Marzo 2023

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    UE revoca parzialmente decisione su aiuti illegittimi a compagnie aeree in Sardegna

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha parzialmente revocato una decisione del 2016 che ingiungeva all’Italia di recuperare gli aiuti illegali e incompatibili concessi ad alcune compagnie aeree operanti negli aeroporti sardi. La decisione fa seguito a una sentenza della Corte di giustizia che annulla parzialmente la decisione della Commissione del 2016.Nel luglio 2016 la Commissione ha constatato che il sostegno concesso dall’Italia ad alcune compagnie aeree operanti negli aeroporti sardi era incompatibile con le norme dell’UE sugli aiuti di Stato. Quattro compagnie aeree – easyJet, Volotea, Ryanair e Germanwings – hanno impugnato la decisione della Commissione. Nel maggio 2020 il Tribunale ha confermato la decisione della Commissione per quanto riguarda easyJet, Volotea e Germanwings. Nel novembre 2022, a seguito di un ulteriore ricorso da parte di easyJet e Volotea, la Corte di giustizia ha parzialmente annullato la decisione della Commissione. La Corte di giustizia ha constatato che la Commissione non aveva dimostrato che l’Italia avesse concesso un vantaggio indebito a easyJet e Volotea. Il ricorso di Ryanair contro la decisione della Commissione, basato sugli stessi motivi presentati da easyJet e Volotea, è pendente dinanzi al Tribunale.Nella decisione odierna la Commissione ha parzialmente revocato la decisione del 2016 per quanto riguarda easyJet e Volotea. Analogamente, la Commissione ha deciso di ritirare la sua decisione in relazione a Ryanair. La Commissione riesaminerà ora il sostegno pubblico concesso dall’Italia a easyJet, Volotea e Ryanair ai sensi delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, alla luce degli orientamenti forniti dalla Corte di giustizia. In particolare, la Commissione valuterà se l’aiuto concesso a dette compagnie aeree non vada al di là di quanto un operatore privato sarebbe disposto a offrire nelle stesse circostanze (il cosiddetto “principio dell’operatore in un’economia di mercato”). LEGGI TUTTO

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    WeWork, SoftBank converte 1 miliardo di debito in azioni

    (Teleborsa) – WeWork, società che fornisce spazi di lavoro condivisi per startup, imprese e freelance, ha stipulato una serie di accordi con un gruppo ad hoc che rappresenta oltre il 60% delle obbligazioni, un investitore terzo, e Vision Fund II di SoftBank per ottenere “un bilancio migliore e sostenibile”.Complessivamente, le transazioni ridurranno il debito netto di WeWork di circa 1,5 miliardi di dollari, estenderanno una significativa porzione del debito dal 2025 al 2027 e, una volta completate, si tradurranno in nuovi finanziamenti e impegni di capitale per oltre 1 miliardo di dollari.Sul fronte della liquidità: le transazioni forniscono circa 540 milioni in nuovi finanziamenti, 175 milioni in nuovi impegni di capitale e 300 milioni in impegni di capitale rinnovati, per un totale di oltre 1 miliardo e una liquidità incrementale netta di oltre 500 milioni dopo l’annullamento della precedente senior secured note da 500 milioni di SoftBank.Sul fronte della riduzione del debito: cancella circa 1,5 miliardi di debito totale attraverso la trasformazione in equity di circa 1 miliardo di unsecured note di SoftBank. LEGGI TUTTO

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    Cube Labs ammessa a Piazza Affari. Debutto il 21 marzo

    (Teleborsa) – Le azioni ordinarie e i warrant di Cube Labs sono stati ammessi da Borsa Italiana alle negoziazioni sul mercato Euronext Growth Milan – Segmento Professionale. Il debutto è previsto per il 21 marzo 2023.Cube Labs, venture builder specializzato nello sviluppo di progetti nel settore healthcare & life sciences, ha ottenuto una capitalizzazione di circa 34,1 milioni di euro, dopo aver raccolto oltre 4,1 milioni di euro. Il prezzo di collocamento è stato pari a 2 euro per azione, al limite inferiore della forchetta individuata in precedenza. Il flottante è pari al 12,04%.Il processo di quotazione su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale è stato curato da MIT SIM (che riveste il ruolo di Euronext Growth Advisor). EnVent Capital Markets è il Global Coordinator, 4AIM SICAF e Ambromobiliare sono advisor finanziari.(Foto: © alessandro0770 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    SVB Financial avvia procedure per Chapter 11

    (Teleborsa) – SVB Financial Group ha avviato le procedure per una riorganizzazione supervisionata dal tribunale ai sensi del Chapter 11 negli Stati Uniti, con l’obiettivo di preservare il proprio valore. L’annuncio arriva a pochi giorni di distanza da quando la sua ex unità Silicon Valley Bank è stata rilevata dalle autorità di regolamentazione statunitensi.I regolatori hanno chiuso la Silicon Valley Bank venerdì scorso e hanno nominato la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) come curatore fallimentare, rendendolo il più grande fallimento dalla crisi finanziaria del 2008.SVB Financial Group ritiene di disporre di circa 2,2 miliardi di dollari di liquidità. Oltre alla liquidità e alle sue partecipazioni in SVB Capital e SVB Securities, detiene altri conti titoli di investimento e altri asset per le quali sta anche esplorando alternative strategiche.”Il processo del Chapter 11 consentirà a SVB Financial Group di preservare il valore mentre valuta alternative strategiche per le sue attività e asset di valore, in particolare SVB Capital e SVB Securities – ha affermato William Kosturos, Chief Restructuring Officer di SVB Financial Group – SVB Capital e SVB Securities continuano a operare e servire i clienti, guidati dai loro team di leadership indipendenti e di lunga data”.”SVB Financial Group continuerà a collaborare con la Silicon Valley Bridge Bank – ha continuato Kosturos – Siamo impegnati a trovare soluzioni pratiche per massimizzare il valore recuperabile per gli stakeholder di entrambe le entità”. LEGGI TUTTO

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    Greenway Group cerca partner finanziari per la crescita all'estero

    (Teleborsa) – Greenway Group, holding di partecipazioni di proprietà della famiglia Molinari e attiva nella manutenzione lungo le infrastrutture di trasporto, è pronta “per aprire il proprio capitale per una quota non superiore al 49% a partner finanziari e/o industriali”. Lo ha dichiarato il fondatore Valerio Molinari, spiegando che ciò può “consentire, in particolare modo alla controllata Ecogest, di accelerare i propri processi di crescita, soprattutto sui mercati nord americani”.Intanto, l’assemblea dei soci di Greenway Group ha comunicato l’ingresso di Camilla Molinari, secondogenita della famiglia, nell’azionariato attraverso l’acquisto del 7,50% delle quote societarie. La famiglia Molinari è detentrice della totalità delle azioni del gruppo di Ravenna.L’assemblea ha anche approvato il bilancio 2022 di Ecogest, controllata del gruppo e leader in Italia nella manutenzione del verde stradale e autostradale, che vede nuovamente confermata il trend di crescita della società con un +6,6% di EBITDA e un +29% di utile rispetto al bilancio relativo al 2021.Ecogest ha registrato nel 2022 un fatturato di 12,6 milioni di euro, un EBITDA 1,4 milioni di euro (11% del fatturato) e un utile netto di oltre 440 mila euro. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan marzo scende a 63,4 punti

    (Teleborsa) – Peggiora la fiducia dei consumatori americani a marzo 2023. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in decremento a 63,4 punti rispetto ai 67 punti del mese di febbraio, e risulta anche peggiore delle attese degli analisti che si attendevano 66,9 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 66,4 punti dai 70,7 punti precedenti (le attese erano per 70 punti), mentre l’indice sulle attese è diminuito a 61,5 punti dai 64,7 precedenti (il consensus era a 64,5 punti). LEGGI TUTTO

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    Irce, Intesa aumenta target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 2,5 euro per azione (da 2,1 euro) il target price su Irce, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e operatore nel settore dei conduttori per avvolgimento di macchine elettriche e nel settore dei cavi elettrici, confermando il giudizio “Hold” sul titolo.Gli analisti detto di “apprezzare” che i risultati del quarto trimestre del 2022 siano stati migliori delle attese, seppur in contrazione anno su anno, e che il margine abbia beneficiato della capacità di Irce di trasferire l’aumento dei costi ai clienti ma anche di un’inversione di tendenza dell’andamento inflazionistico. “La nostra comprensione è che il 2023 è iniziato con una domanda debole – si legge in una nota – Il management, infatti, ha dichiarato che i volumi sono deboli, ma è prevedibile una graduale ripresa nei prossimi mesi”. LEGGI TUTTO

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    Mezzogiorno, Gentiloni: ha le potenzialità per diventare l'hub energetico dell'Europa

    (Teleborsa) – “La possibilità di portare il Mezzogiorno come hub energetico del Mediterraneo non è solo una chiacchiera, ma una realtà che posiamo realizzare, perchè posiamo collegare Nord, Sud e Est del Mediterraneo. Ed è evidente che oggi questa prospettiva coinvolge quella politica industriale ora, anche a Bruxelles, ha diritto di cittadinanza”. È quanto ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al Festival Euromediterraneo dell’economia (Feuromed), organizzato dal Quotidiano del Sud. “Questa prospettiva – ha aggiunto – deve esser vissuta come una grande prospettiva non solo italiana ma europea, per la nova attenzione che dobbiamo dare alle catene del valore e della logistica”. “Come sempre capita quando discutiamo del futuro la domanda da farci è se questa volta ci sia una occasione vera, perché sappiamo che di unioni del Mediterranno con le politiche europee si parla da 30 anni. E che la storia di recuperare il divario del Sud ha avuto qualche periodo di successi negli anni 70 e 60, ma complessivamente negli ultimi 30 anni non ha visto successi”. “Dobbiamo prendere atto che la distanza tra Centro Nord e Mezzogiorno è aumentata – ha proseguito Gentiloni – e la quota di PIL del Mezzogiorno è passata dal 25% al 22% negli ultimi anni, ma anche la distanza tra le due sponde del Mediterraneo è complessivamente cresciuta”. “Io penso che ci siano due ragioni per dire che l’occasione oggi c’è – ha spiegato il Commissario UE –. La prima è banalmente il tema della disponibilità di risorse: abbiamo una quantità di risorse disponibili per il Mezzogiorno dal PNRR da qui al 2026 di 86 miliari di euro. Il problema sarà spenderle. Il problema deve avere questa come bussola fondamentale”. “Riusciamo ad assorbire questa straordinaria quantità di risorse, che da sola può portare la quota di PIL dal 22 al 23,5%?”, ha aggiunto. La seconda ragione è il tema energia. “La guerra ha svelato la dipendenza dal gas russo e la risposta Ue è stata straordinaria, in 10 mesi abbiamo ridotto l’import di gas russo dal 40% a 7%, incredibile. Ma ora sappiamo bene che la strada non è in discesa e che sia sulla diversificazione, che sulle rinnovabili il Mezzogiorno ha un ruolo possibile e importante”, ha sottolineato. “Abbiamo una parte consistente dei collegamenti che arrivano nel Mediterraneo nelle Regioni del Mezzogiorno e abbiamo la consapevolezza che sulle rinnovabili già oggi il Mezzogiorno contribuisce per il il 50% alla produzione italiana”. E sulle nuove politiche industriali Ue, che non sono più “un tabù”, secondo Gentiloni, “c’è una potenzialità per il Mezzogiorno d’Italia. Qui è cruciale la prospettiva verticale. Veniamo da anni in cui la prospettiva orizzontale e dei rapporti tra noi e la Russia ha dominato le nostre politiche. Ma dobbiamo sapere che il destino che la geografia determina è verticale, verso l’Africa”. LEGGI TUTTO