatto del clima, e potrebbe rimanere del 10% inferiore alla media almeno fino a metà 2024 a causa dei processi di ottimizzazione e risparmio energetico, dell’indebolimento della produzione industriale e dei rischi di recessione.Pertanto, data la domanda anemica, i rischi legati all’offerta guidano i prezzi e alimentano volatilità. Lo studio evidenzia che le principali fonti di preoccupazione sono un potenziale sciopero in Australia, che potrebbe ridurre le esportazioni di GNL e intensificare la concorrenza tra Asia ed Europa, lavori di manutenzione pianificati e non pianificati in Norvegia, che hanno ridotto i flussi norvegesi verso l’Europa ai minimi dal 2015 e escalation nella guerra tra Russia e Ucraina e minaccia di un blocco attraverso il Mar Nero.Tuttavia, con depositi di gas pieni alla massima capacità, la domanda di gas potrebbe diminuire ulteriormente a fine settembre e ottobre. Pertanto, se le condizioni meteorologiche fossero favorevoli e i rischi di riduzioni o interruzioni dei flussi si allentassero, i prezzi del gas potrebbero temporaneamente diminuire ulteriormente (ma dovrebbero comunque rimanere ben sostenuti al di sopra della fascia di supporto garantita dal coal-to-gas switching e stimata attorno ai 23-25 euro/MWh).I rischi sui prezzi restano sbilanciati verso l’alto nella stagione invernale a causa delle varie minacce di interruzione o riduzione delle forniture, di possibili condizioni meteorologiche sfavorevoli, della concorrenza asiatica sui mercati del GNL e dell’incertezza sulla produzione di energia elettrica da fonti nucleari o rinnovabili. LEGGI TUTTO