(Teleborsa) – Diminuisce la contrazione del settore dei servizi negli Stati Uniti a settembre 2022. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global-Markit, si porta a 49,3 punti dai 43,7 del mese precedente e rispetto ai 49,2 punti della stima preliminare. Il calo della produzione è stato nel complesso marginale, poiché le imprese hanno notato che il miglioramento delle condizioni della domanda ha portato a un calo più debole.
L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si porta dunque al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.
Sale anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 49,5 punti, rispetto ai 44,6 punti del mese precedente e ai 49,3 punti della stima flash.
“Con l’attività del settore dei servizi in calo per il terzo mese consecutivo a settembre, le imprese hanno affrontato un terzo trimestre difficile – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist at S&P Global Market Intelligence – La crescita economica è stata messa sotto pressione dal calo della produzione sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, sebbene in entrambi i casi settembre abbia visto alcuni segnali incoraggianti che le condizioni commerciali potrebbero iniziare a migliorare”.
“A guidare questo miglioramento c’è un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche nelle catene di approvvigionamento manifatturiere, che a sua volta allevia la crescita dei costi per beni ed energia sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, aiutando a stimolare la domanda e dissipando alcune preoccupazioni sulle prospettive economiche”, ha aggiunto.