(Teleborsa) – È in corso nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, nella regione di Brest in Bielorussia, il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina. Nel frattempo la Croce Rossa ha lanciato l’allarme per la situazione umanitaria in Ucraina. “Questo conflitto sta per diventare la più grande emergenza umanitaria in Europa nei prossimi anni”, ha dichiarato in una conferenza stampa Francesco Rocca, presidente della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. “Gli spostamenti e i bisogni sono grandi e cresceranno ulteriormente sia in Ucraina che altrove”, ha aggiunto.
“Con le strade bloccate e la chiusura della rete idrica e di quella elettrica le persone hanno disperatamente bisogno di cure mediche urgenti, di farmaci, di acqua pulita e di un rifugio“, ha spiegato Rocca. “Se non si fa nulla per proteggere questi servizi adesso, l’impatto umanitario su grande scala si farà sentire”, ha sottolineato il presidente, aggiungendo infine che “occorre preservare lo spazio per un’azione umanitaria neutrale, imparziale, indipendente, affinché organizzazioni come la Croce Rossa possano raggiungere i civili”.
L’appello è arrivato dopo le notizie che hanno riportato la violazione del “cessate il fuoco” da parte dell’esercito russo. “In violazione dei precedenti accordi, la Russia ha sabotato l’apertura dei corridoi umanitari per l’evacuazione della popolazione civile. Continua a bombardare Kiev, Mariupol, Volnovakha, Sumy, Mykolaiv, Kharkiv e altre città, paesi e villaggi”. Lo ha scritto su Twitter il Ministero degli Esteri ucraino. Almeno 13 persone sono state uccise oggi in un attacco aereo contro una fabbrica di pane nella città ucraina di Makariv, nella regione di Kiev secondo quanto hanno riferito i servizi di emergenza statali ucraini.
Il Canada intanto ha annunciato l’ampliamento delle sanzioni anti Mosca ad altri 10 fra individui ed entità russe. La decisione è stata resa pubblica direttamente dal premier Justin Trudeau che si trova a Londra per una riunione sulla guerra in Ucraina con il primo ministro britannico Boris Johnson e il collega olandese Mark Rutte. Johnson da parte sua ha formalizzato un incremento degli aiuti extra del Regno Unito a Kiev pari a 175 milioni di sterline, fino a un totale di 400 milioni. “Siamo spalla a spalla con l’Ucraina contro la barbara invasione della Russia”, ha detto Johnson anche a nome dei due ospiti, aggiungendo che l’isolamento di Mosca nel mondo sta crescendo dopo “12 giorni di assalto brutale e illegale contro l’indomabile popolo ucraino”.