Marzo 2023

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    Trasporti, Luigi Ferraris (FS): “The Game changer – la mobilità a un punto di svolta”

    (Teleborsa) – “The Game changer, siamo a un punto di svolta, per la mobilità e per il Paese”. Nonostante le tensioni internazionali e le instabilità geopolitiche è contrassegnato da ottimismo l’editoriale che l’ad del Gruppo FS Luigi Ferraris ha firmato sull’ultimo numero di Longitude, magazine italiano sui temi dell’economia e della politica internazionale in lingua inglese.Il bivio davanti al quale ci troviamo – secondo Ferraris – è tra l’assistere da spettatori alle trasformazioni globali in atto o diventare “significant player”, assumere cioè un ruolo attivo e guidare queste trasformazioni. La guerra in Ucraina e la pandemia, scrive Ferraris, hanno profondamente modificato il nostro modo di vivere, lavorare e viaggiare ma tutto ciò ha anche spinto l’Europa ad attivare “politiche di maggiore solidarietà finanziaria e di maggiore impulso agli investimenti pubblici. Così il Recovery Fund e EU Repower stanno spingendo l’Europa, e anche l’Italia, a investire fortemente in infrastrutture e transizione energetica. Due ambiti nei quali il Gruppo FS intende svolgere un ruolo di primo piano, anche all’interno di un rinnovato scenario nazionale”.”Il sentimento generale nei confronti della realizzazione di nuove infrastrutture, – sottolinea Ferraris – al di là dei residui fenomeni nimby, è positivamente mutato. Il governo è impegnato a far sì che le risorse finanziarie stanziate vengano spese, generando occupazione concreta e realizzando i lavori pubblici nei tempi previsti. Migliorare le nostre infrastrutture è fondamentale, soprattutto quelle dedicate alla mobilità, comprese le ferrovie, che hanno un’età media di oltre 60 anni”.Guarda avanti l’ad di FS Italiane, senza dimenticare però le radici del Gruppo perché “cruciale è stato il ruolo svolto da FS nella sua ultracentenaria storia, nella crescita economica e nell’ammodernamento tecnologico del Paese”. Un ruolo che FS può e vuole continuare a rivestire. “Il nostro gruppo – prosegue ad – intende guidare la ripresa italiana generando valore e contribuendo allo sviluppo di una mobilità multimodale di persone e merci”. Tutto questo non soltanto in Italia ma anche in Europa dove “il sistema italiano delle reti alta velocità, con il suo know how tecnologico, le sue infrastrutture digitali e resilienti e il design di qualità” rappresentano ormai un modello all’avanguardia, come dimostra il successo del Frecciarossa in Francia e in Spagna, dove FS ha attivato il suo servizio commerciale il novembre scorso.L’editoriale di Luigi Ferraris si sofferma poi sul Piano Industriale del Gruppo FS, con gli oltre 190 miliardi di investimenti in 10 anni e i suoi obiettivi prioritari. Come quello di “realizzare un sistema infrastrutturale integrato per ferrovie, strade, stazioni, porti, aeroporti e terminali merci. Una rete attrattiva, comoda, conveniente e sostenibile per l’ambiente che consenta di completare un viaggio passando da un treno a un bus o a un altro mezzo privato o condiviso, il tutto con un unico biglietto e con l’ausilio di piattaforme digitali dedicate. E altrettanto per le merci, affidando alla ferrovia il trasporto sulle lunghe distanze terrestri, e agli altri mezzi il primo e ultimo miglio. Nei prossimi dieci anni la capacità della nostra rete ferroviaria crescerà del 20%, i passeggeri su mezzi di trasporto collettivi del 30% e raddoppierà l’attuale quota dell’11% di merci in treno, oggi lontana dalla media europea”.E poi due temi centrali nel Piano industriale di FS: l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e la digitalizzazione, che si accompagna alla connettività. Sul fronte dell’energia l’obiettivo è coprire “almeno il 40% del nostro fabbisogno entro il 2027, raggiungendo una potenza di oltre 300 megawatt già entro il 2024”. Un cenno poi al progetto “Gigabit Rail and Road”, che ha già trovato un finanziamento di 2 miliardi di euro nell’ultimo Contratto di Programma con lo Stato e consentirà di portare la connessione wi-fi lungo gli oltre 17mila km di linee ferroviarie di FS e in oltre 220 stazioni, raggiungendo territori rurali oggi con scarsa connessione. Chiudendo il suo editoriale Ferraris guarda anche ai risultati già conseguiti, frutto di un lavoro di squadra. “Per quanto riguarda le infrastrutture, lo scorso anno – ha ricordato Ferraris – il nostro Polo Infrastrutture, con RFI, ha bandito nel 2022 gare per 21 miliardi di euro, di cui circa la metà per lavori da PNRR, e ha aggiudicato lavori per 10 miliardi di euro. Altri 9 miliardi di euro l’ANAS, tra altri bandi indetti e aggiudicati, per un piano di investimenti complessivo, in un solo anno, di 33,5 miliardi di euro. Nel Polo passeggeri, Trenitalia ha arricchito la propria flotta con 128 nuovi treni regionali, e altri 112 arriveranno entro la fine dell’anno. Busitalia ha siglato un accordo con Iveco per l’acquisto di 150 autobus urbani elettrici. Con il Polo Logistica abbiamo avviato un piano da 2,5 miliardi di euro per rinnovare la nostra flotta di locomotive e carri di nuova generazione e firmato accordi con grandi operatori come Hupac e MSC per promuovere l’intermodalità e la logistica integrata. Con il nostro Polo Urbano abbiamo incrementato il numero di parcheggi di stazione in località importanti come Roma Termini, Milano Centrale e Napoli Centrale. Di recente abbiamo costituito una nuova società, FS Security, per garantire maggiori livelli di sicurezza a bordo e nelle stazioni. In questa nuova società assumeremo un migliaio di persone nei prossimi tre anni, e più di 40.000 in tutto il Gruppo nel corso dell’esecuzione del Piano. L’obiettivo – conclude Luigi Ferraris – è crescere e superare le sfide future. Insieme”. LEGGI TUTTO

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    ENAV, BofA conferma Buy e apprezza dividendo

    (Teleborsa) – Bank of America (BofA) ha confermato la raccomandazione “Buy” sul titolo ENAV, società che gestisce il traffico aereo civile in Italia e quotata su Euronext Milan, con un target price a 5 euro per azione. Gli analisti scrivono che i risultati dell’esercizio 2022, diffusi ieri dalla società, sono stati leggermente inferiori alle aspettative, ma l’highlight è stato il ritorno del dividendo proposto vicino ai livelli del 2019.La nota di BofA evidenzia che la storia azionaria di ENAV contiene diversi aspetti positivi sottovalutati, come un quadro normativo UE pluriennale favorevole che prevede meccanismi di compensazione per il rischio di traffico e inflazione rispetto al piano formale, e – a differenza di altre società di infrastrutture quotate – l’assenza di duration risk, in quanto la sua licenza è di fatto perpetua. LEGGI TUTTO

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    Cultura, la Galleria BPER Banca presenta “Nelle stanze dell'arte. Dipinti svelati di antichi maestri”

    (Teleborsa) – La Galleria BPER Banca presenta, dal 17 marzo al 2 luglio 2023, presso la pinacoteca di via Scudari 9 a Modena, un nuovo approfondimento dedicato alla pittura emiliana dal XIV al XVIII secolo. L’esposizione “Nelle stanze dell’arte. Dipinti svelati di antichi maestri”, a cura di Lucia Peruzzi, prosegue idealmente il percorso presentato da La Galleria BPER Banca nel 2017 – “Uno scrigno per l’arte” – offrendo ai visitatori la possibilità scoprire capolavori inediti del nucleo modenese, un tempo posti a decoro degli uffici della sede centrale. Con questo progetto, BPER Banca procede nella promozione del proprio patrimonio artistico, sempre più fruibile e accessibile grazie a un programma espositivo dinamico, costantemente in evoluzione.”Ripensare a quello che abbiamo realizzato in questi anni – racconta Sabrina Bianchi, responsabile del Patrimonio Culturale BPER Banca – ci permette di confermare con convinzione che la valorizzazione del patrimonio artistico e archivistico di BPER Banca è ciò che rende possibile la diffusione della sensibilizzazione verso l’arte, un impegno che La Galleria BPER Banca si è assunta e che sta portando avanti affermandosi, oggi, come collezione d’impresa conosciuta, riconosciuta e apprezzata da oltre 30 mila visitatori. Evoluzione, sviluppo e trasformazione sono le parole chiave che caratterizzano il percorso de La Galleria BPER Banca, la cui direzione è sicuramente tracciata verso un futuro che ci vedrà protagonisti, già nel 2023, in diverse piazze del Paese”.”Seguendo il suggestivo fil rouge dell’arte emiliana – scrive Peruzzi – il percorso si apre con una piccola sezione dedicata a opere di carattere devozionale. Queste immagini, quasi tutte poetiche variazioni sul tema della figura della Vergine, a volte delicate e dolci, a volte intense e protettive, si susseguono nel breve spazio della parete come preghiere che scandiscono il tempo in un Libro d’Ore”.Tra le opere principali in esposizione, si segnalano “La continenza di Scipione” di Francesco Vellani (Modena, 1688 – 1768), un dipinto certamente destinato ad un’importante quadreria nobiliare, che si caratterizza per levità di tocco pittorico, la vena narrativa estenuata ed elegante e i colori freddi e nello stesso tempo smaglianti di tipico gusto barocchetto; la “Sacra Famiglia nella bottega del falegname” di Giuseppe Maria Crespi (Bologna, 1665 – 1747), capolavoro del maestro bolognese, capace di cogliere la realtà negli spunti più aneddotici e umani e di misurarsi con la tradizione locale, restituendola in un linguaggio del tutto personale, impregnato di accenti di verità talora così potenti da preludere a Goya; la “Morte di Priamo” di Giovan Gioseffo Dal Sole (Bologna, 1654 – 1719) che rende l’episodio virgiliano della Morte di Priamo con una concitazione drammatica e con una sapiente attenzione a sottolinearne in termini melodrammatici l’apice patetico costituito dal volto piangente della donna al centro della composizione. Precedenti sono la rara “Madonna dell’umiltà” del pittore bolognese Lippo di Dalmasio (Bologna, documentato dal 1377 al 1410), testimone di quell’adesione al clima tardogotico che, a cavallo tra il XIV e il XV secolo, si era diffusa anche a Bologna, e il “San Girolamo” di Annibale Carracci (Bologna, 1560 – Roma, 1609), in cui la devozione profondamente sincera e intima del penitente si riverbera in una natura dolcemente autunnale sotto il trascorrere della luce della sera.Il percorso espositivo comprende, inoltre, dipinti di Francesco Zaganelli, Innocenzo Francucci detto Innocenzo da Imola, Bartolomeo Ramenghi detto il Bagnacavallo, Orazio Samacchini, Alessandro Mazzola, Ludovico Carracci, Carlo Bononi, Giacomo Cavedoni, Alessandro Tiarini, Marcantonio Franceschini, Giuseppe Marchesi detto il Sansone e Giacomo Zoboli.Meritano una menzione a parte due preziose tele che, benché fuori dal contesto artistico emiliano, sono entrate, insieme ad altre opere, ad arricchire la raccolta in tempi recenti in seguito alla dispersione di una grande collezione privata emiliana. Si tratta di una rara opera a soggetto religioso, “Cristo e l’adultera”, del romano Ottavio Leoni (Roma, 1578 – 1630), “ritrattista della Roma caravaggesca”, come lo definisce Roberto Longhi, e della tela raffigurante “La continenza di Scipione” del napoletano Francesco Solimena (Canale di Serino, 1657 – Barra di Napoli, 1747), che, cimentandosi sempre più spesso sui grandi temi della pittura di storia, diventerà un protagonista di spicco nel panorama della più alta cultura tardo-barocca italiana tra il XVII e il XVIII secolo.La mostra è visitabile da venerdì a domenica con orario 10.00-18.00. Ingresso libero e gratuito. LEGGI TUTTO

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    Emissioni industriali, Pichetto: Italia non può votare a favore della direttiva UE

    (Teleborsa) – L’Italia “non può esprimersi favorevolmente” sul compromesso proposto dalla presidenza svedese sulla direttiva sulle emissioni industriali. “L’ambizione della proposta – ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin intervenendo durante il Consiglio Ue – crea problemi di fattibilità”.In particolare, per il ministro, l’Italia individua “tre punti critici”. Innanzitutto sull’ampliamento dell’ambito di applicazione della direttiva agli allevamenti, “il testo di compromesso migliora la proposta” della Commissione, ma “oneri amministrativi e impatto sul settore” risultano “eccessivi” e per questo l’Italia “non può esprimersi favorevolmente”. Il secondo punto sono le deroghe con “criteri non esaustivi che non consentono analisi costi-benefici integrati”. Il terzo punto problematico sono i “riferimenti confusi” sulla tutela della salute umana, con un “rischio di sovrapposizione con altre normative” specificamente a carattere ambientale. “Aumentare la trasparenza con una regolamentazione potrebbe incentivare” la cattura della CO2 dall’atmosfera, portando “benefici per l’ambiente e la protezione dei consumatori”. “La prossima legislazione dell’Ue – ha aggiunto il ministro – dovrebbe garantire che le rimozioni di carbonio certificate nell’ambito di questo meccanismo siano reali, misurabili, aggiuntive, permanenti, non diano luogo a perdite ed evitino il doppio conteggio”. “L’Unione dovrebbe stabilire ruoli istituzionali chiari per la supervisione e l’attuazione del quadro di certificazione, garantendo una solida governance”, ha concluso il ministro. LEGGI TUTTO

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    Enervit, utile 2022 sale a 4,2 milioni. Dividendo pari a 0,13 euro

    (Teleborsa) – Enervit, società quotata su Euronext Milan e attiva nel mercato dell’integrazione alimentare sportiva e della nutrizione funzionale, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 76,3 milioni di euro, in incremento del 17,8% rispetto al 2021. Il risultato deriva da un trend positivo in tutte le aree di business, in particolare, l’Italia con un’incidenza percentuale dei ricavi del 79,8% ha riportato una crescita del 16,7%. L’Estero, che ha rappresentato il 12,3% del totale dei ricavi, ha registrato un incremento dell’11,5% rispetto all’esercizi 2021.L’EBITDA è pari a 9,4 milioni di euro (rispetto agli 8,5 milioni al 31 dicembre 2021) e l’utile netto è pari a 4,2 milioni di euro (rispetto ai 3,6 milioni al 31 dicembre 2021).La cassa netta è positiva per 4,0 milioni (esclude i debiti finanziari per affitti passivi), rispetto a 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021. La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 0,1 milioni di euro (era negativa per 2,3 milioni al 31 dicembre 2021).Il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,13 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge), con messa in pagamento a partire dal 24 maggio 2023, con Record date 23 maggio 2023 e data di stacco della cedola il 22 maggio 2023. LEGGI TUTTO

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    Borse europee volatili tra timori banche e BCE

    (Teleborsa) – Le borse del Vecchio Continente scambiano con un frazionale rialzo, perdendo terreno rispetto all’apertura. Resta indietro invece la piazza di Milano, che non riesce a cogliere il vento degli acquisti. L’avvio di seduta era stato brillante, dopo che nella notte Credit Suisse si è assicurata un’iniziazione di liquidità di 50 miliardi di franchi dalla Banca centrale svizzera per ridare fiducia agli investitori. Rimane grande incertezza su quelle che potrebbero essere le decisioni odierne della Banca centrale europea (BCE).Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,059. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,52%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 67,19 dollari per barile, in netto calo dello 0,62%.In deciso ribasso lo spread, che si posiziona a +181 punti base, con un forte calo di 10 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 4,03%.Tra i listini europei si muove in modesto rialzo Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,20%, bilancio positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,28%, e sostanzialmente tonico Parigi, che registra una plusvalenza dello 0,60%.Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 25.534 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 27.654 punti.Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,38%); sulla parità il FTSE Italia Star (+0,05%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostenuta Iveco, con un discreto guadagno dell’1,88%.Buoni spunti su A2A, che mostra un ampio vantaggio dell’1,71%.Ben impostata Snam, che mostra un incremento dell’1,63%.Tonica ERG che evidenzia un bel vantaggio dell’1,58%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Nexi, che ottiene -2,12%.Vendite su Prysmian, che registra un ribasso dell’1,95%.Seduta negativa per ENI, che mostra una perdita dell’1,80%.Sotto pressione BPER, che accusa un calo dell’1,52%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Webuild (+11,72%), Brunello Cucinelli (+4,41%), Reply (+3,07%) e Safilo (+2,44%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su El.En, che prosegue le contrattazioni a -6,96%.Sensibili perdite per Mutuionline, in calo del 6,55%.In apnea Luve, che arretra del 4,97%.Tonfo di Wiit, che mostra una caduta del 4,70%. LEGGI TUTTO

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    Stasera concerto per i passeggeri al Leonardo da Vinci

    (Teleborsa) – Stasera grande concerto di musica classica all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, a favore di passeggeri e viaggiatori. Il Terminal 3 dello scalo, dedicato ai voli internazionali, si trasformerà per una sera in un grande auditorium, dove l’orchestra junior dell’Accademia di Santa Cecilia, composta da 111 elementi, si esibirà per i passeggeri intercontinentali presenti.A dirigere il concerto ci sarà Vanessa Benelli Mosell, artista di fama mondiale che si è già esibita in precedenza in alcune tra le più prestigiose sale da concerto: Berliner Philharmonie, la Laeiszhalle di Amburgo, l’Auditorio Nacional di Madrid, l’Auditorium du Louvre a Parigi, la Dublin National Concert Hall, il Seoul Arts Center, il Beijing National Center for the Performing Arts, la Royal Festival Hall ed il Kings Place di Londra, La Scala di Milano.L’evento fa seguito al lancio del nuovo brand Mundys, tenutosi ieri a Milano, alla presenza del Presidente della società Giampiero Massolo, del Presidente di Edizione Alessandro Benetton e dell’AD di Edizione Enrico Laghi.L’orchestra sarà composta da 27 violini, 14 violoncelli, 9 flauti, 1 pianoforte, 8 trombe, 4 tromboni, 8 percussionisti. E’ attesa grande partecipazione di pubblico e per questo ADR ha previsto anche la possibilità di seguire l’evento in streaming sul proprio sito e sugli account social. LEGGI TUTTO

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    A2A, EBITDA 2022 in rialzo. Tasse extra-profitti pesano su utile

    (Teleborsa) – A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 23.166 milioni di euro, in aumento del 101% rispetto all’anno precedente per le dinamiche rialziste dei prezzi delle commodities. Il Margine Operativo Lordo si attesta a 1.505 milioni di euro, in aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente. L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 380 milioni di euro, in aumento del 2,4%, mentre l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 401 milioni di euro (504 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -20%), anche per effetto dei contributi straordinari previsti dai provvedimenti legislativi.La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2022 risulta pari a 4.258 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021) corrispondente a 2,8x di PFN/EBITDA in riduzione dal 2,9x del 2021.”Il 2022 si è concluso positivamente per il Gruppo A2A nonostante l’acuirsi della crisi internazionale e climatica – ha commentato l’AD Renato Mazzoncini – In un mondo che aspettava la ripresa dopo la pandemia, la guerra nel cuore dell’Europa ha portato incertezza e instabilità. La siccità ha messo a dura prova coltivazioni e produzione idroelettrica. In questo contesto abbiamo avviato nuovi impianti per il recupero della materia e la produzione di biometano, potenziato le reti elettriche per favorire la decarbonizzazione attraverso l’elettrificazione dei consumi, consolidato la nostra presenza sul territorio nazionale con importanti acquisizioni nell’ambito della generazione di energia green”.”Queste condizioni hanno consentito di proporre un dividendo totale di 0,0904 euro per azione, pari a 283 milioni di euro per i nostri azionisti, inserendo oltre alla crescita programmata del 3%, una componente di dividendo non ricorrente pari a 0,0055 euro per azione (pari a 17 milioni di euro)”, ha aggiunto. L’ammontare complessivo del dividendo proposto è da intendersi, dal punto di vista borsistico, di natura ordinaria.Le previsioni sull’esercizio 2023, prevedono un EBITDA compreso tra 1,60 e 1,64 miliardi di euro e un Utile Netto di Gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, tra 380 e 390 milioni di euro. LEGGI TUTTO