Marzo 2023

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    Rekeep, ricavi 2022 superano 1,29 miliardi di euro con crescita all'estero

    (Teleborsa) – Rekeep, principale gruppo italiano attivo nell’integrated facility management, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 1,29 miliardi di euro, in aumento del 15,4% rispetto agli 1,12 miliardi di euro al 31 dicembre 2021, un EBITDA Adjusted di 129,7 milioni di euro (+10,7%) e un utile netto di 27,5 milioni di euro, in forte incremento rispetto ad un risultato negativo per 21 milioni di euro al 31 dicembre 2021 sul quale avevano inciso i costi non ricorrenti sostenuti per l’operazione di refinancing del gruppo.L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2022 è pari a 449,8 milioni di euro, rispetto ai 380,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in crescita a causa dell’incremento dei volumi registrato nel corso dell’anno a seguito dell’aumento dei prezzi dell’energia. Il portafoglio totale commesse e riaggiudicazioni al 31 dicembre 2022 è pari a 3,1 miliardi di euro, in miglioramento del 3,4%.”Pur a fronte di un anno estremamente complesso dal punto di vista macroeconomico e caratterizzato da grande incertezza, chiudiamo l’esercizio 2022 con ricavi, marginalità ed utile in crescita rispetto al 2021 – ha commentato l’AD Giuliano Di Bernardo – Valori positivi che ci consentono di guardare con rinnovata fiducia al nuovo anno, consapevoli della capacità, competitività e know-how del nostro gruppo”.”Particolarmente importanti risultano, in particolare, in termini prospettici, sia la nostra costante crescita all’estero, trainata dalle buone performance in Polonia e dall’apprezzamento delle nostre conoscenze e competenze in ambito sanitario in Francia, dove ci siamo aggiudicati diverse nuove commesse, sia l’incremento del portafoglio totale commesse”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo con conclusione dei rialzi tassi in vista

    (Teleborsa) – Wall Street prova il rimbalzo dopo i cali della seduta di ieri, con le azioni che si sono inabissate dopo la decisione della Fed e la conferenza stampa del presidente Jerome Powell.Ieri sera la riunione del FOMC si è conclusa con un rialzo dei fed funds di 25 punti base al 5%, con un punto di arrivo dei tassi invariato a 5,25%. La guidance segnala che “un po’ di ulteriore restrizione potrebbe essere appropriata”, ma sottolinea l’incertezza relativa alla profondità e alla durata della restrizione del credito bancario. Nel complesso, Powell ha segnalato di ritenere necessaria una politica più restrittiva, che potrebbe essere generata dalle condizioni del credito, invece che dai rialzi dei tassi.Il comunicato e la conferenza stampa hanno insistito sula fatto che il sistema bancario sia “solido e resiliente”. Inoltre c’è stata una continua enfasi del presidente Powell sul fatto che “tutti i correntisti sono al sicuro” quando, quasi nello stesso momento, il Segretario al Tesoro Yellen ha però dichiarato al Congresso che l’assicurazione sui depositi senza massimale “non è qualcosa che abbiamo preso in considerazione”.”Senza una chiara copertura governativa per i correntisti non assicurati delle banche di medie dimensioni (oltre il 40% del totale delle banche di medie dimensioni nel quarto trimestre del 2022), la probabilità che le tensioni continuino e si intensifichino rimane elevata – ha commentato Daleep Singh, Chief Global Economist, PGIM Fixed Income – In effetti, come ha riconosciuto il presidente Powell, l’entità e la persistenza dello shock del settore bancario sull’economia reale rimangono molto incerte, mettendo in dubbio la convinzione che non saranno necessari tagli dei tassi per quest’anno”.Sul fronte macroeconomico, sono risultate pressoché stabili le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nell’ultima settimana, è diminuito in modo significativo e oltre le attese il deficit delle partite correnti americano nel 4° trimestre del 2022, ed è peggiorato l’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) a febbraio.Tra le maggiori società che hanno comunicato i risultati trimestrali, Accenture ha rivisto al ribasso la guidance per l’esercizio in corso e affermato che eliminerà 19.000 posti di lavoro, mentre General Mills ha alzato le sue previsioni annuali, beneficiando dell’aumento dei prezzi e della domanda resiliente per i suoi prodotti.Tra i titoli sotto osservazione ci sono Coinbase Global, dopo che la Securities and Exchange Commission ha emesso un avviso in cui dichiarava la sua intenzione di raccomandare un’azione esecutiva contro i prodotti dell’exchange di criptovalute, e AMC, con Citi che ha ripreso la copertura della società con un rating “Sell”, citando un common equity sopravvalutato.Wall Street continua la sessione in rialzo, con il Dow Jones che avanza a 32.255 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dello 0,95%. Buona la prestazione del Nasdaq 100 (+1,49%); sulla stessa linea, in rialzo l’S&P 100 (+1,06%). LEGGI TUTTO

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    Seco, Mediobanca conferma Outperform e abbassa target price

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato a 7,40 euro per azione (da 8,30 euro) il prezzo obiettivo su Seco, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’Internet of Things, e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha diffuso i risultati del 2022, con gli analisti sottolineano che come i risultati dell’ultimo trimestre dell’anno siano stati leggermente al di sotto delle stime.Viene evidenziato che, nel corso della call, il management ha fornito indicazioni qualitative sulle prospettive al 2023, accennando al perdurare della dinamica positiva della domanda di fondo. La visibilità sulla crescita futura è supportata dal solido livello di portafoglio ordini che si attestava a 170 milioni di euro a febbraio 2023, nonché dalla ricca pipeline di progetti nel periodo 2023-25.Mediobanca ha rivisto le stime per riflettere il conti e i messaggi forniti, riducendo le previsioni sull’EBITDA ed EPS FY23-24, rispettivamente, del 5% e del 15%. La previsione di crescita dei ricavi FY23-24 è rimasta invariata al +24%, riflettendo il solido backlog e la ricca pipeline di business.”Mentre la crescita organica superiore al 40% su base annua registrata nel 2022 è stata eccezionale, confermando il solido posizionamento di Seco per cogliere le opportunità offerte dalla crescente penetrazione dell’IoT, la performance operativa è stata penalizzata dalle carenze della supply chain – si legge nella ricerca – Poiché lo slancio della top line sembra destinato a continuare, sostenuto da fattori visibili, riteniamo che nel 2023 l’attenzione dovrebbe essere rivolta al miglioramento dei margini e alla riduzione dell’indebitamento del bilancio per ripristinare la flessibilità e riavviare la campagna di M&A”. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, proseguono lavori a Carbonia per portare la fibra ottica nelle aree bianche

    (Teleborsa) – La fibra ottica di Open Fiber arriverà nelle frazioni di Carbonia. Dopo l’intervento che ha visto la società di telecomunicazioni connettere in modalità FTTH 8400 famiglie della città sarda tramite una nuova infrastruttura di 44 chilometri realizzata con un investimento privato di 2.8 milioni di euro, sono cominciati i lavori di espansione della rete. Il progetto è stato illustrato questa mattina presso il Palazzo del Comune alla presenza del vicesindaco Michele Stivaletta, degli assessori Roberto Gibillini e Katia Puddu e di Gianfranco Podda Network & Operations manager Open Fiber Sardegna.Le lavorazioni – fa sapere Open Fiber in una nota – saranno eseguite con il contributo economico della Regione Sardegna e rientrano nell’ambito dei bandi Infratel del piano BUL per portare la banda ultra larga nelle aree bianche (zone meno popolate) tramite una nuova rete che sarà di proprietà pubblica. Saranno collegate 279 unità immobiliari a Cortoghiana, 76 nella zona industriale, 165 tra Genna Corriga e Medau Piredda. “La rete che Open Fiber sta costruendo è uno strumento efficace e imprescindibile per il Comune e i cittadini – ha commentato Stivaletta – si tratta un’infrastruttura che toccherà tutta la città aprendo nuove possibilità per i residenti.” Per l’Assessore Puddu “finalmente anche le aree periferiche della città saranno dotate di una tecnologia all’avanguardia e innovativa, un modo per offrire ai cittadini e alle imprese uno strumento più veloce e più sicuro per connettersi, accedere ai servizi e lavorare”.”Il nostro obiettivo è quello di ridurre il digital divide non solo nei grandi centri ma anche nelle aree meno popolate della Sardegna, ricca di piccoli borghi, che da anni soffriva la mancanza di una infrastruttura in banda ultra larga – ha dichiarato Podda –. Il tipo di tecnologia che oggi portiamo nella periferia di Carbonia è la stessa delle grandi città. Come per il precedente intervento cercheremo di riutilizzare, grazie alla disponibilità del Comune, infrastruttura esistente evitando di scavare e creare disagi ai cittadini”.Nelle aree nere (investimento privato) Open Fiber è presente con rete FTTH in tutte le principali città (Cagliari, Selargius, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Sassari, Olbia, Oristano, Capoterra, Sestu, Assemini, Nuoro, Igliesias, Sinnai e Monserrato) con oltre 250 mila unità immobiliari connesse e un investimento già effettuato di 95 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    General Mills migliora l'outlook annuale su domanda costante

    (Teleborsa) – General Mills, una delle più importanti multinazionali statunitensi attive nella produzione di alimenti, ha registrato vendite nette in aumento del 13% a 5,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 26 febbraio 2023), inclusi 2 punti di vento contrario derivanti da attività nette di dismissioni e acquisizioni e 1 punto di cambio di valuta estera sfavorevole. Le vendite nette organiche sono aumentate del 16%.Il margine lordo è aumentato di 160 punti base al 32,5% delle vendite nette, trainato da una realizzazione e un mix di prezzi netti favorevoli, parzialmente controbilanciati da costi di input più elevati e da effetti mark-to-market sfavorevoli. L’utile netto attribuibile a General Mills è diminuito del 16% a 553 milioni di dollari e l’EPS è sceso del 15% a 0,92 dollari. L’EPS rettificato di 0,97 dollari è aumentato del 17% a valuta costante.”Il nostro team continua a gestire bene le continue interruzioni della catena di fornitura e la volatilità dell’ambiente operativo – ha affermato il CEO Jeff Harmening – I nostri marchi stanno conquistando i consumatori e intendiamo sostenere questo slancio continuando a investire nella costruzione del marchio, nell’innovazione e nelle capacità che guideranno la crescita futura”.”Con una solida performance dall’inizio dell’anno e una buona visibilità per il quarto trimestre, stiamo ancora una volta alzando le nostre prospettive per l’anno fiscale 2023 per le nostre principali misure finanziarie”, ha aggiunto.General Mills prevede ora che le vendite nette organiche aumenteranno dal 10 all’11 percento, rispetto alla precedente previsione di circa il 10 percento di crescita. L’utile operativo rettificato dovrebbe ora aumentare dal 7 all’8 percento a valuta costante, rispetto al precedente intervallo dal 6 al 7 percento. L’EPS rettificato dovrebbe ora aumentare dall’8 al 9 percento in valuta costante, rispetto al precedente intervallo dal 7 all’8 percento. LEGGI TUTTO

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    BCE, Nagel difende aumenti tassi e sollecita altri rialzi

    (Teleborsa) – “La politica monetaria deve agire con decisione”. Così si è espresso il governatore della Bundesbank Joachim Nagel in occasione dell’Official Monetary and Financial Institutions Forum a Londra, dove ha spaziato dai recenti sviluppi della politica monetaria alle proposte per la riforma del patto di stabilità.Ricordando che la BCE ha operato sei aumenti dei tassi di interesse negli ultimi otto mesi, realizzando “la più grande sequenza di rialzi mai registrata nell’Area Euro”, e che la frenata dell’economia è solo un “effetto collaterale indesiderato” dell’inasprimento della politic monetaria, Nagel ha ribadito “dobbiamo domare l’inflazione e, per farlo, dobbiamo essere coraggiosi e decisi”. “A mio avviso, il nostro lavoro non è ancora finito”, ha detto il banchiere, aggiungendo se l’inflazione si sviluppa come previsto, nelle prossime riunioni dovranno seguire ulteriori aumenti dei tassi di interesse.”Nel caso in cui le tensioni sui mercati finanziari dovessero continuare o diffondersi nell’area euro, siamo pronti a reagire per preservare la stabilità finanziaria”, ha sottoloneato il numero uno della Bundesbank, aggiungendo che “la politica monetaria della BCEfarà quanto necessario per garantire un tempestivo ritorno alla stabilità dei prezzi”.Nagel ha parlato anche di politica fiscale e si è mostrato piuttosto critico in merito alle proposte della Commissione europea per la riforma del Patto di stabilità. Il banchiere ha definito “giusto” l’uso di politiche fiscali espansive attuate lo scorso anno per “aiutare le famiglie colpite più duramente” dal caro energia e dall’inflazione e “sostenere imprese vitali che altrimenti non ce l’avrebbero fatta” a superare la crisi. Tuttavia, Nagel ha definito queste politiche di carattere “eccezionale”, sottolineando che “mentre le misure fiscali espansive sono appropriate per ripristinare la stabilità in caso di shock della domanda, non è così nelle circostanze odierne”, in cui si rischierebbe di alimentare ulteriormente l’inflazione..”L’anno scorso, la Commissione ha presentato la sua prima proposta di riforma (del Patto di stabiità, Ndr) , che ha visto un controverso dibattito tra gli Stati membri”, ha sottolineato Nagel, ammettendo “non sono stato convinto dalle proposte iniziali della Commissione. Ho espresso dubbi sul fatto che un tale approccio porterà a un miglioramento delle regole fiscali, ma invece credo che farà il contrario”.”La Commissione propone percorsi di aggiustamento di bilancio pluriennali. Tali percorsi dovrebbero essere concordati dalla Commissione e da ogni Stato membro”, ha ricordato il banchiere, sottolineando che “un tale approccio è difficilmente compatibile con l’obiettivo di un quadro fiscale comune chiaro, trasparente e vincolante per tutti gli Stati membri. Implica un margine di manovra per gli Stati membri nonché un elevato grado di discrezionalità di giudizio da parte della Commissione”. Ne consegue che “il monitoraggio del rispetto delle norme fiscali sarebbe estremamente complesso ed i risultati delle analisi di sostenibilità dipendenti in modo cruciale da ipotesi inizialmente definite”.”Queste sfide si aggraveranno se le norme terranno conto delle riforme e dei piani di investimento. Gli obiettivi fiscali sarebbero mescolati con altri obiettivi politici” ed un simile quadro – lamenta Nagel – rischierebbe di non condurre “a una riduzione affidabile degli elevati livelli di debito sovrano”. LEGGI TUTTO

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    CONSOB, Paolo Ciocca si dimette dall'incarico di Commissario

    (Teleborsa) – La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ha comunicato che Paolo Ciocca ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico di Commissario, con decorrenza dal primo aprile 2023.La Commissione “ha espresso apprezzamento al Dottor Ciocca per il contributo professionale qualificato reso al Collegio e a tutta la CONSOB”, si legge in una nota.A sua volta il Commissario Ciocca, “nell’augurare al Collegio un buon proseguimento dei lavori, ha ringraziato per i cinque anni di proficuo lavoro fin qui svolto insieme”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street volatile mentre trader digeriscono parole Powell

    (Teleborsa) – Wall Street è volatile in concomitanza della decisione della Fed di alzare i tassi di interesse di 25 punti base e le parole di Jerome Powell durante la conferenza stampa. I principali indici sono saliti dopo che il banchiere centrale ha raccontato che, nei giorni precedenti il meeting, è stato considerato uno stop all’aumento del costo del denaro, e hanno virato in ribasso dopo che il numero uno della Federal Reserve ha sottolineato come le mani della Fed “non siano legate” e, se necessario, alzerà i tassi più in alto. Dopo la conclusione della conferenza stampa, le azioni sono risalite dai minimi di seduta, tornando in territorio positivo.”Se avremo bisogno di aumentare i tassi più in alto, lo faremo. Penso che per ora però, come abbiamo detto, vediamo la probabilità di una stretta creditizia”, ha detto, sottolineando che “tagli dei tassi non sono nel nostro scenario di base”. Inoltre, Powell ha affermato che “è troppo presto per dire” se gli eventi bancari avranno un impatto sul potenziale di un soft landing”.Sessione debole per il listino USA, che scambia con un calo dello 0,42% sul Dow Jones, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 3.995 punti, sui livelli della vigilia. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,36%); consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,07%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto informatica. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti energia (-0,97%), finanziario (-0,95%) e beni industriali (-0,65%).Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è Microsoft (+0,81%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Nike, che ottiene -3,65%. Spicca la prestazione negativa di Boeing, che scende del 2,75%. Travelers Company scende del 2,17%. Calo deciso per Walgreens Boots Alliance,, che segna un -1,89%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Advanced Micro Devices (+3,75%), Nvidia (+3,48%), Lululemon Athletica (+2,95%) e ASML Holding (+1,53%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Pdd Holdings Inc. Sponsored Adr, che ottiene -4,19%. Sotto pressione Align Technology, con un forte ribasso del 2,91%. Soffre Idexx Laboratories, che evidenzia una perdita del 2,91%. Preda dei venditori Autodesk, con un decremento del 2,86%. LEGGI TUTTO