(Teleborsa) – È stato approvato dal Consiglio d’Amministrazione di UniCredit, nella seduta del 14 dicembre 2021, il progetto di fusione per incorporazione di Cordusio SIM in UniCredit. A seguito dell’autorizzazione, rilasciata in data 4 marzo 2021, da parte dalla Banca Centrale Europea – fa sapere Unicredit in una nota – sono stati messi a disposizione del pubblico in data odierna presso la sede sociale di UniCredit, i seguenti documenti relativi alla Fusione: Progetto di fusione approvato dai Consigli di Amministrazione di UniCredit e Cordusio SIM rispettivamente in data 14 e 15 dicembre 2021; Bilanci degli ultimi tre anni delle società partecipanti alla Fusione.
“La realizzazione di questa operazione è funzionale al nostro posizionamento come punto di riferimento sul mercato italiano per tutti i clienti Wealth Management e Private Banking – ha dichiarato Stefano Vecchi, responsabile Wealth Management & Private Banking Italia –. Aggiungiamo un ulteriore tassello al nostro piano di crescita, caratterizzato da un approccio che punta ad aumentare la focalizzazione sulla nostra offerta di eccellenza e sui servizi di consulenza, attraverso una piattaforma integrata erogata dai nostri bankers. La nostra divisione, ulteriormente rafforzata, sarà così in grado di unire i punti di forza di entrambi i segmenti. E’ un’ulteriore conferma dell’attenzione del Gruppo nei confronti dei clienti che richiedono servizi altamente personalizzati incorporati nell’offerta unica di una banca commerciale paneuropea”.
I clienti di Cordusio SIM, così come i prodotti e i servizi posseduti, confluiranno quindi nella divisione WM & PB Italy di UniCredit nel segmento Wealth Management. Il Team e tutte le attività e i processi attualmente gestiti da Cordusio SIM – spiega Unicredit – saranno internalizzati o implementati all’interno delle corrispondenti funzioni di UniCredit.
“La fusione – sottolinea la nota – si inquadra nel più ampio processo di riorganizzazione del Gruppo, volto a semplificarne la struttura e a meglio valorizzarne le sinergie operative, amministrative e societarie. L’operazione permetterà infatti di completare la concentrazione in capo a UniCredit delle attività in precedenza svolte da Cordusio SIM, consentendo non solo una razionalizzazione e ottimizzazione dei livelli decisionali, della gestione delle risorse e dei costi di struttura, ma anche l’eliminazione di duplicazioni societarie, contabili, fiscali e amministrative. In ottica di semplificazione, infatti, la fusione prevede la creazione di un processo di gestione del business all’interno di un’unica società e l’utilizzo della sola piattaforma digitale di UniCredit che permetterà di evitare la duplicazione di progetti legati ad aggiornamenti normativi e di sviluppo del business, oltre a consentire di ridurre i rischi operativi. La rete italiana di Wealth Management e Private Banking UniCredit prosegue, quindi, rafforzata nel suo impegno al servizio di 140mila clienti, per un totale di oltre 100 miliardi di euro di masse. Resta confermata, – conclude Unicredit – la rete operativa, composta da un team di circa 1.400 bankers, di cui 700 Relationship Manager dislocati in 132 città in tutta Italia”.