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UE, Gentiloni: servono meccanismi bilancio per facilitare investimenti

(Teleborsa) – “L’obiettivo di annullare la dipendenza energetica dalla Russia da qui al 2026 è un’impresa notevole, forse la tappa più dura sarà quella di ridurla dei due terzi entro la fine di quest’anno”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni ospite della trasmissione Porta a Porta, in onda questa sera su Rai 1 sottolineando che “è molto importante che a questo obiettivo si lavori insieme, capisco benissimo il fatto che ogni singolo paese, e anche l’Italia giustamente lo fa, stia lavorando per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico per avere rapporti con paesi che possono subentrare alle forniture di gas o di petrolio russe, ma sono anche convinto che se lo facessimo in comune avremmo forse una forza contrattuale maggiore”.

Quanto alla percezione di un quadro di maggiori difficoltà per l’Italia “è vero che ci troviamo più in difficoltà qualche volta, ma è anche vero che un po’ ce la descriviamo la nostra maggiore difficoltà più di quanto non sia. Per esempio sulla dipendenza dal gas russo ci sono alcuni paesi dell’est europeo che hanno molta maggiore dipendenza dell’Italia. E c’è un paese come la Germania che non ha certo meno dipendenza dell’Italia. Detto questo – ha concluso – non c’è dubbio che la sfida sia molto impegnativa”.

“Penso che la Russia dal punto di vista non solo geografico ma culturale sia un pezzo fondamentale della nostra vicenda comune. Certamente il regime di guidato da Vladimir Putin con l’invasione su vasta scala dell’Ucraina ha compiuto un passo da cui sarà difficile tornare indietro. Quindi io non riesco a immaginare una semplice ricucitura dei rapporti con una Russia guidata da Putin: in un immediato futuro mi sembra molto difficile”.

Capitolo sanzioni: “devono essere severe, gravi ed efficaci ma devono colpire l’economia russa più di quanto non colpiscano l’economia europea”, dice Gentiloni.

Sulle regole di bilancio “io propongo di trovare un modo per facilitare gli investimenti di alcune grandi obiettivi comuni, tra cui anche l’aumento della difesa comune, che è diventata un orizzonte concreto, ma anche le spese collegate alla transizione climatica. Il punto e’ che se nella crisi precedente, quella del 2008-2010 abbiamo scelto l’austerità, abbiamo tagliato gli investimenti pubblici che in 10 anni sono arrivati a zero, stavolta non ce lo possiamo permettere. Quindi abbiamo bisogno di trovare i meccanismi di bilancio che facilitano gli investimenti”, dice l’Eurocommissario.

“Dire che ci siamo arrivati sarebbe leggermente ottimista. Ma almeno c’è il riconoscimento comune che questo problema deve essere risolto quindi io sto lavorando su questo”, ha detto. E “proprio perchè siamo in questa condizione difficile”, con la guerra in Ucraina che “rischia di cambiare del tutto” le prospettive di ripresa “proprio perchè c’è questo rischio, mai come ora c’è bisogno degli investimenti: non dobbiamo incoraggiare la gelata dobbiamo fare esattamente il contrario”, ha concluso.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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