(Teleborsa) – Il ministro russo della difesa Sergei Shoigu ha fatto sapere che la Russia ha realizzato due corridoi nel Mar Nero e nel Mar d’Azov per facilitare l’esportazione di grano. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti. “Stiamo adottando una serie di misure per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov – ha spiegato il ministro –. Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol è stato completamente eliminato”.
Nel frattempo è giunta al termine la conferenza di due giorni a Lugano che ha visto protagonisti i leader di circa 40 paesi. È stato firmato una dichiarazione che delinea i principi per la ricostruzione dell’Ucraina, concordando sulla necessità di ampie riforme per aumentare la trasparenza e combattere la corruzione. I firmatari – tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Giappone – hanno condannato l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e hanno invitato Mosca a ritirare immediatamente le sue truppe.
Il presidente svizzero Ignatius Cassis – che ha co-presieduto la conferenza con l’Ucraina – ha definito la dichiarazione come “il primo passo chiave sulla lunga strada verso la ripresa dell’Ucraina. Ci stiamo preparando per il dopoguerra, anche se la guerra è ancora in corso”. “Questo – ha aggiunto – dovrebbe dare alle persone in Ucraina la speranza e la fiducia di non essere sole”.
I firmatari hanno accolto con favore l’impegno a fornire supporto politico, finanziario e tecnico e hanno discusso i principi per la ripresa, che, secondo Kiev, potrebbe costare fino a 750 miliardi di dollari. il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha affermato che la dichiarazione è “inequivocabilmente l’inizio del nostro lungo processo. Dobbiamo rendere tutto ciò che è stato distrutto migliore di quello che era”.