(Teleborsa) – , catena di fast food statunitense, ha registrato vendite “same-store” in aumento del 2,3% nel secondo trimestre (terminato il 3 luglio), rispetto alle stime del mercato di un aumento del 2,8%. Le entrate sono aumentate del 9% a 537,8 milioni di dollari, ma hanno mancato le aspettative di 540 milioni di dollari. L’utile rettificato è stato di 24 centesimi per azione, battendo le stime di 22 centesimi. L’utile netto è stato di 48,2 milioni di dollari, in calo del 26,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La società ha registrato una diminuzione del margine dei ristoranti, principalmente per l’aumento dei costi delle materie prime e del lavoro, del calo del numero di clienti e dell’impatto degli investimenti dell’azienda per sostenere l’ingresso nel mercato del Regno Unito. Tali decrementi sono stati parzialmente compensati da un maggiore scontrino media.
Nel corso del 2022, l’azienda continua ad aspettarsi: crescita globale delle vendite dal 6 all’8%, EBITDA rettificato da 490 a 505 milioni di dollari e free cash flow da 215 a 225 milioni di dollari. Inoltre, l’azienda ora si aspetta un utile per azione rettificato da 0,84 a 0,88 dollari.