(Teleborsa) – E’ iniziata l’offensiva delle milizie russe in Ucraina orientale. “L’offensiva è iniziata, quella di cui si parla da settimane”, ha detto il governatore della regione di Lugansk, b, aggiungendo “ci sono combattimenti a Rubizhne e Popasna, combattimenti incessanti in altre pacifiche città”.
Una notizia confermata anche dal Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha affermato “possiamo ora affermare che le truppe russe hanno iniziato la battaglia per il Donbass, per la quale si stavano preparando da tempo. Una grande parte dell’esercito russo è ormai consacrato a questa offensiva”, –
“Noi ci difenderemo”, ha assicurato Zelensky, proseguendo “sono grato a tutti i nostri combattenti, a tutte le nostre città eroiche nel Donbass, a Mariupol, così come alle città della regione di Kharkiv che si difendono, che difendono il destino di tutta l’Ucraina, frenando le forze degli invasori”.
Il leader ucraino è anche tornato a chiedere armi all’Occidente, denunciando il ritardo nelle forniture e definendolo un “permesso alla Russia per uccidere”,
Frattanto, il Presidente americano Joe Biden ha in programma di sentire nel primo pomeriggio gli alleati ed i partner sulla situazione in Ucraina, mentre il Presidente francese Emmanuel Macron ha escluso un nuovo viaggio a Kiev per portare semplice supporto al Presidente Zelensky. “Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza”, ha dichiarato.
Due prigionieri britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner che combattevano con le truppe ucraine sono apparsi in TV a Mosca ed hanno lanciato un appello al premier Johnson, chiedendo di essere liberati in cambio dell’oligarca russo Viktor Medvedchuk, l’oligarca e deputato dell’opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall’intelligence di Kiev.