(Teleborsa) – “Dobbiamo concentrare tutti gli sforzi per un negoziato in modo da costringere tutti, non solo le parti in conflitto, a sedersi intorno ad un tavolo fino a quando non sarà firmato un accordo onorevole che preveda la cessazione dell’ostilità, il ritiro delle truppe russe, una dignitosa soluzione politica”. È quanto ha affermato il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, nel corso del Forum Ansa, in merito alla guerra in Ucraina.
“La nostra posizione è chiara, l’Italia deve concentrare tutti gli sforzi per una soluzione politica, abbiamo contribuito con tre forniture di armi, ora ci sembra che il nostro apporto sia più prezioso sul piano diplomatico“, ha aggiunto. “Il movimento M5s ha detto sì alle sanzioni economiche e finanziarie, e continueremo a dire sì. Ma non dobbiamo continuare a pensare che stiamo sconfiggendo la Russia attraverso le sanzioni”, ha dichiarato Conte.
In tema di politica interna, l’ex presidente del Consiglio ha affermato che il Movimento proporrà alle altre forze politiche una propria soluzione sulle pensioni: “è una questione che va risolta. La via primaria è agire sull’ampliamento della platea dei lavori usuranti. E su questo si potrà costruire una soluzione sostenibile, tenendo anche conto dell’età anagrafica e dei contributi”. “Noi lavoriamo e facciamo proposte politiche – ha aggiunto Conte –, quando rivendichiamo di essere ascoltati lo facciamo per delle cose come il superbonus, la politica dei redditi, noi ci battiamo per la transizione ecologica, perché si moltiplichino le comunità energetiche, ci meravigliamo di non essere ascoltati quando non lo siamo. Ci dicano perché no alle nostre proposte. Noi non vogliamo far fibrillare il governo ma ci sembra assurdo che si predichi la transizione ecologica e poi non si sia conseguenti”.
Quanto all’alleanza con il Partito Democratico, Conte ha spiegato che “alla luce dell’esperienza concreta fatta con governo Conte 2 c’è un rapporto privilegiato. Non è ancora un’alleanza in senso stretto, ci sono questioni politiche su cui ci misuriamo a beneficio degli elettori. Se ci sono divergenze non possiamo metterle sotto il tappeto”. “In Sicilia – ha proseguito – c’è una prospettiva concreta di lavoro insieme e quindi si è posto il problema di come individuare i protagonisti del progetto. Stiamo valutando il ragionamento delle primarie, per noi sarebbe un esperimento nuovo, ci stiamo lavorando”.