(Teleborsa) – Delude fortemente l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a gennaio 2022, che risulta inferiore rispetto al mese precedente e alle stime degli analisti. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un calo di 301 mila posti di lavoro, dopo i +776 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale +807 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 207 mila unità.
È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 4 febbraio 2022.
Il calo maggiore è quello del settore dei Servizi (-274 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (-154 mila) e Trasporti (-62 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono diminuiti di 21 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un calo di 10 mila. A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato una diminuzione degli occupati di 144 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un decremento di 59 mila e l’industria di grandi dimensioni di 98 mila.
“La ripresa del mercato del lavoro ha fatto un passo indietro all’inizio del 2022 a causa dell’effetto della variante Omicron e del suo impatto significativo, anche se probabilmente temporaneo, sulla crescita dell’occupazione – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – La maggior parte dei settori industriali ha subito una perdita di posti di lavoro, segnando il primo calo da dicembre 2020. Il tempo libero e l’ospitalità hanno registrato la più grande battuta d’arresto dopo i sostanziali guadagni nel quarto trimestre 2021, mentre le piccole imprese sono state le più colpite dalle perdite, cancellando la maggior parte dei guadagni di posti di lavoro realizzati a dicembre 2021″.