Marzo 2023

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    BTP Italia, ordini per 2,45 miliardi a metà seduta. Rendimento decennale al 4,5%

    (Teleborsa) – Sono pari a 2,453 miliardi di euro gli ordini per il nuovo BTP Italia alle 13:30, con 88.656 contratti sottoscritti. Si tratta della prima giornata (su tre) destina ai piccoli risparmiatori e affini, mentre per gli istituzionali il collocamento avverrà nella mattina di giovedì 9 marzo. La prima giornata della scorsa emissione, che si è svolta a novembre 2022, si era chiusa con ordini per 3,184 miliardi, a fronte di 103.077 contratti sottoscritti.Il Titolo di Stato, pensato per proteggere dall’innalzamento dei prezzi, ha scadenza 5 anni e un rendimento reale minimo garantito del 2% (che potrà essere confermato o rivisto al rialzo), a cui andrà sommata la protezione dall’inflazione (calcolata sull’indice FOI). Previsto anche un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028.Secondo le previsioni di Intesa Sanpaolo, l’inflazione media italiana (indice FOI) per la durata del titolo dovrebbe essere intorno al 2,2%. Il rendimento nominale all’emissione del BTP Italia, che si ottiene per approssimazione sommando l’inflazione attesa alla cedola reale, è pertanto in area 4,2%. Considerando che il BTP nominale corrispondente scambia poco sotto il 4,1% (4,08% alla chiusura del 3 marzo 2023), il BTP Italia offrirebbe una sorta di “premio” di circa 10pb. In altre parole, il livello d’inflazione implicita (breakeven inflation o BEI, cioè il tasso di crescita dei prezzi sopra il quale conviene detenere il BTP Italia rispetto al nominale corrispondente) all’emissione è al 2,1%, ossia marginalmente più basso rispetto alle previsioni di Intesa Sanpaolo per l’arco temporale di riferimento (2,2% per 5 anni) e inferiore anche all’inflazione incorporata nel corrispondente titolo indicizzato al dato europeo (in area 2,8%).Intanto, sempre alle 13:30, i rendimenti dell’obbligazionario italiano sono in leggero calo. Il rendimento del decennale di riferimento vale 4,4498%, dal 4,538% della chiusura di venerdì. Lo spread sul Bund a 10 anni è in area 176 punti base, dai 174 punti base visti venerdì. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei ostaggio delle banche centrali

    (Teleborsa) – Si muove all’insegna della prudenza la seduta delle principali borse europee, con le banche centrali che restano ancora una volta in focus. Gli investitori guardano alla Federal Reserve con l’audizione al Congresso di Jerome Powell in programma martedì e mercoledì. Mentre Philip Lane, Chief Economist e membro del Comitato esecutivo della BCE, in un discorso a Dublino, ha detto che per la Banca centrale europea, la priorità di politica monetaria è fare in modo che l’inflazione ritorni al target in modo tempestivo, e dunque ritiene opportuno alzare i tassi di interesse oltre marzo, sottolineando che l’entità della manovra dipenderà dai dati macroeconomici.I listini azionari, al giro di boa, vedono erodere i guadagni dell’avvio sostenuti dalle notizie giunte dalla Cina che, nel fine settimana, ha annunciato un target di crescita del 5% per il 2023. Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,064. In settimana dagli USA arriveranno nuovi indicatori importanti sul mercato del lavoro: il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato e il rapporto sull’occupazione di febbraio.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,064. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,26%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 78,46 dollari per barile, in forte calo dell’1,53%.Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +173 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,40%.Tra i listini europei poco mosso Francoforte, che mostra un +0,13%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,60%; sostanzialmente invariato Parigi, che riporta un moderato +0,1%. Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 27.838 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 30.102 punti, in prossimità dei livelli precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, tonica Telecom Italia che evidenzia un bel vantaggio del 2,65% dopo l’arrivo dell’offerta di CDP-Macquarie per la rete.Resistente Leonardo, che segna un piccolo aumento dell’1,44%.Nexi avanza dell’1,34%.Si muove in modesto rialzo Inwit, evidenziando un incremento dell’1,15%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Amplifon, che ottiene -2,82%.Soffre Fineco, che evidenzia una perdita dell’1,86%.Preda dei venditori Iveco, con un decremento dell’1,64%.Contrazione moderata per ERG, che soffre un calo dell’1,17%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Piaggio (+3,50%), Brembo (+2,41%), Maire Tecnimont (+2,20%) e Seco (+1,89%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Alerion Clean Power, che continua la seduta con -1,61%.Sottotono Mutuionline che mostra una limatura dell’1,48%.Deludente Salcef Group, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca CIR, che mostra un piccolo decremento dell’1,29%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Lunedì 06/03/202311:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, annuale (atteso -1,8%; preced. -2,8%)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, mensile (atteso 1%; preced. -1,6%)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso -1,8%; preced. 1,8%)Martedì 07/03/202308:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso -1%; preced. 3,2%)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso -0,4%; preced. 0,1%). LEGGI TUTTO

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    Covid, inchiesta procura di Bergamo: Conte tranquillo di tutte le scelte fatte

    (Teleborsa) – “Ho già riferito alla procura le ragioni che ci hanno spinto ad adottare una misura restrittiva riguardante l’intero territorio lombardo e continuerò a offrire il mio contributo per fare chiarezza nelle sedi opportune, sono assolutamente tranquillo su tutte le scelte fatte”. Così il presidente del M5S Giuseppe Conte all’Ansa rispondendo alla domanda sulla ragione per cui non ha firmato il decreto che stabiliva la zona rossa Bergamasca. Decreto che però è stato firmato dall’allora ministro della Salute, Roberto Speranza. “Di fronte a una situazione senza precedenti – ha aggiunto Conte – c’è chi mi ha accusato di aver chiuso troppo e chi di aver chiuso troppo poco. Quello che posso dire ora e che ho agito con massimo senso di responsabilità, in piena trasparenza e coscienza, non risparmiando un minuto del mio tempo per mettere a punto con esperti, Protezione civile, forze dell’ordine, governatori una risposta all’altezza della situazione drammatica che abbiamo vissuto”.L’ex presidente del Consiglio è accusato in base alle indagini condotte dalla procura di Bergamo di non aver istituito la zona rossa nel comuni di Nembro e Alzano Lombardo nonostante “l’ulteriore incremento del contagio” in Lombardia e “l’accertamento delle condizioni che (…) corrispondevano allo scenario piu’ catastrofico”. L’ex ministro Speranza risponde invece solo per la mancata attuazione del piano pandemico. Speranza aveva firmato infatti una bozza di decreto con cui proponeva di estendere la misura urgente di “contenimento del contagio” già adottata nel Lodigiano, ai due comuni della Bergamasca, bozza che invece non venne sottoscritta da Conte. LEGGI TUTTO

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    Gas, prezzo resta sotto soglia 50 euro. Nord Stream: la Russia sigillerà i gasdotti

    (Teleborsa) – I prezzi del gas restano sotto la soglia psicologica di 50 euro e chiudono l’ottava in calo del 3% a 45,3 euro a megawattora. Intanto la Russia di appresta a chiudere i gasdotti Nord Stream che erano stati danneggiati nei mesi scorsi. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, nell’immediato, infatti non sembra ci siano piani per ripararli o riattivarli. Il colosso russo, Gazprom, ha costruito i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ciascuno composto da due tubi, per pompare gas naturale verso la Germania attraverso il Mar Baltico.A settembre tre dei tubi sono stati gravemente danneggiati da diverse esplosioni, mentre uno dei tubi del Nord Stream 2 è rimasto intatto. LEGGI TUTTO

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    Auto, Meloni: rinvio voto su stop 2035 a benzina e diesel è un successo italiano

    (Teleborsa) – “ll rinvio, a data da destinarsi, del voto alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina è un successo italiano. La posizione del nostro governo è infatti chiara: una transizione sostenibile ed equa deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare ripercussioni negative sotto l’aspetto produttivo e occupazionale. La decisione del Coreper di tornare sulla questione a tempo debito va esattamente nella direzione di neutralità tecnologica da noi indicata”. Così ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui suoi canali social la decisione della presidenza svedese del Consiglio europeo.A pesare, oltre al no dell’Italia e alle posizioni di fatto contrarie di Polonia e Bulgaria (sebbene Sofia a novembre si sia astenuta), è stata la posizione della Germania. Il ministro dei trasporti Volker Wissing in settimana aveva infatti annunciato che la decisione tedesca sarebbe stata appesa alla garanzia da parte della Commissione di presentare una nuova proposta sugli e-fuels che permettesse alle nuove auto con motore a combustione di circolare anche dopo il 2035 a patto che siano alimentate con carburanti puliti.”Ricordo che la proposta è stata fatta sulla base della neutralità tecnologica e nell’obiettivo di raggiungere l’obiettivo del Net Zero. Siamo in contatto con i Paesi membri sulle nuove preoccupazione emerse per valutare quale sia la strada migliore da percorrere ora”, ha spiegato la portavoce della Commissione, Dana Spinant.Per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, il nuovo rinvio “tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l’Italia in prima fila, a un’impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta”. “L’Italia – ha aggiunto Pichetto – ha una posizione molto chiara: l’elettrico non può essere l’unica soluzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi. Puntare inoltre sui carburanti rinnovabili è una soluzione strategica e altrettanto pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali, evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva”. LEGGI TUTTO

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    Hewlett Packard Enterprise scivola nonostante la trimestrale

    (Teleborsa) – Debole la giornata per Hewlett Packard Enterprise, che passa di mano con un calo dello 0,97% nonostante abbia annunciato una trimestrale superiore alle aspettative.Nel dettaglio, l’utile per azione è stato pari a 63 centesimi contro i 54 centesimi attesi dagli analisti. I ricavi si sono attestati a 7,81 miliardi di dollari oltre i 7,43 miliardi del consensus.L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P-500 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa di Hewlett Packard Enterprise, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo status tecnico di Hewlett Packard Enterprise mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 15,1 USD, mentre al rialzo l’area di resistenza è individuata a 15,82. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 14,86. LEGGI TUTTO

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    Dell Technologies festeggia trimestrale sopra attese

    (Teleborsa) – Allunga timidamente il passo Dell Technologies che tratta con un modesto progresso dello 0,35%, dopo aver annunciato una trimestrale superiore alle attese. La società ha riportato un utile per azione di 1,80 dollari, contro attese per 1,63 dollari. I ricavi sono stati pari a 25,04 miliardi di dollari superiori ai 23,39 miliardi del consensus.Lo scenario su base settimanale di Dell Technologies, rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dall’S&P-500. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.Analizzando lo scenario di Dell Technologies, si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 39,09 USD. Prima resistenza a 41,26. Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 37,87. LEGGI TUTTO

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    Pioggia di acquisti a Wall Street, assist da titoli tech

    (Teleborsa) – Wall Street continua la sessione in rialzo, allungando il passo rispetto all’avvio, trovando sostegno dalla buona performance dei titoli tecnologici. In particolare Tesla che balza di quasi il 5% seguita da Apple +3%. Quest’ultimo beneficia dell’indicazione degli analisti di Morgan Stanley secondo cui il titolo della società di Cupertino potrebbe guadagnare il 20% e che gli investitori dovrebbero guardare al di là dei problemi di breve periodo per il gigante tech.Sul fronte macroeconomico, l’indice PMI servizi, nella lettura definitiva di febbraio, è tornato a un livello di espansione, ponendo fine a sette mesi consecutivi di contrazione. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones avanza a 33.285 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata mercoledì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 guadagna l’1,29% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 4.033 punti. Effervescente il Nasdaq 100 (+1,62%); sulla stessa linea, in rialzo l’S&P 100 (+1,43%).Beni di consumo secondari (+1,86%), telecomunicazioni (+1,78%) e informatica (+1,67%) in buona luce sul listino S&P 500.Tra i protagonisti del Dow Jones, Apple (+2,89%), Boeing (+2,23%), American Express (+1,87%) e Goldman Sachs (+1,75%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Travelers Company, che ottiene -0,52%.Giornata fiacca per United Health, che segna un calo dello 0,51%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Rivian Automotive, (+7,43%), Align Technology (+6,61%), Meta Platforms (+5,72%) e Atlassian (+5,45%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Zscaler,, che continua la seduta con -10,15%.Pessima performance per Marvell Technology,, che registra un ribasso del 6,58%.Si concentrano le vendite su Costco Wholesale, che soffre un calo del 3,37%.Piccola perdita per Mercadolibre,, che scambia con un -1,01%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Venerdì 03/03/202315:45 USA: PMI composito (atteso 50,2 punti; preced. 46,8 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 50,5 punti; preced. 46,8 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 54,5 punti; preced. 55,2 punti)Lunedì 06/03/202316:00 USA: Ordini industria, mensile (preced. 1,8%)Martedì 07/03/202316:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 0,1%). LEGGI TUTTO