Marzo 2023

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    Pagamenti cashless: nel 2022 cala lo scontrino medio: 40,4 euro, -8%

    (Teleborsa) – Nel 2022 i pagamenti senza contanti crescono in quasi tutta l’Italia, come dimostrano i valori medi sempre più bassi delle transazioni digitali nelle province del Nord, del Centro e del Mezzogiorno. Rispetto al 2021 infatti, lo scontrino medio cashless a livello nazionale è diminuito dell’8%, attestandosi sulla cifra di 40,4 euro: Cagliari è la provincia con lo scontrino medio più basso, pari a 33,5 euro, seguita da Bologna (35 euro) e Caltanissetta (35,1 euro). In fondo alla classifica si posizionano Savona (77,8 euro), Siena (55,7 euro) e Grosseto (51,3 euro), che sono le province con il ticket medio cashless più elevato. I settori in cui gli scontrini digitali sono più bassi sono bar e club (14,9 euro), tabaccherie (21,4 euro) e fast food (22 euro), a indicare un maggiore utilizzo di pagamenti digitali anche per spese minori e in esercizi tradizionalmente associati ai contanti. Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp che ha analizzato i valori degli scontrini medi cashless degli ultimi due anni nelle diverse province italiane.”Dall’analisi degli scontrini nelle diverse aree del paese, emerge che l’evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse – afferma Umberto Zola, Growth marketing lead di SumUp –. La diminuzione dello scontrino medio è uno degli indicatori che meglio rappresenta la crescita del cashless in Italia, perché dimostra che, da un lato, i consumatori sono sempre più abituati a utilizzare metodi di pagamento alternativi al contante anche per piccoli importi e che, dall’altro, gli esercenti sono sempre più disposti a introdurre strumenti digitali per semplificare e velocizzare le operazioni di cassa”. Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi – dopo Cagliari, Bologna e Caltanissetta, che occupano il podio della classifica – bisogna recarsi a Lodi (35,9 euro), Livorno (35,8), Taranto (36), Palermo (36), Catania (36,2), Oristano (36,2) e nella provincia di Barletta-Andria-Trani (36,5). Una Top Ten che premia dunque in maggioranza i territori del Sud e Isole, con sole tre province del Centro-Nord del paese. Al di fuori delle prime dieci, le province del Nord con il ticket medio più ridotto sono Genova, in dodicesima posizione con 36,6 euro, Torino, tredicesima con 36,7 euro, e Ferrara, quindicesima con 37,4 euro. La prima città del Centro Italia, dopo Livorno, si trova solo alla 39esima posizione, dove si colloca Frosinone (39,6 euro), seguita da Viterbo (40,5 euro) e Latina (40,7 euro ), rispettivamente al 50esimo e 51esimo posto. L’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp ha analizzato anche le province dove il calo del ticket medio digitale è stato più evidente. A guidare questa classifica è Trieste, con una flessione del 28,8% rispetto al 2021, seguita da Parma, con una diminuzione del 22,5%, e Ancona, dove lo scontrino è sceso del 19,5%. Dall’altro lato della classifica, Enna (+5,8%), Napoli (+3,8%) e Vibo Valentia (+1,5%) sono le uniche province in cui la transazione media cashless è aumentata.Nel 2022 gli esercizi commerciali con gli scontrini medi cashless più bassi sono stati bar e club (14,9 euro), seguiti da tabaccherie (21,4 euro) e fast food (22 euro). Dentisti (198,6 euro), Hotel e strutture ricettive (164,6 euro) e servizi di consulenza (134,1 euro), invece, sono i settori che registrano i valori più elevati. Nel confronto con il 2021, i fotografi sono gli esercenti che segnalano il calo più significativo dello scontrino medio cashless (-44%), seguiti dalle librerie (-23,9%) e dalle tabaccherie (-23,2%). La cosmesi è il settore più in controtendenza, con una crescita del ticket digitale del +79,2%, seguita dalle gioiellerie (+36,9%) e dai pet shops (+27,8%). LEGGI TUTTO

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    OPA Net Insurance, adesioni oltre il 58,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Net Holding (che fa capo a Poste Vita) sulle azioni ordinarie di Net Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 28 marzo 2023, sono state presentate 11.205 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 10.666.103, pari al 58,88% dell’offerta e al 54,44% sulle eventuali massime 19.590.153 azioni oggetto di offerta. Il secondo dato tiene conto dell’integrale esercizio dei warrant.L’offerta è iniziata il 27 febbraio 2023 e terminerà il 6 aprile 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Net Insurance acquistate sul mercato nei giorni 5 e 6 aprile 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ABTG chiude 2022 in perdita, ricavi a +12%

    (Teleborsa) – Alfio Bardolla Training Group (ABTG), società attiva nel digital financial & business training e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 15,8 milioni di euro (+12% sui 14,2 milioni al 31 dicembre 2021), EBITDA pari a 2,5 milioni (3,8 nel 2021) e un risultato netto pari a -0,6 milioni (0,8 milioni nel 2021). La Posizione Finanziaria Netta (cash positive) è pari a 0,8 milioni di euro (0,1 milione cash positive al 31 dicembre 2021).”Siamo soddisfatti per la continua crescita, il 2022 è stato caratterizzato da un impegno importante e costi straordinari nella ricerca di nuove acquisizioni, nel consolidamento del business e nel cambio dei nuovi uffici – ha commentato il CEO Alfio Bardolla – La posizione finanziaria netta che è costantemente positiva ed in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente riflette il buon andamento gestionale del business”. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari positiva, spicca UniCredit con via libera a buyback

    (Teleborsa) – Seduta senza grandi scossoni per i mercati europei, con il sentiment migliorato rispetto alla settimana scorsa, ma con volumi contenuti che indicano una certa prudenza nel tornare ad acquistare l’azionario. Sul fronte bancario, le autorità francesi hanno perquisito gli uffici di cinque grandi istituti per sospetto riciclaggio di denaro e frode fiscale.A Milano spicca il rialzo di UniCredit, dopo che la BCE ha approvato il programma di riacquisto azioni proprie per il 2022 fino per un importo massimo di 3,34 miliardi di euro. Seduta positiva anche per TIM, dopo le indiscrezioni di Bloomberg sul fatto che CDP sia al lavoro sull’offerta per la rete, per aumentarla di 2 miliardi così da valorizzare l’asset oltre 20 miliardi.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,42%. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.967,8 dollari l’oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,86%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +177 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,02%.Tra i listini europei ferma Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e nulla di fatto per Parigi, che passa di mano sulla parità.Il listino milanese mostra un timido guadagno, con il FTSE MIB che sta mettendo a segno un +0,47%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 28.459 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,12%); sulla stessa linea, sulla parità il FTSE Italia Star (+0,05%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Unicredit (+4,38%), Tenaris (+2,97%), Telecom Italia (+2,50%) e DiaSorin (+2,04%).I più forti ribassi, invece, si verificano su STMicroelectronics, che continua la seduta con -2,85%.Recordati scende dell’1,80%.Calo deciso per A2A, che segna un -1,7%.Contrazione moderata per Banca Mediolanum, che soffre un calo dell’1,30%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Carel Industries (+4,20%), MARR (+2,56%), Cembre (+2,32%) e Cementir (+1,93%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Industrie De Nora, che ottiene -4,61%.Sotto pressione Intercos, con un forte ribasso del 2,68%.Soffre Seco, che evidenzia una perdita del 2,56%.Preda dei venditori IREN, con un decremento del 2,02%. LEGGI TUTTO

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    Decreto bollette, bozza di 22 articoli al vaglio del Cdm

    (Teleborsa) – Dall’Iva ridotta sul gas al rinnovo del bonus sociale, ma anche norme sulla sanità, con il payback e con misure per il contrasto alla violenza contro medici e infermieri, e sul fisco con la modifica dei termini per le definizione agevolata delle controversie tributarie. Sono alcune delle misure contenute nei 22 articoli della bozza del nuovo decreto bollette all’esame oggi pomeriggio in Consiglio dei ministri. Fra i provvedimenti all’ordine del giorno del Cdm anche il disegno di legge annuale per la concorrenza, quello per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici, e il decreto legislativo sul Codice degli appalti, per cui è atteso l’esame definitivo.Nella bozza del decreto in corso d’esame è confermato anche per il secondo trimestre il taglio dell’Iva sul gas al 5% mentre viene rafforzato fino a giugno il bonus sociale riconosciuto nelle bollette di elettricità e gas “ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute”. Il bonus sociale che sarà rideterminato dall’Arera è riservato a nuclei familiari con un indicatore Isee valido nel corso dell’anno 2023 fino a 15mila euro. Viene prorogato per il secondo trimestre anche il credito d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. La norma prevede la riduzione del contributo per i consumi di gas fino a 5mila metri cubi che viene riconosciuto “limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente”. Viene confermato l’azzeramento degli oneri generali di sistema per il secondo trimestre 2023 per il gas mentre nella bozza lo stesso non risulta prorogato per l’elettricità. Previsto un contributo per le spese sostenute tra ottobre e dicembre 2023 per il riscaldamento nel caso in cui i prezzi del gas all’ingrosso superino una certa soglia. Il bonus è riservato “ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale” e sarà “differenziato in base alle zone climatiche”. Nel anche la possibilità di adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. Gli avvisi di accertamento, di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili al primo gennaio, divenuti definitivi per mancata impugnazione tra il 2 gennaio ed il 15 febbraio, sono definibili entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Sono definibili anche le controversie pendenti al 31 gennaio 2023 davanti alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado con oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle entrate.Sul fronte delle disposizioni in materia di salute la bozza prevede che le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario, possono affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici “solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio o di assumere gli idonei”. Tali servizi, si precisa nel dl, possono essere affidati esclusivamente nei reparti di emergenza-urgenza ospedalieri (area critica), per un periodo non superiore a dodici mesi, ad operatori economici che si avvalgono di personale medico ed infermieristico in possesso dei requisiti di professionalità previsti. Saranno elaborate linee guida sui prezzi di riferimento e gli standard di qualità dei servizi medici ed infermieristici in oggetto. Si prevede inoltre che il personale sanitario che interrompe volontariamente il rapporto di lavoro dipendente con una struttura sanitaria pubblica per prestare la propria attività presso un operatore economico privato che fornisce servizi in regime di esternalizzazione, non può chiedere successivamente la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Ssn. Le aziende ed enti, al fine di reinternalizzare i servizi appaltati, possono inoltre avviare le procedure selettive per il reclutamento del personale da impiegare per l’assolvimento delle funzioni precedentemente esternalizzate, “prevedendo la valorizzazione, anche attraverso una riserva di posti non superiore al 50% di quelli disponibili, del personale impiegato in mansioni sanitarie e socio-sanitarie corrispondenti nelle attività dei servizi esternalizzati che abbia garantito assistenza ai pazienti per almeno sei mesi di servizio”. Non possono partecipare alle procedure selettive coloro che in precedenza, in costanza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con il Ssn, si siano dimessi dalle dipendenze dello stesso. È istituito, inoltre, un contributo statale per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici. Il fondo, secondo quanto reso noto da Confindustria Dispositivi medici, ammonta a 1,1 miliardi di euro per l’anno 2023. A ciascuna regione e provincia autonoma è assegnata una quota del fondo. Per le aziende fornitrici di dispositivi medici che non rinunciano al contenzioso attivato, tuttavia, resta fermo l’obbligo del versamento della quota integrale a loro carico. LEGGI TUTTO

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    SosTravel, Gross Booking Value vola a inizio anno dopo 2022 in miglioramento

    (Teleborsa) – SosTravel.com, società che opera nel mercato dei servizi di assistenza al viaggiatore e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 17,118 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto al dato proforma 2021, grazie all’incremento della vendita dei pacchetti vacanza (servizi di prenotazione e Private Label) e della fornitura di servizi proprietari di lost luggage concierge.L’EBITDA passa da negativi 27 mila euro del proforma al 31 dicembre 2021 a positivi 23 mila euro al 31 dicembre 2022, con la società che sottolinea come non sia cresciuto in proporzione con i ricavi in ragione dei maggiori costi per fusione con Digital Destination Company e maggiori spese di marketing per il lancio delle offerte Private Label in Sardegna e Kenya. Il risultato netto è pari a negativi -616 mila euro, in miglioramento della perdita proforma 2021 pari a -1.180 mila euro.”I risultati finanziari del 2022 confermano che la visione di creare la più grande piattaforma italiana di digital travel sta funzionando – ha commentato il presidente Rudolph Gentile – Sempre più viaggiatori prenotano le vacanze sulle nostre piattaforme online, e usufruiscono di servizi di travel technology attraverso le nostre app”.La PFN al 31 dicembre 2022 (cassa) pari a -29 mila euro risulta in contrazione rispetto al dato proforma al 31 dicembre 2021 pari a -1.809 mila euro, principalmente a causa dei costi sostenuti per la fusione (479 mila euro) e da variazioni nel capitale circolante per la restante parte.SosTravel.com ha comunicato che, nel periodo intercorso tra il 1 gennaio ed il 27 marzo 2023, è stata registrata una ulteriore accelerazione operativa e finanziaria.”I risultati di Gross Booking Value al 27 marzo 2023, pari a 5,53 milioni di euro (in crescita dell’80%) e servizi proprietari a +107% sul periodo, sono il frutto della performance delle prime campagne vendite sull’estate 2023 – ha detto l’AD Carmine Colella – E del grande successo riscosso dai prodotti Private Label su Sardegna e Kenya. In particolare, il Jumbo Resort sta ricevendo maggiori prenotazioni del previsto, grazie all’accordo con Eden Viaggi, gruppo Alpitour, tour operator italiano leader di mercato. Corrono anche i servizi proprietari di travel tech, come il Lost Luggage Concierge, in crescita del 107% rispetto allo stesso periodo del 2022″. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, BCE approva programma di riacquisto azioni proprie per 2022

    (Teleborsa) – UniCredit ha ricevuto l’autorizzazione della BCE per l’esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi di euro. Insieme al dividendo proposto, questo comporta una distribuzione totale agli azionisti per il 2022 di 5,25 miliardi di euro: un aumento del 40% rispetto al 2021.L’approvazione, si legge in una nota, è basata sulle informazioni finanziarie fornite dalla società, che hanno evidenziato “una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore”. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi “garantiscono che l’azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza”.La valutazione ha preso in considerazione una traiettoria di capitale con ipotesi conservative e scenari macroeconomici aggiornati. Inoltre, è stata valutata la performance storica della banca, che sta operando a un nuovo livello di redditività; un nuovo run-rate di utile netto e distribuzione agli azionisti da cui l’azienda può crescere ulteriormente e continuare a fornire risultati solidi per tutti gli stakeholder.Il CET1 ratio di UniCredit, pro-forma per la distribuzione, è pari al 14,9% alla fine dell’anno 2022 e si prevede un ulteriore aumento nel primo trimestre 2023, ha sottolineato la banca guidata da Andrea Orcel.L’avvio del programma di riacquisto di azioni proprie, così come il dividendo per un massimo di 1.906.562.000 euro, dipendono dall’approvazione da parte degli azionisti della società in occasione dell’Assemblea degli azionisti convocata per il 31 marzo 2023. LEGGI TUTTO

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    Francia, banche perquisite per sospetto riciclaggio e frode su stacco dividendi

    (Teleborsa) – Le autorità francesi hanno perquisito gli uffici di alcune grandi banche per sospetto riciclaggio di denaro e frode fiscale, secondo quanto riferito dalla procura finanziaria nazionale (PNF). Le società, secondo quanto indicato dalla stampa francese, sono Societe Generale, BNP Paribas, Exane (gruppo Bnp Paribas), Natixis e HSBC.PNF ha comunicato le indagini sono legate alle cosiddette pratiche “cum-cum”, attraverso le quali clienti facoltosi cercano di evadere le tasse sui dividendi grazie a complesse strutture di tipo giuridico. “Le operazioni in corso, che hanno richiesto diversi mesi di preparazione, sono condotte da 16 giudici istruttori e oltre 150 agenti investigativi”, si legge in un comunicato.Secondo quanto riferisce Bloomberg, citando la procura, le banche rischiano sanzioni collettive per oltre 1 miliardo di euro. LEGGI TUTTO