Marzo 2023

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    Gap paga dazio con la trimestrale, titolo giù

    (Teleborsa) – In forte ribasso Gap,, che mostra un -6,09%.Il retailer d’abbigliamento ha chiuso il quarto trimestre 2022 con un rosso di 273 milioni di dollari, pari a 75 centesimi contro la perdita di 16 milioni (4 centesimi) registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono scesi del 6% a 4,24 miliardi di dollari e sono inferiori ai 4,36 miliardi del consensus. Lo scenario su base settimanale di Gap, rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dall’S&P-500. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.Il quadro tecnico di Gap, suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 10,43 USD con tetto rappresentato dall’area 11,3. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 9,99. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza marittima, aggiornata strategia UE per proteggere il settore marittimo dalle nuove minacce

    (Teleborsa) – La Commissione europea e l’Alto rappresentante hanno adottato una Comunicazione congiunta su una strategia rafforzata per la sicurezza marittima dell’UE volta a garantire un uso pacifico dei mari e a proteggere il settore marittimo da nuove minacce. Hanno inoltre adottato un piano d’azione aggiornato che attuerà la strategia.La sicurezza marittima è di vitale importanza per l’Unione europea e i suoi Stati membri. Insieme, gli Stati membri dell’UE costituiscono la più grande zona economica esclusiva combinata al mondo. L’economia dell’UE dipende in larga misura dalla sicurezza degli oceani. Oltre l’80 % del commercio mondiale e circa due terzi dell’approvvigionamento mondiale di petrolio e gas sono estratti in mare o trasportati via mare. Fino al 99 % dei flussi globali di dati sono trasmessi attraverso cavi sottomarini. Il settore marittimo mondiale deve essere sicuro per sfruttare pienamente il potenziale degli oceani e dell’economia blu sostenibile. L’UE intende rafforzare l’ampia gamma di strumenti di cui dispone per promuovere la sicurezza marittima, sia civile che militare.Le minacce e le sfide in materia di sicurezza si sono moltiplicate dall’adozione della strategia per la sicurezza marittima dell’UE nel 2014, rendendo pertanto necessario un intervento nuovo e rafforzato. Le attività illecite di lunga data, quali la pirateria, le rapine a mano armata in mare, il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, il traffico di armi e stupefacenti e il terrorismo, rimangono sfide cruciali. A queste si affiancano tuttavia minacce nuove e in evoluzione, legate all’aumento della concorrenza geopolitica, ai cambiamenti climatici, al degrado dell’ambiente marino e agli attacchi ibridi e informatici.Si tratta di un’opportunità per promuovere soluzioni sostenibili alle molteplici questioni di sicurezza marittima che l’UE e la comunità internazionale si trovano ad affrontare. È anche un’opportunità per rafforzare il ruolo e la credibilità dell’UE a livello internazionale. I recenti sviluppi geopolitici, come l’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina, ci ricordano con urgenza che l’UE deve rafforzare la propria sicurezza e potenziare la capacità di agire non solo sul proprio territorio e nelle proprie acque, ma anche nel vicinato e oltre.La Commissione e l’Alto rappresentante inviteranno gli Stati membri ad approvare la strategia e ad attuarla per quanto di loro competenza e pubblicheranno una relazione sui progressi compiuti entro tre anni dall’approvazione della strategia aggiornata da parte del Consiglio dell’Unione europea. LEGGI TUTTO

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    Mercati giù. A Milano tonfo delle banche dopo allarme USA

    (Teleborsa) – Finale al ribasso per le principali borse europee dove le difficoltà della Silicon Valley Bank si sono riflesse anche sui titoli delle banche europee, a causa dei timori degli investitori per l’intero settore. Pesanti i cali anche alla Piazza di Milano dove hanno resistito, invece, per tutta la seduta i titoli di Leonardo e Buzzi. Per Alessandro Profumo, CEO del gruppo della difesa, la società è più resiliente e “pronta a cogliere nuove opportunità”. La seconda, la società attiva nella produzione di cemento, ha respinto le accuse delle autorità ucraine e spiegato di non avere alcun coinvolgimento nella controllata russa.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA continua gli scambi a 1,067 Euro / Dollaro USA, con un aumento dello 0,78%. Giornata di forti guadagni per l’oro, che segna un rialzo dell’1,64%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell’1,44%, a 76,81 dollari per barile.In salita lo spread, che arriva a quota +172 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 4,19%.Tra gli indici di Eurolandia sotto pressione Francoforte, con un forte ribasso dell’1,31%, pessima performance per Londra, che registra un ribasso dell’1,67%: soffre Parigi, che evidenzia una perdita dell’1,30%. A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso dell’1,55%; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 29.941 punti, in calo dello 0,72%.Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,22 miliardi di euro, con un incremento del 12,72%, rispetto ai precedenti 1,97 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,54 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,55 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Buzzi Unicem (+2,99%), Leonardo (+2,85%), Italgas (+1,65%) e Moncler (+0,84%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Fineco, che ha terminato le contrattazioni a -4,58%.Sessione nera per BPER, che lascia sul tappeto una perdita del 4,47%.In perdita Prysmian, che scende del 4,28%.Preda dei venditori CNH Industrial, con un decremento del 3,90%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, MARR (+1,07%), Danieli (+0,61%), Illimity Bank (+0,53%) e Luve (+0,51%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Carel Industries, che ha terminato le contrattazioni a -5,05%.Pesante El.En, che segna una discesa di ben -4,97 punti percentuali.Seduta negativa per Tinexta, che scende del 3,91%.Si concentrano le vendite su Technogym, che soffre un calo del 3,50%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Venerdì 10/03/202300:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 1,4%; preced. -2,1%)00:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,3%; preced. 0%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,7%; preced. 8,7%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,8%; preced. 1%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso -0,1%; preced. 0,3%). LEGGI TUTTO

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    Pink Motor Day 2023, UNRAE: “Legame fra le donne e auto si conferma solido anche nel 2022”

    (Teleborsa) – Due auto su cinque vendute negli ultimi tre anni sono state acquistate da una donna. Nel 2022 le autovetture acquistate dalla componente femminile sono state il 41,6% del totale, sostanzialmente stabile rispetto al 43% del 2021. “Anche se il trend di progressivo incremento delle acquirenti di auto nuove si è fermato, il legame fra le donne e l’automobile si conferma solido anche nel 2022, soprattutto se si considera che la quota potrebbe essere anche più alta se si potessero includere anche le donne che utilizzano vetture intestate agli uomini”. È quanto ha affermato Cristiana Petrucci, responsabile del Centro Studi e Statistiche di UNRAE, presentando il 9 marzo scorso i dati aggiornati al Pink Motor Day, l’evento annuale dedicato alla mobilità al femminile.Nella scelta delle motorizzazioni fra le automobiliste la leadership, diversamente dal mercato maschile dove è passata alle ibride, spetta ancora alle auto a benzina con una quota più o meno stabile al 36,8%, 20 punti in meno rispetto al 57% del 2019. Prosegue invece la corsa delle ibride che salgono al 35,4%, mentre continua la discesa delle diesel sotto il 10%, superate al terzo posto dalle auto a Gpl (13,2%). “È prevedibile nel prossimo anno il posizionamento delle ibride al primo posto anche fra le donne come già accaduto nel mercato maschile, dove però – prosegue Petrucci – il sorpasso è avvenuto a spese del diesel, sceso più velocemente per le stringenti normative ambientali”. Quanto all’età delle acquirenti, la fascia 46-55 anni resta la più rappresentativa a quota 27,1%, seguita dalla fascia 30-45 anni al 26,4% e al terzo posto si confermano le 56-65enni col 22,4%. Le over 65 pur in calo al 15,2% sono salde al quarto posto, mentre le più giovani 18- 29enni risalgono al 9% dopo aver perso oltre un punto nel 2021. Sul fronte maschile, le tre classi intermedie di età presentano una quota molto allineata fra loro (intorno al 23%), mentre rispetto alle donne risultano molto più rappresentativi gli over 65 con il 22,1%. Si vanno uniformando con quelli maschili i gusti in fatto di tinta della carrozzeria. E allora il grigio, che sale al 35,4%, è ormai il colore preferito e il bianco, che in passato deteneva la leadership, ora è al secondo posto ma in calo al 22,8%. Sul terzo gradino del podio c’è il nero che sale a quota 13,6%, seguito nell’ordine dall’azzurro/blu in discesa all’11,9% e dal vivace rosso stabile all’11,1%.In rialzo il prezzo medio delle auto nuove, sia quelle acquistate dalle donne che dagli uomini. Le prime, come tradizione, hanno però speso di meno, in linea con la differenza dimensionale dei modelli scelti (l’84% acquista auto dei segmenti A e B contro il 63% nel mondo maschile) e in media 22.400 euro per un’auto nuova acquistata nel 2022, contro circa 28.500 euro spesi dagli uomini.In conclusione, sul totale del parco auto circolante a privati in Italia a fine 2022, il 40% è posseduto da donne (che in relazione alla popolazione totale over 18 anni sono il 52%), e inoltre, più della metà delle auto guidate da donne sono a benzina (52,1%) e circa il 35% sono diesel, mentre al contrario la metà degli uomini guida una diesel e il 39% un’auto a benzina. Nel 2021, infine, le donne che hanno preso la patente, secondo i dati più aggiornati del Ministero dei Trasporti, sono state oltre 454.800 (il 37% del totale neopatentati).(Foto: birdlkportfolio | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Oracle: titolo sotto pressione, ricavi trimestre deboli

    (Teleborsa) – Composto ribasso per Oracle, in flessione del 3,63% sui valori precedenti.Il gruppo dei software ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio 2023 con utili netti pari a 1,9 miliardi, (68 centesimi per azione) in calo rispetto ai 2,3 miliardi di dollari (84 centesimi per azione) registrati nello stesso periodo di un anno fa. Su base rettificata l’EPS è tuttavia salito da 1,13 a 1,22 dollari, contro gli 1,20 dollari stimati dagli analisti.I ricavi sono invece cresciuti da 10,5 a 12,4 miliardi di dollari, sostanzialmente in linea con il consensus.L’andamento di Oracle nella settimana, rispetto all’S&P 100, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.Il quadro tecnico di Oracle segnala un ampliamento della linea di tendenza negativa con discesa al supporto visto a 82,65 USD, mentre al rialzo individua l’area di resistenza a 85,02. Le previsioni sono di un possibile ulteriore ripiegamento con obiettivo fissato a 81,58. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS con Palazzo Ducale di Genova per la mostra Man Ray

    (Teleborsa) – FS Italiane e Palazzo Ducale insieme in occasione della mostra Man Ray, in programma dall’11 marzo al 9 luglio a Genova. L’esposizione offre la possibilità di ripercorrere cronologicamente la biografia dell’artista statunitense evidenziando gli aspetti innovativi e originali della sua opera all’interno dei contesti culturali in cui ha operato, offrendo la possibilità di apprezzare la sua attività anche nel cinema d’avanguardia.In occasione dell’evento il Gruppo FS, con Trenitalia, consentirà ai visitatori di raggiungere comodamente il capoluogo ligure in treno usufruendo di alcune agevolazioni. I viaggiatori in possesso di un biglietto ferroviario delle Frecce, degli Intercity e Intercity Notte con destinazione Genova – e data antecedente al massimo tre giorni da quella in cui si visita la mostra – potranno infatti accedere all’esposizione in due al prezzo di una sola persona. Una particolare riduzione sarà prevista anche per i viaggiatori singoli delle Frecce provvisti di titolo di viaggio con destinazione Genova (data antecedente al massimo tre giorni rispetto alla visita), per chi si sposta singolarmente con gli Intercity, per i possessori di un biglietto di corsa semplice valido per il giorno di accesso alla mostra, o per gli abbonati a tariffa sovraregionale valida per raggiungere Genova.Tra i più importanti fotografi del secolo scorso, Man Ray è stato anche uno straordinario pittore, scultore e regista la cui poetica si è contraddistinta per ironia, sensualità e volontà di sperimentare, rompere gli schemi e creare nuove estetiche. LEGGI TUTTO

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    Bollette, Pichetto: si valuta proroga a sconti oltre il 31 marzo

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha affermato che per quel che riguarda la conferma o meno degli sconti per le bollette energetiche che scadono il 31 marzo “stiamo facendo una valutazione in questi giorni in raccordo con il ministero dell’Economia che tiene i cordoni della borsa, e questo influirà certamente nell’inserire anche tutto, in parte o nulla, dei cosiddetti oneri di sistema nella bolletta”. “Confermo – ha aggiunto durante l’intervista alla trasmissione Start su Skytg24 – che dopo un primo ribasso del 20% nel precedente trimestre dovremo riavere un altro 20% che si unisce al 34% del gas e al successivo 10. Quindi il trend è abbastanza buono” ma per per un nuovo intervento “bisogna andare con cautela”.L’Italia “per la conoscenza che ha rimarrà nel nucleare, nella ricerca e nella sperimentazione”, ha poi affermato il ministro. Questo, ha precisato, “non significa scegliere oggi di fare una nuova centrale ma riporre l’attenzione seria sul nucleare”. “Per costruire una centrale – ha sottolineato Pichetto – occorrono 10/15 anni, non si decide dalla sera alla mattina, si deve fare un passaggio parlamentare, per una decisione più puntuale nel merito delle azioni. Non lo decide un ministro”. LEGGI TUTTO

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    Corte di Cassazione, Manzon: “La riforma tributaria evidenza una serie di criticità”

    (Teleborsa) – “La Riforma della Giustizia Tributaria rappresenta una tappa fondamentale per il sistema anche se mette in evidenza ancora una serie di criticità”. Lo ha detto Enrico Manzon, consigliere della Corte di Cassazione, intervenendo alla tavola rotonda promossa dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, presieduta da Matteo De Lise, che si è svolta nella sala conferenze dell’hotel Nazionale di Roma.”La corte di Cassazione è un bene comune. Va preservata la certezza del diritto che è una risorsa istituzionale fondamentale, soprattutto in campo tributario. Un istituto processuale – ha aggiunto il consigliere Manzon – in cui credo molto e che è stato criticato è il rinvio pregiudiziale. La norma è stata ‘copiata’ dai francesi ed è arrivata anche in Italia. Perché, ad esempio, nella legge di bilancio di quest’anno è stata ampliata la definizione agevolata e sono stati introdotti istituti nuovi che vanno messi a regime: la conciliazione post appello e la rinuncia al ricorso. Poi, c’è una norma costituzionale (l’art.111 comma 7) che prevede che la possibilità di ricorrere in Cassazione contro le sentenze, a norma di legge. In questo senso non possiamo fare nulla di diverso. Messe insieme il rinvio pregiudiziale e una giurisprudenza più precisa sul piano dell’onere probatorio, soprattutto la definizione pre-processuale, ponendola nella mani di un giudice professionale si migliora anche la qualità delle sentenze. Per tre anni di fila il presidente della ‘Corte’, nella relazione inaugurale, ha segnalato che la percentuale di annullamenti delle sentenze in Corte Tributaria d’Appello è doppia rispetto alla media delle Corti d’Appello civili ordinarie. Questo complesso di misure dovrebbe portare al restringimento dell’accesso al vertice della giurisdizione e, quindi, per ottenere il risultato di una giustizia tributaria riformata e migliore anche nella gestione dei processi. Per questo motivo – conclude il magistrato – non sono del tutto pessimista”.”A sei mesi dell’entrata in vigore della riforma del processo tributario – ha detto Federico Giotti, della giunta esecutiva dell’Ungdcec – si può parlare di aspetti positivi, ma si rendono necessarie alcune ‘messe a punto’. L’aspetto positivo è l’introduzione della figura del giudice tributario professionale, con la quinta magistratura speciale, quindi, maggiore professionalità del giudice, anche se dipende dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, una delle parti in causa. Ritengo che quest’ultima debba essere emendata. Allo stesso modo, l’istituto della mediazione deve essere rimodulato e gestito da un ente terzo. Altri aspetti positivi sono l’introduzione dell’onere probatorio nel processo tributario. Anche se all’atto pratico sarà necessario verificare sul campo quali saranno le conseguenze che avrà nel processo. Altro aspetto positivo – ha rimarcato Giotti – è l’introduzione della prova testimoniale, con l’ammissibilità della stessa prova in base anche alle dichiarazioni di terzi. E la possibilità di controbattere durante il giudizio. Vanno rafforzati gli atti mediante un potenziamento del contraddittorio per tutte le tipologie di giudizio ed è necessario riequilibrare il sistema delle presunzioni per evitare squilibrio tra le parti”.”Il tema tributario in Italia è particolarmente sentito, soprattutto dai cittadini, questa giustizia – ha evidenziato Marco Greggio, avvocato e giurista d’impresa del Foro di Padova – evidentemente coglie un nervo scoperto in Italia e s’inserisce in un filone di riforme, da ultima quella della crisi d’impresa che a volte serve anche a semplificare l’iter della giustizia. Le criticità di questa nuova riforma sono state evidenziate nel corso dei lavori. Basta leggere i dati del 2017, dove i fallimenti pendenti presso il tribunale di Milano avevano un passivo di 25 miliardi di euro. Di cui il 38% circa di debito erariale ed il 20% di debiti verso i fornitori. A livello nazionale i fallimenti portano un passivo erariale di 160 miliardi di euro. Di questi l’Agenzia delle Entrate riferisce di una soddisfazione appena dell’1.61%. Un primo aspetto positivo della riforma tributaria è il rinvio da parte della Suprema Corte alla Commissione Tributaria Regionale con la riduzione dell’aliquota al 90%, va ridotta ulteriormente. La seconda nota positiva è una parificazione generale, in caso di vittoria in primo e in secondo grado. Ed in ultimo anche l’implementazione dell’organico dei magistrati. Noto, però, che negli ultimi anni il contenzioso, a seguito delle riforme non solo tributarie, sia diminuito e, oggi alcuni tribunali sono quasi vuoti. Probabilmente – ha osservato Greggio – la motivazione è per le spese di giustizia o anche per la sfiducia dei cittadini nei confronti della giustizia ahimè, comunque il contenzioso è sicuramente diminuito. Ovvio che queste riforme vanno tutte in questa tendenza, deflazionare il contenzioso, diminuirlo e trovare una pace fiscale nell’ambito tributario, questo è un auspicio che ci aspettiamo tutti”.L’incontro è stato realizzato con il contributo di Ciro Di Pietro (chief restructuring) e degli avvocati Danilo D’Andrea, Francesco De Luca, Amedeo Di Pietro(cassazionista) ed Elsa Gentile. LEGGI TUTTO