(Teleborsa) – Il settore dei trasporti è fra i più colpiti dalla pandemia, ma ha potuto anche contare su aiuti ingenti erogati dai governi che si sono succeduti fra il 2020 ed il 2021, pari ad oltre 10 miliardi di euro. Sostegni che sono arrivati a tutti i comparti dei traporti e contribuito anche alla CIG, alle moratorie e ad altre misure.
Lo ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, sottolineando che la quasi totalità di risorse è stata erogata tramite decreti ministeriali (10 miliardi sui 10m2 miliardi complessivi).
Giovannini ha anticipato che si stanno valutando, compatibilmente con quanto richiesto dalla Commissione europea, nuovi sostegni “mirati”, alla luce del quadro pandemico e delle attese sulla possibile contrazione della domanda in alcuni settori specifici.
Il titolare del MIMS ha parlato anche del TPL, segnalando che gli Enti locali nel 2021 hanno utilizzato la metà delle risorse per servizi aggiuntivi messe a disposizione (470 milioni sugli 840 milioni complessivi). “Regioni e province autonome hanno ritenuto sufficiente utilizzare solo il 55% circa delle risorse programmate”, ha spiegato il titolare del MIMS.
Parlando della risalita dei contagi Giovannini assicurato che “le assenze del personale di guida in alcuni casi hanno raggiunto picchi del 15% per positività, quarantene e mancanza di green pass base”, ma l’assenza è stata fronteggiata con misure organizzative che hanno consentito di limitare la riduzione delle corse attorno al 5-10%“. Il Ministro ha anche assicurato che un eventuale passaggio in zona arancione non farà scendere le capienze dall’attuale 80% al 50% previsto in precedenza.
Non è mancato un cenno alla recente questione “Isole”, ma il titolare dei Trasporti ha assicurato che lo Stato “è orientato a non impugnare l’ordinanza” che consente il transito senza Green Pass sui traghetti da e per le Isole maggiori. “C’è un dialogo con le autorità regionali – ha spiegato – per far sì che nonostante il diverso regime vengano assicurate al massimo le misure di sicurezza sanitaria”.