(Teleborsa) – Come auspicato in mattinata dall’Alto Rappresentante per la Politica estera di sicurezza europea, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue oggi a Bruxelles, è stata raggiunta l’intesa su una nuova tranche da 500 milioni di euro di aiuti all’esercito ucraino nell’ambito del fondo European Peace Facility.
“L’Europa continua ad impegnarsi per la pace e la difesa dei nostri valori. Accolgo con favore – ha commentato su Twitter il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel – l’accordo politico sulla quinta tranche a favore dell’Ucraina nell’ambito dell’European Peace Facility. Il sostegno dell’Ue alle Forze armate ucraine ammonta ora a 2,5 miliardi di euro. L’Europa è al fianco dell’Ucraina”.
“Sono grato per i 500 milioni di euro extra dallo European Peace Facility e sollecito altri aiuti militari bilaterali – ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo l’intervento oggi al consiglio Affari esteri dell’Ue a Bruxelles –. Il mio messaggio chiave è che le armi all’Ucraina, le sanzioni alla Russia e la responsabilità di Mosca sono tre vie per ripristinare la pace, garantire la sicurezza e proteggere la stabilità in Europa. Incoraggio gli Stati Ue a sostenere il Tribunale speciale per i crimini di aggressione contro l’Ucraina”.
Lo spettro delle possibili ritorsioni russe non spaventa l’Europa. “Sappiamo – ha sottolineato Borrell prima dell’intesa raggiunta dal Consiglio – che i russi possono usare il gas come un’arma contro di noi: lo hanno già fatto, diminuendo le forniture, e mercoledì la Commissione discuterà delle prospettive dell’approvvigionamento di gas. Ma sono due cose diverse: non smetteremo di sostenere l’Ucraina e di imporre sanzioni alla Russia. Certo che c’è un rischio per le forniture di energia: questo lo sanno tutti, e non da oggi. Ma nei prossimi giorni la Commissione prima e il Consiglio Ue poi prepareranno tutti i piani necessari per affrontare la situazione”.
Riguardo all’efficacia delle sanzioni Borrell non ha dubbi. “Date un’occhiata ai dati dell’economia russa. Date un’occhiata ai numeri, ai dati della produzione. Quante auto, quanti motori, quanti elettrodomestici stanno producendo in Russia dall’inizio delle sanzioni? Date un’occhiata ai dati sull’andamento dell’economia russa che ho pubblicato nel mio sito, e vedrete il grande tributo che l’economia russa sta pagando. Noi – ha proseguito l’Alto Rappresentante – continueremo ad applicare le sanzioni. Dobbiamo avere pazienza strategica, resilienza strategica: non è una cosa che finisce in un giorno, in una settimana o in un mese. Bisogna continuare ad applicarle ogni giorno, vedendo come funzionano, colmando le lacune, guardando cosa fanno i singoli paesi. Non è solo l’annuncio, le sanzioni poi vanno applicate e attuate, ed è un lavoro piuttosto importante da fare”.
(Foto: © European Union, 2004-2019)