(Teleborsa) – “Per quanto riguarda la minaccia di sanzioni, agli americani è stato detto che il pacchetto di cui si parla ora, accompagnato dalla chiusura totale di quei sistemi finanziari ed economici che sono controllati dall’Occidente, equivarrebbe a rompere i rapporti. È stato fatto presente e penso che lo capiscano”. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riferisce la Tass.
“Se dipendesse dalla Russia – ha proseguito Lavrov – la guerra non scoppierebbe. Non vogliamo la guerra, ma non permetteremo nemmeno che i nostri interessi vengano calpestati”. Il ministro degli Esteri russo ha definito la risposta della Nato alle proposte di Mosca per un trattato di sicurezza europeo “ideologica” e concentrata sul cosiddetto “scopo speciale” ed “eccezionalismo” dell’Alleanza Atlantica. “Mi sono sentito persino un po’ imbarazzato – ha dichiarato Lavrov – per coloro che l’hanno scritto”. Lavrov attende, ora, dopo quella di Usa e Nato, la risposta dell’Osce alle richieste sulla sicurezza in Europa di Mosca. “Se i nostri tentativi di concordare principi accettabili per tutti sulla sicurezza in Europa non producono risultati, – ha affermato il ministro – adotteremo azioni in risposta”.
Il prossimo incontro tra Russia e Stati Uniti sulla presenza diplomatica nei rispettivi Paesi avrà luogo tra poche settimane. “Nelle prossime due settimane – ha annunciato Lavrov in un’intervista con i principali media russi – dovrebbe esserci un altro incontro. Ora c’è una contrattazione diretta da parte degli americani”. Il ministro ha anche affermato che la Russia ha ancora riserve per uguagliare il numero dei diplomatici se continuerà la “maleducazione” di Washington nei confronti della missione russa. L’ultimo incontro si è tenuto una settimana fa tra lo stesso Lavrov e il segretario di Stato americano Antony Blinken.
Oggi, intanto, in occasione di un colloquio telefonico, il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente russo, Vladimir Putin – secondo quanto riferisce l’Eliseo – hanno trovato un’intesa sulla “necessità di una de-escalation” e di un “proseguimento del dialogo” sulla crisi in Ucraina. Nel corso del colloquio telefonico di oltre un’ora con Macron, Putin – fa sapere la presidenza francese – “non ha espresso alcuna intenzione offensiva. Ha detto molto chiaramente che non cercava lo scontro”. Sulla sicurezza strategica in Europa i due leader si sono messi d’accordo sul proseguimento del dialogo che necessita che “gli europei siano parte in causa di questo dialogo”, assieme a Nato e Usa. Putin ha detto di voler “proseguire con il presidente Macron la discussione avviata oggi”. Da Parigi precisano che il “dialogo resta difficile” ma i “canali di discussione sono aperti”. Anche il Cremlino ha reso noto che Putin e Macron, hanno convenuto di “continuare il dialogo russo-francese in merito alle questioni relative alla sicurezza in Europa”, considerato che Parigi regge la carica di presidente di turno del Consiglio europeo.