Marzo 2023

Monthly Archives

More stories

  • in

    Comal chiude 2022 in netta crescita, risultato netto a 3,4 milioni

    (Teleborsa) – Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 61,1 milioni di euro, in crescita del 64% rispetto all’anno prima. I ricavi sono per il 100% realizzati in Italia; per il 97% sono generati dal settore fotovoltaico e per il 3% dal settore convenzionale. L’EBITDA è stato pari a 6,9 milioni di euro, in crescita del 104%, con un EBITDA margin del 8,9% (8% nel 2021). Il risultato netto si attesta a 3,4 milioni di euro (1,2 milioni nel precedente esercizio).”Il 2022 è stato un anno strategico per Comal, durante il quale abbiamo strutturato la nostra organizzazione per poter affrontare la crescita verticale del mercato fotovoltaico di cui siamo tra i principali protagonisti in Italia – ha commentato l’AD Alfredo Balletti – I risultati ottenuti, con volumi e marginalità in crescita, testimoniano da un lato la nostra capacità di aver saputo cogliere le opportunità che il mercato ha offerto e dall’altro la nostra credibilità sul mercato che ci consente di essere partner strategici dei più importanti operatori italiani ed internazionali nel settore delle energie rinnovabili”.”Per il futuro siamo ottimisti nel continuare in questa direzione considerata la crescita dei mercati in cui operiamo e anche analizzando il nostro portafoglio ordini attuale”, ha aggiunto.L’Indebitamento Finanziario Netto è negativo e pari a 19,2 milioni di euro, rispetto a 4,6 milioni al 31 dicembre 2021, mentre l’Indebitamento Finanziario Netto Adjusted risulta negativo per 20,4 milioni, rispetto a 6,3 milioni al 31 dicembre 2021.Il portafoglio ordini si attesta al 31 dicembre 2022 a 247 milioni di euro. Grazie a nuove acquisizioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici, il portafoglio ordini si porta a circa 315 milioni di euro alla data odierna.(Foto: Photo by Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    Racing Force, utile 2022 sale a 7,6 milioni. Dividendo di 0,09 euro

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo italiano attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport e quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 58,9 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio 2021 (+26,1%). L’EBITDA Adj è stato pari a 11,7 milioni di euro (19,8% EBITDA margin e +30,5% vs 2021), mentre il risultato netto Adj si è assestato a 7,6 milioni di euro (12,9% sui Ricavi e +53,6% vs 2021).”Il 2022 ha dimostrato ancora una volta quanto il nostro gruppo sia resiliente, in un contesto di mercato caratterizzato da forti incertezze – ha commentato il CEO Paolo Delprato – Il perdurare delle tensioni geopolitiche e le forti tensioni inflazionistiche e sulla supply chain, hanno complicato non di poco la gestione”.”In questo difficile contesto il gruppo ha completato un 2022 con risultati fortemente positivi, trainati da una crescita sostanziale e da una marginalità ancora in espansione, oltre che da una forte struttura patrimoniale e finanziaria, ulteriormente rafforzata dall’aumento di capitale completato con successo nel gennaio 2023″, ha aggiunto.La Posizione finanziaria netta passa da un debito netto di 0,7 milioni a fine 2021, ad un debito netto di 4,4 milioni a fine 2022. Il cash flow generato dall’attività operativa per 3,2 milioni è stato utilizzato per far fronte al fabbisogno di cassa delle operazioni effettuate nel corso dell’anno e, in particolare, ha contribuito a finanziare gli investimenti in immobilizzazioni per complessivi 4,3 milioni e il pagamento dei dividendi agli azionisti per 1.7 milioni.Il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,09 euro per azione (0,07 nel 2021), con data di stacco il 15 maggio 2023, data di legittimazione a percepire il dividendo il 16 maggio 2023 e data di pagamento del dividendo il 17 maggio 2023. LEGGI TUTTO

  • in

    Italian Exhibition Group, aggiornamento periodico su azioni proprie

    (Teleborsa) – Italian Exhibition Group, con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 20 e il 24 marzo 2023 inclusi, complessivamente 7.500 azioni ordinarie proprie per un controvalore pari a 19.030,00 euro.A seguito degli acquisti comunicati, al 24 marzo la Società attiva nell’organizzazione di eventi fieristici e congressuali detiene 155.000 azioni proprie, pari allo 0,50% del capitale sociale avente diritto di voto. LEGGI TUTTO

  • in

    Giustizia climatica, ONU approva storica risoluzione

    (Teleborsa) – Approvata dalle Nazioni Unite una storica risoluzione sulla giustizia climatica. Il documento chiede alla Corte internazionale di giustizia (CIG) di emettere un parere consultivo sugli obblighi degli Stati in materia di cambiamento climatico. Tali pareri possono fornire i necessari chiarimenti sugli obblighi giuridici internazionali esistenti, e in questo caso potrebbero aiutare le Nazioni Unite e i Paesi membri a intraprendere un’azione più forte per il clima. LEGGI TUTTO

  • in

    ErreDue, utile 2022 scende a 1,7 milioni con aumento costi personale

    (Teleborsa) – ErreDue, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo degli elettrolizzatori per la generazione di idrogeno pulito, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 12,3 milioni di euro (11,1 milioni l’anno prima). La società sottolinea che l’andamento dei ricavi è stato influenzato negativamente dal mancato fatturato in Russia e paese limitrofi, che nel 2021 è stato superiore a 1 milione di euro. L’EBITDA è stato pari a 4 milioni di euro (vs 4,4 milioni) e il risultato netto d’esercizio pari a 1,7 milioni di euro (vs 2,3 milioni).ErreDue sottolinea che, per sostenere i progetti produttivi futuri, negli ultimi 18 mesi sono stati inseriti 27 dipendenti, in gran parte giovani quasi completamente da formare, e ciò ha portato a una notevole crescita del costo del personale (+17,2%).”Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti che confermano il percorso intrapreso in questi 22 anni di attività, un percorso che a dicembre 2022 si è arricchito di un importante traguardo: la quotazione in borsa – ha commentato il CEO Enrico D’Angelo – Un passo decisivo che ha segnato per noi un nuovo inizio e che offre alla nostra società maggiore visibilità e ci permette di attrarre con più facilità le competenze necessarie, che da sempre rappresentano uno degli asset fondamentali della nostra società”.”Abbiamo già annunciato un piano di investimenti che punterà sulla crescita per linee interne, sulla costruzione di grandi impianti, macchinari e attrezzature – ha aggiunto – Per il 2023 intendiamo, inoltre, puntare sui generatori on-site per l’idrogeno verde a supporto della transizione energetica”.L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 è cash positive per 17,4 milioni di euro e include i proceed pari a 15 milioni legati all’IPO sul mercato EGM conclusa il 6 dicembre 2022, rispetto alla voce al 31 dicembre 2021 sempre cash positive per 4 milioni.Dopo le dimissioni di Roberto Saletta, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato in qualità di membro non esecutivo il consigliere Francisco Velasquez. LEGGI TUTTO

  • in

    CONSOB, Luca Filippa nominato direttore generale dal 1 luglio

    (Teleborsa) – La CONSOB ha nominato direttore generale Luca Giuseppe Filippa, con decorrenza dal primo luglio 2023. Lo scorso 15 marzo erano arrivate le dimissioni da direttore generale di Enrico Ajello, che resta in carica fino al 31 marzo, con Maria Antonietta Scopelliti che assumerà l’incarico di DG ad interim per tre mesi, mantenendo al tempo stesso il suo attuale ruolo di segretario generale.Filippa, laureato in Scienze statistiche ed economiche alla Sapienza di Roma, con studi post-universitari, ha ricoperto vari incarichi professionali presso CONSOB, Borsa Italiana e London Stock Exchange Group.In particolare, da gennaio 2020 è amministratore delegato di FTSE Italy (LSEG), la società che gestisce l’attività italiana in ambito di indici di borsa di FTSE Russell. Dal 2014 al 2020 è stato amministratore delegato di BIt Market Services (LSEG), la società che gestisce i business commerciali del gruppo Borsa Italiana negli ambiti di servizi informativi, connettività, training e gestione eventi. LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari termina in rialzo, corrono STM e MPS

    (Teleborsa) – Giornata positiva per i mercati europei, Piazza Affari compresa, dopo che sono rientrati la maggior parte dei timori per un contagio nel mondo bancario. Le novità non sono però finite, visto che questa mattina UBS ha annunciato a sorpresa di aver richiamato Sergio Ermotti come CEO per gestire l’acquisizione di Credit Suisse.A Piazza Affari spicca il rally di STM, sulla scia della rivale Infineon che ha alzato le stime per il secondo trimestre e l’intero anno nel comparto dei chip grazie alla forza dei settori auto e industriali. Ottima seduta anche per MPS, colpita più delle rivali dalle vendite nelle recenti sedute. Strappo di KME, dopo l’annuncio del miglioramento dell’OPA totalitaria, e ribasso di Intercos, dopo che è stato ceduto il 5,7% del capitale con ABB.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,084. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,37%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 73,57 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +177 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,04%.Tra i mercati del Vecchio Continente denaro su Francoforte, che registra un rialzo dell’1,23%, bilancio decisamente positivo per Londra, che vanta un progresso dell’1,07%, e buona performance per Parigi, che cresce dell’1,39%.A Milano, scambia in deciso rialzo il FTSE MIB (+1,55%), che raggiunge i 26.739 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata lunedì scorso; sulla stessa linea, giornata brillante per il FTSE Italia All-Share, che avanza a 28.902 punti. In netto miglioramento il FTSE Italia Mid Cap (+1,67%); come pure, sale il FTSE Italia Star (+1,13%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in evidenza STMicroelectronics, che mostra un forte incremento del 6,32%.Svetta Banca MPS che segna un importante progresso del 5,79%.Sostenuta Banco BPM, con un discreto guadagno del 3,72%.Buoni spunti su Moncler, che mostra un ampio vantaggio del 3,10%.I più forti ribassi, invece, si verificano su DiaSorin, che continua la seduta con -1,98%.Pensosa Iveco, con un calo frazionale dell’1,50%.Tentenna Tenaris, con un modesto ribasso dello 0,53%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, GVS (+6,35%), Tod’s (+4,47%), Brunello Cucinelli (+4,29%) e doValue (+3,74%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Intercos, che continua la seduta con -5,30%.In rosso Antares Vision, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,56%.Giornata fiacca per Acea, che segna un calo dell’1,41%.Piccola perdita per Seco, che scambia con un -1,27%. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche commerciali separate da quelle d'investimento: la proposta di Fratelli d'Italia

    (Teleborsa) – Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge, che vede come primo firmatario il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, per separare le banche commerciali e d’affari. La proposta non è nuova per il partito, in quanto a marzo 2018 era stata presentata un’analoga proposta che vedeva come prima firmataria Giorgia Meloni, allora leader dell’opposizione e oggi invece presidente del Consiglio.La proposta, datata 17 marzo ma il cui testo definitivo non è stato ancora pubblicato, arriva dopo il fallimento di Silicon Valley Bank negli Stati Uniti e l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS in Europa, eventi che hanno innescato il timore di ulteriori fallimenti bancari tra gli investitori.”Abbiamo riproposto il disegno di legge perché riteniamo che il tema rientri tra quelli sensibili e quindi meritori di attenzione”, ha detto Foti a Reuters, specificando che “non ci sono stati contatti con Palazzo Chigi dal momento che le iniziative parlamentari sono distinte da quelle del governo”.Secondo la proposta del marzo 2018, la possibilità di svolgere, contemporaneamente, “le due antitetiche tipologie di attività consente alle banche sistemiche di avere una parte di attività tradizionale relativamente stabile e meno rischiosa che si occupa di concessione di crediti, mentre quella dedita al trading proprietario e speculativo, fortemente instabile e più rischiosa, è suscettibile di far fallire l’intero conglomerato”.Secondo Fratelli d’Italia, i risparmiatori che effettuano i propri depositi nelle banche che mischiano attività tradizionale con trading speculativo proprietario sono “due volte vittime”: rima perché del loro denaro viene fatto un uso improprio e, di nuovo, nel momento in cui le banche devono essere “salvate” perché altrimenti i risparmiatori perderebbero i propri depositi.Il testo presentato nella passata legislatura prevedeva che “le banche che svolgono attività di commercio in proprio di strumenti finanziari non possono svolgere anche le altre attività previste” per quelle commerciali e che gli istituti “entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore devono dichiarare quale tipo di attività intendono svolgere e procedere, ove necessario, alla riorganizzazione del proprio assetto societario”. LEGGI TUTTO