Marzo 2023

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    DEF, la linea del governo su spese militari, pensioni e spending review

    (Teleborsa) – Nelle prossime settimane il governo Meloni dovrà mettersi al lavoro per mettere a punto il Documento di economia e finanza (Def) 2023 che andrà a definire la cornice economica e finanziaria e gli obiettivi di finanza pubblica per il prossimo triennio. L’esecutivo dovrà anzitutto aggiornare le stime di crescita indebitamento e inflazione per quest’anno. La Nota di aggiornamento al Def (Nadef) del 2022, approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 settembre, aveva previsto per il 2023 – a causa dell’indebolimento del ciclo internazionale ed europeo – una crescita tendenziale allo 0,6% rispetto al 2,4% programmatico del Def di aprile 2022. L’indebitamento netto tendenziale a legislazione vigente era stimato nel 3,4%, inferiore all’obiettivo programmatico del 3,9%. Uno scenario che a distanza di sei mesi è, tuttavia, previsto in miglioramento. Le recenti stime dell’Ocse vedono il PIL italiano a +0,6% nel 2023 e a +1% nel 2024 con l’inflazione in discesa dall’8,7% del 2022, al 6,7% quest’anno e al 2,5% nel 2024. La crescita per il 2023 è indicata – secondo le proiezioni della Commissione europea – al +0,8 per cento.Il Def – secondo quanto ipotizza il Sole 24 Ore – potrebbe anche essere la sede per dare le prime indicazioni sugli interventi che il governo intende far scattare il prossimo anno. In particolare su tre capitoli: “le risorse da destinare alla Difesa, la riforma della previdenza e il processo di revisione della spesa”.L’aumento delle risorse da destinare alla Difesa è un tema al centro del dibattito politico in vista del raggiungimento dell’obiettivo del 2% del PIL destinato alla difesa nel 2024 previsto dalla Nato a partire dal 2014. “Noi saremo i ‘Pierini’ della Nato, gli unici a non raggiungere l’obiettivo del 2% quando altri parlano già di 3% o 4% di Pil nella Difesa” ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto in un’audizione davanti alle commissioni riunite Difesa della Camera ed Esteri e Difesa del Senato pur sottolineando che “il 2% è un obiettivo difficile da raggiungere, stante le condizioni finanziarie e i vincoli di bilancio europei”. Crosetto ha stimato per l’Italia il raggiungimento dell’1,48% nel 2023 ricordando “l’impegno dei governi precedenti per il raggiungimento del 2% nel 2028”. Attualmente – come ha detto il ministro – l’Italia è all’1,38%. Per procedere all’aumento Crosetto ha proposto di scorporare le spese per la Difesa dai vincoli di bilancio. Per il ministro lo scorporo delle spese militari dal patto di Stabilità, che verrebbero così escluse vincoli di bilancio, rappresenta l’unico modo per non togliere risorse da destinare ad interventi sociali. Sul fronte delle pensioni, nella Nadef 2022 la spesa era stimata in crescita dai 297,3 miliardi del 2022 a 320,8 miliardi alla fine di quest’anno e a 349,7 miliardi nel 2025, quando la sua incidenza sul PIL dovrebbe essere del 16,4% contro il 15,7% del 2022. In vista dell’aggiornamento della previsione sui costi della previdenza per quest’anno e per quelli successivi il governo – secondo l’analisi del Sole 24 Ore – dovrà, dunque, conti alla mano, rivedere modelli come “Quota 41 che a regime costerebbe circa 9 miliardi l’anno”. Questo tenendo presente che a fine dicembre si esaurirà l’esperienza annuale di Quota 103.In vista dell’individuazione degli obiettivi programmatici aggregati di spesa da indicare nel prossimo Documento di economia e finanza relativo al triennio 2024-2026, nel corso del Cdm dello scorso 16 marzo il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha svolto un’informativa sul procedimento di spending review impostato nel novembre del 2022, nonché sulle iniziative in corso e programmate per il monitoraggio degli interventi di revisione della spesa (ivi incluso il riparto delle risorse stanziate per il potenziamento delle competenze di analisi e valutazione). Il provvedimento, approvato a novembre 2022, dispone un risparmio di 800 milioni nel 2023, 1,200 miliardi nel 2024 e di 1,5 miliardi del 2025. La riduzione di spesa, ha spiegato Giorgetti, sarà attuata da ogni ministero secondo criteri basati su analisi e valutazioni oggettive sulla qualità e sull’efficacia dei singoli provvedimenti. Per la prima volta per aiutare i ministeri a razionalizzare e valutare la qualità della spesa, le singole amministrazioni centrali possono chiedere un finanziamento pari a euro 1.250.000 per l’anno 2023, di euro 1.562.500 per l’anno 2024 e di euro 1.875.000 annui a decorrere dal 2025. Tale aggiornamento sull’attuale processo di revisione della spesa dovrebbe, quindi, essere presente nel Def. LEGGI TUTTO

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    Terna, primato storico di opere autorizzate nel 2022

    (Teleborsa) – Oltre a un forte miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, Terna ha registrato nel 2022 il primato storico di opere autorizzate. Il gestore delle reti ha infatti ottenuto le autorizzazioni per realizzare 29 interventi di sviluppo della rete di trasmissione nazionale per un valore che supera i 2,5 miliardi di euro: più che raddoppiato il dato record del 2021 e quasi decuplicato il valore del 2020.Nel complesso, nel corso del 2022 Terna ha dispiegato investimenti per complessivi 1.756,8 milioni di euro, in crescita del 15,5%.”Abbiamo conseguito – ha commentato l’AD Stefano Donnarumma – significativi avanzamenti per le opere più rilevanti del nostro piano quali il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link e abbiamo gettato le basi per rendere l’Italia hub energetico del Mediterraneo con l’avvio del procedimento autorizzativo del collegamento Tunisia-Italia che ha ricevuto un importante finanziamento dall’Unione Europa: è la prima volta che i fondi comunitari vengono assegnati a un’infrastruttura sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato non appartenente all’Unione Europea”.Con riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Diritto alla riparazione, la proposta UE: nuove regole su garanzia per produttori di smartphone e pc

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato una nuova proposta relativa a norme comuni che promuovono la riparazione dei beni, che permetterà risparmi per i consumatori e sosterrà gli obiettivi del Green Deal europeo riducendo, tra l’altro, i rifiuti. Negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti insorti nei prodotti e i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale. La proposta renderà più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre una maggiore domanda stimolerà il settore della riparazione incentivando nel contempo i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.La proposta odierna garantirà che un numero maggiore di prodotti sia riparato nell’ambito della garanzia legale e che i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri o, presto, tablet e smartphone) quando la garanzia legale è scaduta o quando il bene non è più funzionante a causa dell’usura.La proposta introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale sia al di là di tale garanzia. Nell’ambito della garanzia legale i venditori saranno tenuti a offrire la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione. Al di là della garanzia legale i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’UE, ad esempio lavatrici o televisori. Questo diritto garantirà che i consumatori possano sempre rivolgersi a qualcuno quando scelgono di riparare i prodotti e incoraggerà i produttori a sviluppare modelli di business più sostenibili; l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; una piattaforma online per la riparazione che consentirà di mettere in contatto i consumatori con i riparatori e i venditori di beni soggetti a ricondizionamento presenti nella loro zona. Questa piattaforma permetterà di effettuare ricerche per luogo e norme di qualità, aiutando i consumatori a trovare offerte interessanti e aumentando la visibilità dei riparatori; un modulo europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo e renderà più facile per i consumatori confrontare le offerte di riparazione.Sarà infine elaborata una norma di qualità europea per i servizi di riparazione per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per una “riparazione facile” sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’UE che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. LEGGI TUTTO

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    Terna, utile 2022 sale a 857 milioni di euro. Dividendo di 31,44 centesimi

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2.964,5 milioni di euro, registrano un aumento di 359,7 milioni di euro (+13,8%) rispetto al 2021. Il risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente ai maggiori meccanismi incentivanti output-based e all’incremento della base asset regolata (RAB), al netto della riduzione del WACC riconosciuto per il 2022.L’EBITDA del 2022 si attesta a 2.059,2 milioni di euro, in crescita dell’11%). L’utile netto è pari a 857 milioni di euro, in crescita dell’8,6%. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.576,3 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 10.002,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021.“In uno scenario particolarmente complesso, Terna ha saputo conseguire risultati di eccellenza, accelerando, per il decimo trimestre consecutivo, il passo degli investimenti a beneficio del sistema elettrico e dell’Italia – ha dichiarato l’AD Stefano Donnarumma – Nel corso del 2022 abbiamo rafforzato il ruolo di Terna quale vero e proprio regista della transizione energetica, abilitando sempre più lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili”.Il CdA proporrà l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2022 di 631.941.484,80 euro, pari a 31,44 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2021, in linea con la dividend policy) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2022 pari a 10,61 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 23 novembre 2022 – dei rimanenti 20,83 centesimi di euro per azione, da mettere in pagamento dal 21 giugno 2023 con data stacco 19 giugno 2023 della cedola n. 38 (record date 20 giugno 2023).Per il 2023 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e un EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by prima della decisione sui tassi di interesse

    (Teleborsa) – Wall Street si muova con una certa cautela, mentre attende l’esito della riunione del FOMC e l’annuncio sui tassi di interesse. Gli operatori hanno dimezzato l’entità dell’aumento del tasso di interesse previsto a 25 punti base a seguito dei problemi nel settore bancario, con alcuni che indicano l’aggressiva stretta monetaria della Fed nell’ultimo anno come una delle ragioni della crisi.”La Fed si trova di fronte a una decisione difficile – commenta Luke Bartholomew, economista senior di abrdn – Solo un paio di settimane fa, il presidente Powell sembrava preparare il terreno per un aumento dei tassi di 50 punti percentuali, in risposta ai timori sulle prospettive dell’inflazione. Tuttavia, a causa della crisi del settore bancario, molti investitori si aspettano che questa settimana la Fed mantenga i tassi fermi, per evitare di infliggere ulteriore stress ai mercati”.Continua attenzione sul settore bancario, con i CEO di grandi società finanziarie e i funzionari statunitensi che stanno discutendo di un accordo per sostenere First Republic Bank e stanno esplorando la possibilità del sostegno del governo per incoraggiare i potenziali acquirenti, secondo quanto riferito da Bloomberg. Pacific Western Bank ha invece dichiarato di disporre di una solida liquidità e di aver stabilizzato i saldi dei depositi, con oltre 11,4 miliardi di dollari di liquidità disponibile al 20 marzo 2023.Sul fronte macroeconomico, sono aumentate nell’ultima settimana le domande di mutuo negli Stati Uniti, anche se il volume complessivo delle domande rimane a livelli relativamente bassi. Gli operatori si trovano a valutare anche le scorte settimanali in barili in giacenza presso le imprese USA.Per quanto riguarda l’annuncio di risultati finanziari, Nike ha registrato un terzo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 28 febbraio 2023) sopra le attese del mercato, mentre GameStop ha messo a segno un profitto a sorpresa per il quarto trimestre dell’anno fiscale 2022, il primo dall’inizio del 2021.Nessuna variazione significativa per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 32.528 punti; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 3.998 punti, sui livelli della vigilia. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,03%); sulla stessa linea, sulla parità l’S&P 100 (-0,04%).Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Mercoledì 22/03/202315:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,57 Mln barili; preced. 1,55 Mln barili)Giovedì 23/03/202313:30 USA: Partite correnti, trimestrale (atteso -214 Mld $; preced. -217,1 Mld $)13:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 199K unità; preced. 192K unità)15:00 USA: Vendita case nuove, mensile (preced. 7,2%)15:00 USA: Vendita case nuove (atteso 648K unità; preced. 670K unità). LEGGI TUTTO

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    PacWest Bancorp, non prudente procedere con aumento di capitale in questo momento

    (Teleborsa) – PacWest Bancorp, una delle banche regionali statunitensi sotto pressione dopo il fallimento di SVB, ha affermato di “continuare a beneficiare di una solida liquidità e saldi dei depositi stabilizzati”, con circa 11,4 miliardi di dollari di liquidità disponibile al 20 marzo 2023, che superano i depositi totali non assicurati stimati di 9,5 miliardi di dollari alla stessa data.Il totale dei depositi al 20 marzo 2023 si attesta a 27,1 miliardi di dollari, in calo del 20% rispetto ai 33,9 miliardi di dollari di fine 2022. I depositi assicurati dalla FDIC superavano il 65% dei depositi totali.Oltre all’accesso alla liquidità della Fed, la banca ha ottenuto 1,4 miliardi di dollari di proventi in contanti interamente finanziati da ATLAS SP Partners attraverso una nuova struttura di finanziamento senior garantita da attività, che ha sbloccato la liquidità da attività non vincolate e di alta qualità in modo rapido.Oltre a queste misure di miglioramento della liquidità, la società ha esplorato un aumento di capitale con potenziali investitori. “Alla luce dell’attuale volatilità del mercato e dei bassi prezzi di mercato per i titoli delle banche regionali, nonché della disponibilità di altre opzioni per aumentare il capitale, la società ha deciso che non sarebbe prudente procedere con un’operazione in questo momento”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Economia del mare, dal Ministero 10 milioni per progetti di ricerca e innovazione

    (Teleborsa) – Le imprese che esercitano attività industriali e di trasporto, le agroindustriali, le artigiane e i centri di ricerca possono partecipare entro il 14 aprile 2023 al bando europeo Sustainable Blue Economy Partnership (SBEP). Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per il bando 2023, ha inoltre stanziato ulteriori 10 milioni di euro con risorse PNRR, da destinare al cofinanziamento delle imprese italiane selezionate dal bando transnazionale che ne faranno richiesta. Una quota del 40% delle risorse sarà riservata a realtà localizzate nelle regioni del Mezzogiorno.Le imprese e i soggetti interessati che intendono aderire all’iniziativa devono presentare le proposte prima alla partnership europea e successivamente al MIMIT.Per facilitare la partecipazione delle imprese italiane il 24 marzo è in programma un webinar informativo durante il quale verrà presentato il bando e saranno illustrate le modalità operative della misura.(Foto: stokpic / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Carvana, offerte di scambio per bond fino a 1 miliardo di dollari

    (Teleborsa) – Carvana, piattaforma di e-commerce per l’acquisto e la vendita di auto usate, ha annunciato che offrirà agli obbligazionisti la possibilità di scambiare le loro obbligazioni unsecured a un premio rispetto agli attuali prezzi di negoziazione e ricevere nuove obbligazioni secured. Ciò fornirebbe collateral ai detentori delle obbligazioni, riducendo al contempo gli interessi passivi in contanti di Carvana e mantenendo una flessibilità significativa per la società.La società propone di scambiare cinque serie di obbligazioni, comprese le sue unsecured notes al 5,625% con scadenza 2025 e le unsecured notes al 10,25% con scadenza 2030 con nuove obbligazioni secured con scadenza 2028 che pagano il 9% in contanti o il 12% in natura.In particolare, Carvana ha annunciato di aver avviato offerte di scambio fino a un importo nominale aggregato di 1 miliardo di dollari.(Foto: Photo by Obi – @pixel7propix on Unsplash) LEGGI TUTTO