(Teleborsa) – “Dalla crisi in Ucraina per l’Ue ci saranno anche conseguenze economiche. Penso sia un pò presto per prendere le misure, ma certamente il percorso del 4% previsto quest’anno nella media dei Paesi europei sarà ridimensionato. Di quanto dipenderà dalla durata della guerra e da fattori che oggi è difficile prevedere. Sono tante le incognite che ci attendono, perché non sappiamo quale orizzonte si svilupperà attorno a questo conflitto”. È quanto ha affermato oggi il commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni nel suo intervento a Live in Bari su Sky Tg24.
In tale scenario, per Gentiloni, è necessario tener conto inflazione, ma il primo obiettivo è realizzare il Pnrr. “L’inflazione – ha spiegato il commissario Ue – certamente è a livelli molto elevati, le ultime rilevazioni riguardano il mese di marzo e ci parlano di un’inflazione al 7,5%, ha una componente energetica enorme. L’inflazione da energia è attualmente al 44,7%. Bisogna tenerne conto, ma per quanto riguarda il Pnrr il primo obiettivo è realizzarlo, in un momento in cui si teme un rallentamento della crescita avendo a disposizione 200 miliardi per sviluppo e investimenti penso non sia mai stato così importante lo sviluppo del Pnrr”.
Parlando delle sanzioni alla Russia Gentiloni ha ricordato che “l’Unione europea nel secondo pacchetto, se così lo vogliamo definire, quindi nel primo fine settimana dopo l’avvio della guerra ha preso, peraltro in parte su suggerimento del presidente del Consiglio italiano, una decisione importantissima che è stata quella, e anche abbastanza inattesa, di congelare gli asset della banca centrale russa in riserve straniere. Credo che quella decisione – ha aggiunto – abbia avuto un impatto enorme sull’economia russa che è in una difficoltà tremenda in questo momento”.