(Teleborsa) – La campagna vaccinale per la quarta dose agli 80enni ed ai fragili è partita al rallentatore, a causa della distrazione delle festività pasquali e del naturale abbassamento della soglia di allerta, indotto dalla fine dell’emergenza e dalla sintomatologia lieve delle nuove varianti di coronavirus.
E così, secondo quanto riferisce La Repubblica, sarebbero state effettuate solo 16mila prenotazioni sui 4,6 milioni di aventi diritto (ottantenni e fragili) nella prima settimana dal 12 aprile, giorno in cui si sono aperte le prenotazioni.
C’è anche da dire che in molte regioni le prenotazioni si devono ancora aprire – in Liguria partiranno oggi – e che nelle ultime due giornate di giovedì e venerdì voi è stata un’accelerazione delle prenotazioni.
Stando a Il Giornale, in Italia, hanno ricevuto la quarta dose 7.340 persone nella giornata di giovedì e 7.562 il Venerdì Sa n to, per poi rallentare a 4.126 la vigilia di Pasqua. A livello regionale c’è al top la Lombardia con 2.796 dosi giovedì e 2.331 venerdì, seguita dalla Campania con un totale di 2.500 dosi tra giovedì e venerdì, l’Emilia Romagna con meno di 1.700, il Lazio con 1.300 dosi ed un picco di 837 sabato.
Serve il secondo booster? Per il direttore sanitario dell’Ircss Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, vale la pena di fare la quarta dose ad anziani e fragili “per dare una risposta anche di memoria al sistema immunitario, oltre che di produzione di anticorpi”. Ma anche per gli altri – ammette – “ci aspettiamo una perdita di protezione perché vediamo che purtroppo quasi il 5% dei casi sono di soggetti che si reinfettano, quindi questa malattia non ci garantisce una protezione per la vita nemmeno con la guarigione, a differenza per esempio del morbillo che lo si prende una volta e finisce lì”.