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UE, paesi dell'Est lasciano banche internazionali dell'era sovietica

(Teleborsa) – Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovacchia e Romania hanno deciso di abbandonare due banche internazionali create nell’era sovietica per promuovere la cooperazione economica fra i suoi componenti e promuoverne lo sviluppo. I due istituti, che hanno la Russia come principale azionista, sono le Banca internazionale per la cooperazione economica (IBEC, nata nel 1964) e la Banca internazionale per gli investimenti (IIB, creata nel 1970).

“A causa dell’aggressione militare in corso e crescente, ingiustificata, non provocata e spietata da parte della Federazione Russa contro l’Ucraina abbiamo deciso di adottare misure per interrompere la partecipazione alla Banca internazionale per la cooperazione economica e alla Banca internazionale per gli investimenti”, hanno affermato in un dichiarazione congiunta.

L’IIB comprende Bulgaria, Cuba, Repubblica Ceca, Ungheria, Mongolia, Romania, Russia, Slovacchia e Vietnam (la Polonia ha lasciato la banca nel 2000). L’IBEC ha come componenti Bulgaria, Repubblica Ceca, Mongolia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia e Vietnam. “In linea con le nostre procedure nazionali, di conseguenza, non appena sarà possibile prenderemo provvedimenti per interrompere la nostra partecipazione e avviare la transazione ai sensi degli statuti delle banche al fine di ottenere un ritiro ordinato“, viene sottolineato nella nota.

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