Marzo 2023

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    CIR, operatività sullo share buy-back

    (Teleborsa) – CIR, facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 settembre 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato il 16 marzo 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 20 al 24 marzo 2023, complessivamente 1.463.678 azioni al prezzo unitario medio di 0,3958 euro per un controvalore pari a 579.321,24 euro.Al 27 marzo CIR possiede un totale di 34.745.861 azioni proprie, pari al 3,14% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.Sul listino milanese, oggi, controllato progresso per CIR, che chiude in salita dello 0,26%. LEGGI TUTTO

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    BCE, Schnabel: per riassorbire eccesso di liquidità nell'Eurozona ci vorranno 6 anni

    (Teleborsa) – Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della BCE, ha stimato che ci vorranno oltre 6 anni alla Banca Centrale Europea per riassorbire le liquidità in eccesso nell’Eurozona. Anche procedendo con la manovra di inasprimento quantitativo, che segue oltre 8 anni, all’opposto, di espansione “la mole del nostro bilancio non tornerà ai livelli visti prima della crisi finanziaria”, ha spiegato in un intervento alla Columbia University. Questo, ha proseguito Schnabel, perché ci sono elementi che sono al di fuori del controllo della stessa BCE: tra questi la consistenza del numero di banconote in circolazione che ha mostrato una forte crescita a partire dal 2007. Nelle prossime settimane prima del Consiglio direttivo di inizio maggio la BCE valuterà attentamente quali siano gli effetti sulla politica monetaria e sul credito bancario della recente fase di tensione delle Borse e sulle banche, posto che le banche dell’eurozona sono “solide”, ma questi episodi possono avere ricadute in senso restrittivo. “Ovviamente abbiamo avuto queste turbolenze nelle ultime settimane, le stiamo prendendo molto seriamente. Le banche dell’eurozona sono molto forti e al momento non abbiamo alcun tipo di preoccupazione sulla stabilità finanziaria, ma ovviamente la situazione è estremamente fragile e stiamo monitorando le tensioni finanziarie molto da vicino. Abbiamo anche detto che siamo pronti a dare liquidita’ se necessario”. “Dovremmo valutare – ha spiegato Schnabel – fortunatamente abbiamo un po’ di tempo prima della prossima riunione, specialmente sui prestiti delle banche, se vedremo restrizioni sull’offerta di credito e se si avrà un impatto sulla trasmissione della politica monetaria. E quindi anche sulle prospettive di inflazione”. “Ovviamente è una cosa di cui dovremmo tenere conto su quello che dovremmo stare più avanti. In questo senso – ha concluso – dovremo vedere se le previsioni economiche reggono ancora con questa tensione”.La componente del Comitato esecutivo ha assicurato che la manovra di inasprimento quantitativo avviata dalla BCE ha già sortito effetti sui tassi di breve termine di mercato, l’istituzione ha deciso di muoversi “molto gradualmente” e ora “la prossima mossa sarà decidere cosa accadrà a partire da luglio”, dopo che nei primi tre mesi a partire da marzo è stata stabilita una riduzione degli stock di titoli al ritmo di 15 miliardi di euro al mese. “Abbiamo visto che finora la capacità di assorbimento dei mercati è stata piuttosto buona. Non abbiamo visto malfunzionamenti di mercato il Quantitative Tightening – ha detto – sta procedendo in modo morbido”. “Un aspetto importante da ricordare è che consideriamo i tassi di interesse come lo strumento principale per ulteriori inasprimenti. Poi, di recente, abbiamo iniziato” questo inasprimento quantitativo “e quando l’abbiamo annunciato, a dicembre, abbiamo chiarito che il modo con cui lo faremo dipenderà da tre fattori”. “Il primo è la generale linea di politica monetaria, il secondo – ha affermato – è il funzionamento del mercato. Il terzo è la capacità di spingere i tassi sul breve termine”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Patto fra Fondazioni e Casse arrotonda partecipazione all'8,33%

    (Teleborsa) – Il Patto sottoscritto dalle Fondazioni e Casse previdenziali azioniste di Banco BPM ha arrotondato la partecipazione detenuta nel capitale della banca all’8,33% dall’8,2848% risultante in data precedente.Il ritocco della partecipazione è da attribuire ad un incremento dello 0,04% della quota detenuta dalla Fondazione Enpam, salita all’1,999% del capitale. Gli altri azionisti sono: Fondazione Crt (1,8%), Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (1,24%), Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto(0,028%), Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (0,5%), Fondazione Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (0,101%), Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori (0,0293%), Inarcassa (0,9765%) e Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (1,66%). LEGGI TUTTO

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    Tesoro, in asta giovedì 30 marzo 9 miliardi di titoli a medio lungo

    (Teleborsa) – Il Tesoro ha annunciato che offrirà in asta, giovedì 30 marzo 2023, 9 miliardi di uro di titoli a medio lungo termine: 6,5 miliardi di BTP e 2,5 miliardi di CCTeu.Saranno posti in asta fino a 3 miliardi di BTP a 5 anni scadenza 1° aprile 2028 e fino a 3,5 miliardi di BTP a 10 anni scadenza 1 maggio 2033.Lo stesso giorno saranno effettuati i collocamenti di CCTeu a sette anni scadenza 15 ottobre 2030, per un importo massimo 1,25 miliardi, e CCTeu scadenza 15 aprile 2029 per un importo di 1,25 miliardi.Tutti i titoli saranno regolati il 3 aprile 2023. LEGGI TUTTO

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    IA, secondo studio Usa 80% dei lavoratori potrebbe essere influenzato da Chat GPT

    (Teleborsa) – Uno studio citato dal New York Post ha affermato che fino all’80% dei lavoratori americani potrebbe vedere i propri impieghi influenzati dall’intelligenza artificiale. In particolare oggetto del rapporto è l’impatto di ChatGPT sul mondo del lavoro. I ricercatori di OpenAI e della University of Pennsylvania hanno sostenuto che l’80% della forza lavoro statunitense potrebbe avere almeno il 10% delle proprie mansioni interessate dall’introduzione di ChatGPT. Per circa il 19% dei lavoratori potrebbe arrivare almeno al 50%. Gli esperti hanno sottolineato che questo non equivale a compiti completamente automatizzati dal GPT, ma che la tecnologia potrebbe far risparmiare ai lavoratori “una notevole quantità di tempo completando gran parte delle loro mansioni”.(Foto: Foto di Studio Republic su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari corre con le altre Borse europee

    (Teleborsa) – Giornata molto positiva per Piazza Affari e per gli altri Eurolistini, che chiudono gli scambi in deciso rialzo, rassicurati anche dalla performance positiva di Wall Street. A riportare il sereno sui mercati hanno contribuito i bancari, dopo che First Citizens si è fatta avanti per SVB, neutralizzando anche il panico irrazionale che venerdì scorso aveva fatto naufragare Deutsche Bank (oggi +6,15%). Fra le note dolenti Diasorin, che sconta risultati un po’ deludenti.Il numero due della BCE Louis de Guindos ha spezzato una lancia a favore di nuovi rialzi dei tassi, mentre l’indice IFO ha confermato un miglioramento delle condizioni economiche a marzo.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,28%. L’Oro è in calo (-0,97%) e si attesta su 1.958,6 dollari l’oncia. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo del 2,96%.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +176 punti base, con un calo di 6 punti base,mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,95%.Tra gli indici di Eurolandia sostenuta Francoforte, con un discreto guadagno dell’1,14%, buoni spunti su Londra, che mostra un ampio vantaggio dello 0,90%, e ben impostata Parigi, che mostra un incremento dello 0,90%.Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 26.207 punti, spezzando la serie negativa iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 28.344 punti.Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,05%); con analoga direzione, pressoché invariato il FTSE Italia Star (+0,01%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Saipem (+3,62%), Iveco (+3,34%), Recordati (+2,94%) e Leonardo (+2,86%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su DiaSorin, che prosegue le contrattazioni a -3,97%.Calo deciso per Banca MPS, che segna un -3,53%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Maire Tecnimont (+4,28%), MARR (+3,31%), Buzzi Unicem (+1,72%) e Webuild (+1,61%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Industrie De Nora, che prosegue le contrattazioni a -3,02%.Sotto pressione Datalogic, con un forte ribasso del 2,87%.Soffre Alerion Clean Power, che evidenzia una perdita del 2,36%.Preda dei venditori De’ Longhi, con un decremento dell’1,99%. LEGGI TUTTO

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    Binance accusata dalla CFTC di irregolarità regolamentari

    (Teleborsa) – Binance, il più grande mercato di scambio di criptovalute al mondo, è stato citato in giudizio dalla Commodity Futures Trading Commission, l’authority che presidia e vigila sui mercati futures, per presunte violazioni delle leggi federali che regolano i mercati delle materie prime. L’accusa coinvolge anche il suo Ceo Changpeng Zhou.La CFTC, dinanzi ad un Tribunale dell’Illinois, ha accusato Binance di non essersi registrata presso l’agenzia come intermediario di derivati, ??come previsto dalla legge statunitense.La denuncia sostiene che Binance “ha facilitato attivamente” la violazione della normativa “aiutando i clienti ed eludere i controlli di conformità e istruendo i clienti su come oscurare la loro posizione utilizzando reti private virtuali o VPN.La notizia di queste accuse sta pesando oggi sul mercato delle cryptovalute ed in particolare sul Bitcoin che segna un -3,27% e su Ethereum che segna un -3,09%.(Foto: Kanchanara on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurozona, Standard&Poor's conferma le previsioni: leggera recessione nel 2023

    (Teleborsa) – Standard&Poor’s ha confermato le previsioni di una leggera recessione nell’area euro, mentre l’inflazione non dovrebbe rientrare i livelli perseguiti della BCE prima del 2025. Nell’Economic Outlook Eurozone Q2 2023: Rate Rises Weigh On Return To Growth l’agenzia di rating ha affermato che a dispetto del solito avvio di 2023 lo scenario di base per l’unione monetaria resta quello di “stagnazione”. “Vediamo un elevato rischio di una lieve recessione più avanti – ha spiegato Sylvain Broyer, capo economista per Europa e Meio Oriente di S&P Global Ratings citato in un comunicato –. Abbiamo rivisto marcatamente al ribasso la nostra previsione sulla crescita 2024, al più 1% dal più 1,4%, e ci attendiamo che ci vorrà fino al 2025 prima che la crescita del PIL torni al suo potenziale”. Secondo Standard&Poor’s l’inflazione totale non tornerà al 2% perseguito dalla BCE prima del 2025 e l’inflazione di fondo non lo farà prima del terzo trimestre, sempre del 2025. Questo costringerà l’istituzione a tenere i tassi di interesse elevati più a lungo di quanto precedentemente atteso, mentre il tasso di sui depositi potrebbe essere alzato al 3,50% (50 punti base sopra il valore attuale). Secondo l’agenzia le prospettive di breve termine per lare euro appaiono “complicate”. Perché la politica monetaria restrittiva si trasmetterà alla domanda interna, mentre produzione e lavoro potrebbero perdere slancio. “Le prospettive sono complicate ma non cupe”, ha concluso Broyer. LEGGI TUTTO