(Teleborsa) – Il mercato europeo delle cartolarizzazioni “sembra funzionare abbastanza bene, anche se non pare siano state ancora soddisfatte le aspettative circa un mercato altamente dinamico, caratterizzato da un aumento dei volumi e da un numero crescente di partecipanti”. Lo afferma la Commissione UE in un rapporto pubblicato a circa tre anni dall’entrata in applicazione del nuovo quadro per le cartolarizzazioni, che ha fissato nuovi requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento.
La cartolarizzazione è il processo di trasformazione dei prestiti non fungibili, o dei flussi di cassa che ne derivano, in titoli negoziabili. Questo strumento apporta un contributo significativo al buon funzionamento di un sistema finanziario che finanzi in modo efficiente l’economia reale, in quanto libera capacità nei bilanci delle banche, il che consente loro di concedere nuovi crediti alle imprese, comprese le piccole e medie imprese.
A distanza di 15 anni dalla grande crisi finanziaria, “la cartolarizzazione risente ancora della stigmatizzazione venutasi a creare in quel periodo, che la fa apparire come uno strumento complesso di ingegneria finanziaria”, ammette però la stessa Commissione UE. Di conseguenza, le emissioni e gli investimenti nei mercati dell’UE hanno subito “una riduzione drastica” e per questo l’esecutivo UE ha assunto l’impegno di rilanciare il mercato delle cartolarizzazioni nell’UE in modo sicuro e sostenibile.
Le preoccupazioni che emergono da questo primo bilancio riguardano il regolamento sulle cartolarizzazioni e sono principalmente incentrate sul fatto che, secondo i partecipanti al mercato, il rispetto degli attuali obblighi di trasparenza richiede molte risorse senza produrre un grande valore aggiunto per l’investitore, in particolare nel caso delle operazioni private.
Per quanto riguarda il quadro per le cartolarizzazioni verdi, il mandato giuridico solleva la questione di come sfruttare la cartolarizzazione per sostenere il finanziamento della transizione verso un’economia dell’UE sostenibile, evitando nel contempo i rischi di greenwashing. Secondo la Commissione, “offrire al mercato delle cartolarizzazioni l’opportunità di svolgere un ruolo nella transizione verde non solo è essenziale per aumentare ulteriormente i benefici della cartolarizzazione per la società, ma è anche necessario per sostenere lo sviluppo futuro dello stesso mercato delle cartolarizzazioni”.
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