(Teleborsa) – Un nuovo Recovery plan per affrontare la crisi legata alla guerra in Ucraina? “Questo è l’auspicio e sarebbe la risposta ottimale. Ma, in assenza di un nuovo Recovery, ci potrebbe essere anche il consolidamento di alcuni strumenti che hanno consentito di affrontare la fase precedente. Penso a SURE, a strumenti di emissioni di bond per gestire le transizioni, penso a interventi che possano riguardare le politiche industriali e i cambiamenti nell’assetto della produzione energetica che saranno necessari per rendersi autonomi”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Rai News 24.
“Non so se avrei usato quel paragone, ma mi sembra che volesse evocare, in qualche modo, l’esigenza di rinunciare ad alcuni elementi di comfort per costruire la pace”, “ma c’è una parte degli italiani che questi comfort non ce li ha nemmeno oggi e dobbiamo stare attenti che, a pagare le conseguenze della guerra, non siano le fasce che sono state già colpite da Covid e che faticano ad arrivare in fondo al mese. Ma questa è una preoccupazione anche del premier Draghi”. Così ha risposto sollecitato ad un commento sulle affermazioni del Premier “vogliamo la pace o i condizionatori”?
Orlando ha poi incontrato la direttrice regionale Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale e coordinatrice speciale per la risposta rifugiati e migranti in Europa, Afshan Khan, accompagnata dal direttore generale Unicef Italia, Paolo Rozera e da Anna Riatti, coordinatrice del programma in Italia dell’ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale. Tra i vari argomenti al centro dell’incontro, quello dei minori stranieri non accompagnati e l’evoluzione della situazione in merito al conflitto in Ucraina e più in generale gli effetti determinati dalle crisi globali. Durante il colloquio è stato espresso apprezzamento per la qualità del lavoro svolto dall’Italia in preparazione del Piano Nazionale Child Guarantee e per la risposta immediata ed efficace che è stata data soprattutto sui flussi migratori di minori e loro madri provenienti dall’Ucraina. Unicef ha apprezzato in particolare non solo l’impegno profuso nei confronti dei bambini nei primi anni di vita, ma anche nella fase adolescenziale e preadolescenziale. Il ministro Orlando ha ringraziato UNICEF per la proficua collaborazione che ha portato a compimento la prima fase della Garanzia infanzia, con la Child Guarantee Pilota e ad arricchire il Piano d’azione nazionale della Garanzia Infanzia. In particolare e’ stato apprezzato l’impegno di Unicef con lo Youth Advisory Board per la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze alla definizione del Piano stesso. La collaborazione con Unicef continuera’ anche nella fase di sviluppo e monitoraggio della Child Guarantee.
Orlando ha sottolineato come una particolare attenzione va rivolta a una possibile crescita dei flussi migratori legati agli effetti della guerra, non solo provenienti dall’Ucraina, che raccomandano un’innovazione negli strumenti e l’esigenza di una gestione integrata a livello europeo.