(Teleborsa) – “I Paesi del G7 sono pronti a infliggere gravi sanzioni alla Russia, dall’impatto “enorme e immediato” nel caso di un’aggressione ai danni dell’Ucraina. Lo scrivono in una nota congiunta i Ministri delle Finanze del G7 mentre il conflitto Russia-Ucraina è, purtroppo, un’opzione tutt’altro che scongiurata. Non si ferma intanto la via della diplomazia.
Intanto, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz in un messaggio su Twitter, diffuso prima della sua missione a Kiev, dove oggi incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e a Mosca, dove domani vedrà Vladimir Putin, ha dichiarato: “Ci aspettiamo da Mosca segnali urgenti di una de-escalation. Un’ulteriore aggressione militare avrebbe conseguenze molto pesanti per la Russia. Su questo sono assolutamente d’accordo con i nostri alleati”. “Stiamo vivendo una minaccia molto, molto seria della pace in Europa”, ha aggiunto.
E’ “possibile” che sulla crisi ucraina ci sia una sessione ad hoc dei leader europei a margine del summit di questa settimana tra Ue e Unione Africana. E’ quanto spiega un alto funzionario a Bruxelles sottolineando che la convocazione della sessione “prima, dopo o anche virtualmente” dei leader Ue dipenderà anche dalle conseguenze della missione diplomatica del cancelliere tedesco Scholz a Kiev e a Mosca. L’alto funzionario ha spiegato anche che c’è l’ipotesi di un summit straordinario “probabilmente virtuale” dei leader del G7. “C’è interesse da parte di alcuni Paesi ma le decisione spetta a Berlino”, presidente di turno.
Intanto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo quanto si apprende, potrebbe volare domani a Kiev per una missione diplomatica nell’ambito della crisi ucraina.
“Al 12 febbraio, il numero totale di truppe russe lungo i confini dell’Ucraina, comprese quelle in Bielorussia e nei territori occupati dell’Ucraina orientale e della Crimea, è di 87 gruppi tattici, circa 147.000 militari, compreso il personale aereo e navale”. E’ la stima del Center for Defense Strategies ucraino, riportata dal Kyiv Independent. “Queste truppe sono dotate delle armi e dei veicoli appropriati, nonché di unità di supporto logistico e medico. Tuttavia, finora non ci sono segnali che dispongano dei rinforzi aggiuntivi necessari per un’offensiva su larga scala”, aggiunge l’analisi degli esperti.